La Notte dei Poeti: STASERA (venerdì 21 luglio ) h 20 a Nora (Pula) Paolo Crepet e i “Comizi d’Amore Contemporanei” (poi in tournée nell’Isola tra Arzachena (il 22) e Alghero (il 23)
Stasera (venerdì 21 luglio ) h 20 a Nora (Pula)Viaggio tra le umane passioni, tra innamoramento e disincanto, con “Comizi d’Amore Contemporanei / Dialogo Sentimentale” di e con Paolo Crepet (una produzione del Teatro Ristori di Verona – distribuzione Reggio Iniziative Culturali) in cartellone venerdì 21 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora per il XLI Festival “La Notte dei Poeti”, sabato 22 luglio alle 22 al Nuraghe Albucciu di Arzachena (in collaborazione con Deamater) e infine domenica 23 luglio alle 21 a Lo Quarter di Alghero (nell’ambito del progetto Legger_ezza 2023), per un triplice appuntamento sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Stasera (venerdì 21 luglio ) h 20 a Nora (Pula) Paolo Crepet e i “Comizi d’Amore Contemporanei” (poi in tournée nell’Isola tra Arzachena (il 22) e Alghero (il 23)
Sul palco il celebre psichiatra e scrittore, sulle note del pianoforte di Marcello Mazzoni, si inoltra nei labirinti della mente e del cuore, tra i dilemmi esistenziali e le crisi sentimentali, i misteri dell’eros e le regole dell’attrazione, i giochi di seduzione e la complessità delle relazioni, per indagare le molteplici (e cangianti) forme dell’amore alle soglie del terzo millennio, senza dimenticare i paradossi e le contraddizioni della società e le suggestioni che risvegliano la fantasia e il desiderio. «Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale» – sottolinea Paolo Crepet –. «Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità. Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi dell’uno o dell’altro, nel capirsi e nell’ascoltarsi. È per tutta questa roba qui, che la relazione amorosa è per forza difficile e faticosa e non può essere agevolata».
Stasera (venerdì 21 luglio ) h 20 a Nora (Pula)
In un linguaggio semplice e diretto, rifuggendo dai tecnicismi e dalle formule esoteriche del gergo professionale, Paolo Crepet propone una riflessione profonda e non convenzionale sull’amore, il sentimento più universale, cantato dai poeti, che ha ispirato innumerevoli capolavori della letteratura, come della storia del teatro e del cinema oltre alle opere in musica, analizzando con spirito scientifico e curiosità di indagatore dell’animo umano la genesi, le manifestazioni e le possibili evoluzioni, attingendo alla sua esperienza professionale ma anche personale, alle storie emblematiche che mostrano la forza e insieme la fragilità dei legami.
“Comizi d’Amore Contemporanei”
Un titolo che richiama il famoso e “scandaloso” reportage di Pier Paolo Pasolini, capace di interrogare su un tema così delicato e importante perfino i bambini – è quindi un itinerario alla (ri)scoperta della pluralità di significati che si attribuiscono, più o meno consapevolmente, talvolta erroneamente, alla parola “amore” nelle sue differenti declinazioni, che implicano differenti livelli di coinvolgimento emotivo e una “temperatura” variabile dal fuoco della passione che accende i sensi alla tenerezza, che diventa anche condivisione di idee e emozioni, nella sfera dell’intimità. Una colonna sonora “a tema”, tra pagine di Claude Debussy, Sergej Rachmaninov, Johannes Brahms, Astor Piazzolla e Fryderyk Chopin, tra echi del Romanticismo, con l’incanto di un “Notturno” o la libertà d’invenzione di una “Fantasia”, fino al pathos del Tango, per un intrigante excursus su un argomento fondamentale, che riguarda tutti, in un modo o nell’altro, dalla pienezza di un affetto che arricchisce la quotidianità alla freddezza e all’indifferenza che segnano la fine di un rapporto, dall’estasi della passione al vuoto d’amore.
Le dichiarazioni di Paolo Crepet
«Mi piace l’umanità, l’uomo, per questo da ragazzo ho guardato la facoltà di medicina come un modo per avvicinarlo. Poi la psichiatria è arrivata come scelta estrema in una grande stagione culturale» – rivela Paolo Crepet –. «Se guardo più in profondità posso dire che c’è anche un’altra radice nella scelta di fare lo psichiatra, che affonda nel clima respirato da bambino grazie ai miei nonni, entrambi artisti. Quello paterno, pittore veneziano, era un intellettuale dell’arte, quello materno, ceramista marchigiano, era un artigiano dell’arte. Con loro ho passato tanto tempo, tempo che ha voluto dire una lunga infanzia felice, un periodo in cui ho immagazzinato sensazioni, emozioni, potenzialità. La mia famiglia mi ha insegnato il valore della creatività, dell’immaginazione, del “bello”». E conclude: «Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità».
