Di seguito le dichiarazioni del Vice Segretario Nazionale dell’Unione Generale del Lavoro Metalmeccanici, in merito al modus operandi – ritenuto insostenibile – dell’azienda che in Italia annovera tra le proprie fila circa 1200 lavoratori e che opera nel mercato dell’ICT Consulting, Technology Solution e Business Advisory, offrendo servizi complementari e integrati ad oltre 400 clienti nell’ambito dei settori bancari, assicurativi, dell’industria, dei servizi e degli enti pubblici
“È paradossale la situazione che i lavoratori della Softlab stanno vivendo in questi mesi. Nonostante l’azienda abbia incassato 12 milioni di euro da Invitalia, i lavoratori ricevono ancora stipendi con notevole ritardo.Oggi i lavoratori della Softlab hanno scioperato sotto la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per chiedere la convocazione del tavolo di crisi. Ci si aspetta che le Istituzioni mostrino maggior interessamento sull’andamento della crisi aziendale. Non basta più garantire liquidità all’azienda, così come con il prestito di Invitalia.
È necessario che l’azienda elabori e presenti alle parti sociali, in sede ministeriale, un piano industriale che possa garantire il futuro di tutti i lavoratori.
Ad oggi le sedi campane hanno commesse che coprono meno di un terzo dell’organico. Sono evidenti i problemi finanziari aziendali: si percepiscono anche attraverso le dichiarazioni dell’azienda che ha affermato che da questo mese non anticiperà nemmeno la CIGS che scadrà il prossimo dicembre.
Siamo molto preoccupati per le sorti della Softlab.
Siamo altresì turbati per la mancata trasparenza del management aziendale che da anni fornisce numeri che non trovano riscontro nella realtà. Il momento della verità è arrivato. Se non si cambia passo subito, il prossimo anno temiamo possa calare il sipario”.
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