Proseguono gli appuntamenti della XXIII edizione del Festival Suoni e Ritmi per la Pace, nello spazio all’aperto della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in Via Sant’Ignazio da Laconi, 70/74 a Cagliari.
Una manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno sotto la direzione artistica di Betty Oro, in collaborazione con il Circolo Ricreativo dell’Università degli Studi di Cagliari, la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport, il Ministero della Cultura e la Fondazione di Sardegna.
Spettacolo “Leonor nella stanza fantastica” omaggio a Corrado Premuda
Venerdì 14 Luglio alle ore 20.00 andrà in scena “Leonor nella stanza fantastica”, opera musicale prodotta da Palazzo d’Inverno ideata, diretta e illustrata da Marco Nateri con Noemi Medas e Luana Maoddi, musiche originali di Stefano Casti e Noemi Medas, testi e canzoni di Marco Nateri e Corrado Premuda, coreografie Luana Maoddi, direttore di Scena Riccardo Giotti, elementi scenici e attrezzeria Johanna Andrea Osorio Ramirez, Consuelo Marras, Alessandra Sainas, Pierpaolo Oro, Marlon Esteban Osorio Ramirez.
Lo spettacolo
Lo spettacolo è scritto da Corrado Premuda, scrittore, giornalista e docente triestino scomparso l’anno scorso, che ha dedicato studi, libri e ricerche alla figura di Leonor Fini. Premuda è stato un artista geniale, acuto e visionario che sino all’estate del 2022 ha lavorato intensamente a stretto contatto con il regista Marco Nateri e tutto lo staff di Palazzo d’Inverno, alla riduzione teatrale del suo libro per l’infanzia “Un pittore di nome Leonor”.
Betty Oro, direttore artistico dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno così lo vuole ricordare: “Corrado Premuda ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi. Se ne è andato improvvisamente a 48 anni, il 9 Luglio del 2022, un anno fa. Qualche giorno prima è stato nostro ospite a Cagliari per il debutto dello spettacolo (bloccato a causa del covid) regalandoci la bellezza dello stare insieme.
Abbiamo parlato tanto del futuro, di progetti comuni ed era felicemente intenzionato a tornare a Cagliari con i suoi laboratori e per presentare i suoi libri. Ma pochi giorni dopo e in pochi istanti tutto si è spento. Corrado un uomo gentile, brillante, appassionato. Noi vogliamo ricordarlo portando in scena la sua Leonor. Ciao Corrado”.
“Leonor nella stanza fantastica”
“Leonor nella stanza fantastica” fa emergere un lavoro concentrato sulla ricchezza di possibilità interpretative offerta dal repertorio musicale originale; che continuamente dialoga e si contrappunta con i testi e l’azione scenica.
L’accordo equilibrato e armonioso tra questi elementi dà così vita ad una messinscena che racconta la storia della pittrice surrealista Leonor Fini (interpretata da Noemi Medas); artista italiana nata a Buenos Aires e cresciuta a Trieste nei primi anni del Novecento.
Uno spettacolo che focalizza l’attenzione sull’infanzia della protagonista; regalandoci il ritratto di una bambina sognatrice, curiosa ed egocentrica che cresce in mezzo agli adulti esplorando con sfrontatezza il loro mondo.
Leonor, una bambina contesa
Leonor è, dunque, una bambina contesa:
suo padre tenta di rapirla per riportarla in Argentina; mentre la madre, che la vuole con sé a Trieste, la rende irriconoscibile travestendola da maschietto; altri mascheramenti poi diverranno un suo tratto distintivo.
Affezionatissima al suo gatto Cioci (interpretato da Luana Maoddi), –
con cui condivide il carattere libero, scostante e, al contempo, bisognoso d’affetto, – Leonor ama inventare storie strampalate e, soprattutto, disegnare.
A quattro anni e mezzo vince un concorso con un’opera decisamente bizzarra:
una gallina che, deposto un uovo in padella, lo cucina alla fiamma!
Ribelle verso tutto ciò che le è incomprensibile o che gli altri considerano proibito, viene espulsa più volte da scuola; racconta inoltre di essere la figlia di “Sua Maestà il Gatto”, si intrufola in una camera mortuaria.
Opponendosi alla volontà dello zio che la vorrebbe avvocato, decide così di diventare pittrice. Lo spettacolo ha, quindi, l’obiettivo di condurre i piccoli spettatori ad esplorare il mondo dell’arte attraverso le parole, i suoni, gli oggetti scenici, la musica, la danza e le canzoni. Elementi fortemente suggestivi ed evocativi che ci conducono dentro un mondo dove le dimensioni della favola e del sogno si incontrano per raccontare la scatenata e rocambolesca gioventù di Leonor Fini.
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 3336576499.