Sull’importanza della “Passione”, cui ha dedicato l’omonimo saggio, in un epoca in cui perfino i sentimenti appaiono come sbiaditi e anodini, pure un po’ stereotipati, quasi si avesse paura di mettersi in gioco, e di vivere fino in fondo e con intensità le proprie emozioni, lo psichiatra e scrittore ricorda che «Senza passione, non c’è una vita vera né una visione del futuro, in primo luogo del proprio, l’unico modo per non arrendersi a questa perdita è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla».
“Prendetevi la luna / Un dialogo fra generazioni”
Nel suo ultimo libro, “Prendetevi la luna / Un dialogo fra generazioni” – dopo “Oltre la tempesta” in cui affronta il dramma e gli effetti collaterali della pandemia e “Lezioni di sogni” sulla questione cruciale dell’educazione – Paolo Crepet offre «non un consiglio, ma una suggestione», un invito a uscire dai ranghi, a seguire le proprie inclinazioni e i propri desideri, senza lasciarsi influenzare dai condizionamenti esterni, sfidando le convenzioni e le mode, e perfino idealmente la forza di gravità. «Non vale solo per i momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione» – sottolinea Crepet –.
«La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo». Un libro prezioso, quasi un vademecum in un periodo complicato: «Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo – si legge nella presentazione –. «La famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l’attenzione per l’ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di ammalare la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici.
È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti». In questo tempo di inquietudini, in cui si anela alla pace mentre nel mondo continuano a infuriare i conflitti e il “diritto alla felicità” si scontra con l’immagine dei naufraghi, vite spezzate di donne, uomini e bambini in fuga da guerre e persecuzioni, miseria e fame, “Prendetevi la luna” rappresenta «uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi» che nascondono l’astro notturno, simbolo della speranza. Un messaggio rivolto alle giovani generazioni, ma non solo, nell’era delle moderne tecnologie e dei social media, utili per “semplificare” la vita, ma non privi di insidie in quanto rischiano di interferire con le relazioni umane, creando nuove distanze e favorendo l’isolamento dietro uno schermo, in una realtà virtuale, uno spazio immaginario in cui rifugiarsi, rinunciando alle emozioni… e alla passione.
L’autore
Paolo Crepet – Psichiatra e sociologo italiano è nato a Torino nel 1951. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova (1976), quindi in Sociologia all’Università di Urbino (1980), si è specializzato in Psichiatria presso la clinica psichiatrica dell’Università di Padova (1985).
Vicino a Franco Basaglia, dal quale ha mutuato solide posizioni antipsichiatriche, è prolifico autore di saggi che indagano diversificati aspetti del disagio della contemporaneità coniugando un rigoroso approccio scientifico a una scrittura chiara e divulgativa. Tra le opere più note e significative “Le dimensioni del vuoto. I giovani e il suicidio” (1993), “Le misure del disagio psicologico” (1994), “Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile” (1995), “I giorni dell’ira. Storie di matricidi” (1998), “I figli non crescono più” (2005), “La gioia di educare” (2008), “Elogio dell’amicizia” (2012), “Impara a essere felice” (2013), “Non mi chiedere di più” (2014), “Il caso della donna che smise di mangiare” (2015), “Baciami senza rete” (2016), “Il coraggio” (2017), “Passione” (2018), “Libertà” (2019), “Vulnerabili” (2020) e, nel 2021, “La fragilità del bene” e “Oltre la tempesta”.
INFO & PREZZI
Nora – 21 luglio – ore 20
Biglietti
posto unico – 20 euro
Biglietti per Residenti a Pula: posto unico – 12 euro
biglietteria online: www.vivaticket.it
per informazioni e prenotazioni: cell. 3454894565 – e-mail: [email protected]
www.lanottedeipoeti.it – www.cedacsardegna.it
www.comune.pula.ca.it
Arzachena – 22 luglio – ore 22
biglietti:
20 euro – I settore
14 euro – II settore
biglietteria online: https://auditoriumarzachena.18tickets.it/
info e prenotazioni: cell. 328.5879388
www.deamater.com
www.cedacsardegna.it
Alghero – 22 luglio – ore 21
biglietti:
posto unico: 25 euro
biglietteria online: www.vivaticket.it
info e prenotazioni: cell. 349.4127271 [email protected]
www.cedacsardegna.it