Ventidue i roghi registrati nell’isola in data odierna, lunedì 31 luglio. Per la soppressione di sette di essi il Corpo Forestale ha fatto ricorso al servizio aereo antincendio regionale
“Se qualcosa può andare storto, lo farà“, la legge di Murphy colpisce ancora e le sue estreme conseguenze si accaniscono – impietose – sul territorio sardo, ormai allo stremo a causa della concatenazione di molteplici condizioni avverse. Alle roventi temperature e al rischio di siccità sempre dietro l’angolo, si sommano infatti gli incendi che divampano quotidianamente senza soluzione di continuità, da oltre un mese, dal nord al sud dell’isola.Al quadro già di per sé complesso si aggiunge la variabile del maestrale, che da un lato ha fatto scendere la colonnina di mercurio, ma che dall’altro – con le sue intense raffiche – alimenta già da qualche giorno i focolai che si stanno sviluppando sul territorio regionale.
Quest’oggi il rogo di maggiori proporzioni è divampato a San Nicolò d’Arcidano (OR), in località S’Acqua Bianca. L’intensità delle fiamme ha richiesto l’intervento di un Super Puma (decollato da Fenosu) e di due (Canadair partiti da Olbia).
Non c’è tregua per il Sud Sardegna: in cinque comuni necessario l’intervento dei mezzi aerei
Nel bollettino oggi emanato dal Corpo Forestale si conferma il nefasto primato della provincia del Sud Sardegna, territorio in cui ormai costantemente, da settimane, si concentrano la maggior parte dei roghi di maggiori proporzioni. Per disinnescare la forza distruttrice degli incendi divampati, sono intervenuti i mezzi aerei a Carbonia, Giba, Nurri, Seui e Siliqua.
Provincia di Nuoro: gli incendi minacciano Girasole e Posada
Il servizio aereo antincendio regionale è intervenuto anche nel comune nuorese di Posada, in località “Paule gane“: sul posto l’elicottero proveniente dalla base del Corpo Forestale di Alà dei Sardi.
A pochi chilometri di distanza, per la precisione a Girasole, il tempestivo intervento delle squadre a terra ha invece evitato l’utilizzo del mezzo aereo di cui, nei minuti precedenti, aveva fatto richiesta la Stazione del Corpo Forestale di Tortolì (che ha coordinato lo spegnimento del rogo divampato in località “C. Asoni”).
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna
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