Il Teatro dallarmadio produce per Rai Sardegna con il sostegno della Sardegna Film Commission un nuovo documentario sulla Sardegna
Rastros e Visus (Segni e Sogni), il nuovo programma documentario di Antonello Murgia e Fabio Marceddu
RASTROS E VISUS (Segni e sogni) III puntata
Dopo lo straordinario riscontro da parte del pubblico per le prime due puntate andate in onda rispettivamente il 2 il 9 giugno scorsi, domenica alle 9.30 su Rai tre, e sul canale 822 prosegue il viaggio del documentario.
Un viaggio in itinere. Una finestra sul mondo dell’arte e della archeologia, riletta alla luce di racconti tramandati, nuove acquisizioni scientifiche e appuntamenti con la storia. Rastros e Visus, che rispondono a quesiti e interrogativi che ancora non hanno trovato risposta., e dove finiscono i “Segni” (Rastros) iniziano i Sogni (Visus). Uno sguardo intimo e affine al linguaggio cinematografico, l’anelito di tradurre per immagini l’ irraggiungibile bellezza di una terra unica al mondo, sotto molteplici aspetti. La musica è stata scritta pensando alle immagini, un sottile rimando alla musica sarda, ai suoi tempi dispari, al legame con una natura imperscrutabile, segni sonori vicini al cuore e alla pietra e all’istinto.
Un documentario giocato su diversi piani: momenti di spettacolo che rimandano al miti della televisione di un tempo, intervalli, sipari canori, momenti onirici.
di e con Fabio Marceddu (autore e divulg-attore)
e Antonello Murgia (regista e autore delle musiche originali)
Sinossi generale
Rastros, è un programma in itinere, uno sguardo che riporta le fonti non sempre ufficiali, ma anche quelle appartenenti alla comunità, sospesa fra Mito e Epica, senza voler confutare teorie, ma che racconta quello che a volte sfugge agli sguardi fugaci o ufficiali.
Un programma che si ispira idealmente al percorso “illustrato”, qualche decennio fa, da Marcello Serra nella sua summae sull’isola “Sardegna, quasi un continente” . Una trasposizione in immagini di segni (Rastros), sogni (Visus), testimonianze fra miti e leggende, epicità e fonti storiche e d’archivio, nuove acquisizioni:
“ La Sardegna assomiglia solo a se stessa”, è quello che ha realizzato il regista Antonello Murgia con il suo sguardo attento e poetico, orchestrando di fatto (anche con le sue musiche originali pensate per questo documentario) e “miscelando” elementi unici che fanno della nostra terra una unicità nel campo di molte arti e non solo.
Descrizione della III Puntata
La Regione del Logudoro è la protagonista della Terza puntata, con incursioni in quelle subregioni che appartenevano nel basso Medioevo all’ ampio giudicato di Arborea.
La necropoli di San Andrea Priu, con i suoi affreschi, che tra le altre emergenze archeologiche e artistiche, raccontano epoche storiche diverse sospese fra il periodo precedente alla caduta dell’impero Romano d’occidente, fino allìepoca giudicale, raro momento in cui l’isola può di fatto rivendicare una sua indipendenza da poteri esterni.
La più grande cattedrale romanica della Sardegna, San Gavino di Porto Torres, con il suo impianto bia-bsidato che richiama i Westwerk di epoca carolingia, fino ad arrivare ai racconti di Meana Sardo (nella Barbagia di Belvì), dove Rosamaria Casula ci racconta SA Pausadolgia, e di come un tempo nella tradizione “i vecchi” venivano condotto verso la vita ultraterrena, e come questa tradizione si interruppe.
Racconti d’ arte alta e popolare
Paola Pisano ayaya (orginaria di Nurri) si ricorda e ci ricorda come le Janas abitanti delle Domus, sono sempre “convissute” nella tradizione popolare sarda.
Forte e suggestivo il racconto della peste dove una ritrovata Lia Careddu, ci apre magistralmente scenari a cui neanche l’ISOLA fu immune.
Racconti d’ arte alta e popolare come quello dei motivi decorativi di Nule (uno dei tre Paesi sardi che tesse su telaio verticale):
è qui che Eugenia Pinna, ci racconta “facendo” e ricrea il filo della storia che ha prodotto tanta bellezza in questa arte o artigianto un tempo molto vitale per l’isola.
Il collegamento Letterario con i “nipotini” di Grazia Deledda e con Paola Soriga, mentre l’apertura della puntata è affidata ad un signorino Buona Sera, Juri Piroddi, che ci introdurrà alle meraviglie di questa puntata nella variante di lingua Sarda di Lanusei.
(con Fabio Marceddu, Antonello Murgia, Juri Piroddi, Lia Careddu, Paola Pisano, Eugenia Pinna, Rosamaria Casula, Paola Soriga, Jacopo Trofa)
La traduzione dall’italiano alla lingua sarda (variante campidanese) è stata curata da Antonella Puddu.
Ogni domenica su RAI Sardegna a partire dal 2 Luglio alle ore 9.30
Prossimo apputantamento domenica 9 luglio ore 9.30