SESTU – Un’atmosfera unica, con la sensazione di un salto indietro nel tempo nella riproposizione di scene tipiche della vita agricola del secolo scorso. A Sestu, nei poderi di “Is Crus”, è stata rappresentata l’antica mietitura. Una festa – che si è tenuta all’interno del vivaio La Ginestra – con il coinvolgimento di 25 bambini della ludoteca L’albero Azzurro. L’evento è stato organizzato dal gruppo capitanato da Ignazio Mereu che – con i figli Davide, Maurizio, Gabriele e Silvio – ha rievocato il tradizionale rito della mietitura a mano, con la falce. Poi l’utilizzo della vecchia mietilega degli anni Trenta, il carro trainato dai buoi per il trasporto delle spighe e la trebbiatura del frumento. Non sono mancati anche i canti e i balli, con i costumi di un tempo. Un fascino esclusivo nel Basso Campidano, che è stato completato da piatti e sapori dell’antica civiltà contadina. “E’ una sorta di tuffo nel passato, come per magia – sottolineano i protagonisti dell’antico rito – a testimoniare una vita fatta di fatiche e precarietà ma anche di semplicità e socialità. La mietitura è stata per anni un momento di festa per intere famiglie di Sestu legate al lavoro dei campi”. Tra i partecipanti della rievocazione agricola anche il presidente del Consiglio comunale Antonio Manca: “Con questo evento – spiega – sono state riscoperte le radici più profonde dell’antica civiltà contadina. Ho voluto portare i saluti dell’intera assemblea civica in occasione di questo rito che intende valorizzare l’antica mietitura come patrimonio dell’identità culturale”.
Luciano Pirroni
Luciano Pirroni