Ritorna il Cabudanne de sos poetas a Seneghe
Ritorna il Cabudanne de sos poetas. Dal 26 agosto al 3 settembre si rianima la festa dei poeti. Nove giornate intense alla mattina alla sera tarda dedicate alla poesia, alla letteratura, alle arti e ai dibattiti su temi e problematiche attuali nel mondo della cultura territoriale. Oltre 50 ospiti e 28 appuntamenti intorno al tema di questa edizione “Abitare i paesi”.
Ritorna a Seneghe il Cabudanne de sos poetas, dal 26 agosto al 3 settembre. Un luogo vitale d’incontro tra autori, autrici, lettori e pubblico, e vero presidio comunitario e culturale del Montiferru, che malgrado le enormi difficoltà, resiste. La tematica attorno alla quale si svilupperà il festival è “Abitare i paesi”. Un tema che si propaga all’interno di un programma in parte anomalo per chi conosce il Cabudanne. Obiettivo specifico dell’iniziativa è infatti offrire un programma strutturale di valorizzazione, promozione, formazione e creazione di reti. Il libro e la sua promozione rappresentano la “cassetta degli attrezzi” fondamentale per poter perseguire gli obiettivi prefissati. La lettura, la crescita di un territorio e lo sviluppo di comunità, passano inevitabilmente attraverso la promozione del libro. Esso è nodo centrale di questo complesso processo di cambiamento. L’incontro con gli autori, la scoperta dell’altro vicino o lontano, lo sviluppo di curiosità̀ continuano ad essere veicolati attraverso un gesto tanto semplice quanto impegnativo: leggere.
Gli ospiti
Oltre 50 ospiti tra poeti, artisti, scrittori, fumettisti, giornalisti, musicisti, registi, che si succederanno nelle nove giornate, con le anteprime dal 26 al 31 luglio a Fordongianus (Upside Down Kiosk – Bar) e a Seneghe, per poi entrare nel vivo del festival come di consueto nel primo fine settimana di settembre da venerdì 1 a domenica 3, a Sa Prentza de Murone e al Campo della Quercia.
Abitare i paesi
Abitare i paesi, significa anche affrontare il tema della loro salvaguardia, degli intensi processi di spopolamento, di rarefazione dei servizi pubblici essenziali, dell’impoverimento produttivo, che da decenni coinvolgono le aree interne del nostro Paese. Tema molto caro al Cabudanne già affrontato lo scorso anno e che si sviluppa anche quest’anno grazie all’incontro con Entula, Incoros e Liberos nella presentazione del libro ”Voglia di restare. Indagine sui giovani nell’Italia dei paesi” (Donzelli, 2022) di Andrea Membretti, Stefania Leone, Sabrina Lucatelli (direttrice dell’associazione Riabitare l’Italia), Daniela Storti e Giulia Urso. Giulia Valeria Sonzogno dialoga con il Cabudanne. E ancora, la popolazione invecchia e il paesaggio perde la mano dell’uomo ne “L’Italia vuota. Viaggio nelle aree interne” (Laterza, 2023) di Filippo Tantillo: un viaggio ai margini del nostro Paese, un Paese molto più grande e vario di come si autorappresenta, alla scoperta di uno spazio ancora aperto al possibile.
Mostre
Seneghe e la Sardegna, luogo di artisti e artigiani, apprezzati in tutto il mondo. Immancabile quindi lo spazio del festival dedicato anche alle mostre. Quest’anno saranno esposte a Casa Addis le opere del maestro Salvatore Sechi, pittore di Sarule, in arte “De Gonare”.
La Buonanotte
Lo spazio dedicato alla Buonanotte con la musica dal vivo, è atteso il 2 settembre in una suggestiva atmosfera estiva e coinvolgente di fine serata sotto il cielo stellato al Campo della Quercia alle 23.00. Live con Su Dotori &Alex P. Cunzertu e presentada de Raju, su discu solista de Dr. Drer; e ancora Bruciatown Fa-Mass e Sunweed sound System.
La ristorazione
La ristorazione del festival come sempre è affidata a “Josto” di Pierluigi Fais a Casa Addis, a costi contenuti. Il 3 settembre “cena sociale” sempre a cura dello chef Pierluigi Fais del ristorante Josto, con i suoi piatti speciali che creano un pezzo importante dell’atmosfera del Cabudanne, insieme alla Cooperativa di Comunità “Mussura”.
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