“Non si può lasciare solo il sistema carcerario di fronte al problema della forte diffusione di problemi di salute mentale”, così il parlamentare dem in commissione bilancio commentando la notizia del 54enne, originario di San Gavino Monreale, trovato impiccato ieri notte nel bagno della propria cella
“Fino a qualche ora fa il bilancio era di 39 deceduti in carcere nel solo 2023. Dal penitenziario di Uta, a pochi chilometri da Cagliari, è arrivata nelle scorse ore la notizia del 40esimo deceduto.Proprio ieri notte, nel decreto legge PA2, il Partito Democratico aveva presentato un emendamento per rafforzare i servizi di diagnosi e cura psichiatrica. La proposta è stata puntualmente bocciata dal Governo, che preferisce dedicare risorse per coprire l’evasione fiscale.
Non si può lasciare da solo il sistema carcerario di fronte al problema della forte diffusione di problemi di salute mentale. Proprio 15 giorni fa il Garante dei detenuti del carcere di Bancali ha denunciato la concentrazione di patologie legate alla salute mentale nei luoghi di reclusione.
I detenuti non ricevono adeguato supporto. Il sistema sanitario carcerario, che fa i conti con risorse limitate e con personale non sufficiente, non riesce infatti a garantire quanto serve. Da queste carenze scaturiscano a volte anche esiti fatali, come quello registrato ieri notte a Uta.
Il Governo, e in particolare il Ministro della Giustizia Nordio, non può continuare a girare lo sguardo dall’altra parte e considerare le carceri un luogo di punizione di cui non occuparsi”.
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