Tra performance esuberanti e danze si è concluso il trentaseiesimo Cala Gonone Jazz Festival
Le quattro intense giornate del festival jazz di Cala Gonone si sono concluse con il migliore degli auspici, quello di aver reso al pubblico un’esperienza capace di coinvolgerli nell’anima e nel corpo.
Cala Gonone con le sue grotte è, come sempre, luogo prediletto e più scelto per immergersi nell’ascolto. Ancora di più se artisti come Gavino Murgia dedicano a queste pareti calcaree millenarie progetti come “Sounds of the Womb”. Quest’ultimo ha infatti attirato cultori e curiosi dentro la sala della dama bianca. Ha così giocato con i suoni, la voce, i richiami gutturali che rimandano alla nostra storia e alla terra,. Ma anche con il silenzio e le onde del mare. Compagna ideale in questo viaggio è stata l’eccellente Nataša Mircovič. Esperta di musica barocca e tradizionale, è infatti riuscita a trovare un filo diretto con le sperimentazioni acustiche, musicali (immancabili il sax e i synth) e vocali di Gavino Murgia.
More of Les
L’Arena Palmasera, invece, ha raccolto i più attenti e appassionati grazie agli interventi di Dado Moroni con More of Les (insieme all’hammondista Alberto Marsico e al batterista Luca Guarino) e Tonino Carotone.
Il lavoro di Moroni, incentrato sul pianista, cantante e compositore Les McCann, è stato realizzato per un motivo solo apparentemente banale “Mi dà gioia ascoltarlo” ha commentato Moroni “non c’è più quel brio, quella spensieratezza e festosità nella musica contemporanea, o almeno io non la sento più come un tempo. A Les McCann dobbiamo molto, senza di lui non avremmo l’RnB, non ascolteremmo il soul e il funky, non avremmo tutte quelle forme di groove che oggi pervadono gran parte della produzione musicale. È stato ed è un innovatore”. I brani proposti, per quanto omaggi e rifacimenti, hanno mantenuto l’impronta artistica di Moroni e l’idea di base che emerge conferma quanto detto su McCann dal pianista: non ce ne sarà un altro, ma la sua ispirazione fa produrre nuovi capolavori.
La presenza di Tonio Carotone
E dopo il trio, la big band con un irriducibile Tonino Carotone senza freni. Due ore di spettacolo tra i nuovi brani del disco Etiliko Romantico, pezzi celebri e cover di vecchie glorie cantate con trasporto da tutti i presenti.
In quest’ultima giornata dedicata a musica, natura ed enogastronomia, i presenti hanno continuato la serata ormai carichi di entusiasmo, continuando a ballare anche dopo i concerti guidati dalla musica selezionata da DJ Cris.