Al via domani a Mogoro l’edizione estiva del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023, in scena fino al 22 agosto con la direzione artistica di Zoe Pia
Prima giornata domani (giovedì 17 agosto) a Mogoro per l’edizione estiva del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023, tra gli appuntamenti musicali di spicco in Sardegna con la direzione artistica della clarinettista Zoe Pia, in scena fino a martedì 22 agosto. L’edizione numero sei del festival, quest’anno sarà dedicata alla scrittrice Michela Murgia, scomparsa lo scorso 10 agosto.
Al via domani a Mogoro l’edizione estiva del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023
La manifestazione troverà quest’anno nel Nuraghe Cuccurada – situato nell’omonimo parco archeologico, arroccato sul ciglio meridionale del tavolato di sa Struvina, immerso nella natura mediterranea, a pochi passi dal centro abitato – la sede dei concerti principali: alle 21 aprirà il Pedras et Sonus Jazz Festival 2023la direttrice artistica Zoe Pia con il suo nuovo progetto in solo Mascheras, un susseguirsi di impressioni sonore legate al concetto di maschera, visto non come artificio per nascondersi, ma come strumento per contattare una parte di sé e comunicarla agli altri, andando a esplorare la poesia del mistero ontologico e dell’anima altrui che come sosteneva Debussy “è una foresta oscura dove bisogna camminare con precauzione”. L’artista mogorese sarà affiancata da tre figure delle maschere tradizionali del paese di Ottana:Su Boe, Su Merdule e Sa Filonzana.
Me’Ta Quartet Reloaded
Protagonista subito dopo, sarà il Me’Ta Quartet Reloaded di Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica) con Sandro Satta (sax alto), Riccardo Lay (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria). Il progetto nasce come un’estensione del gruppo jazz progressive CADMO fondato da Salis, Lay, Paliano, formazione cult negli anni Settanta. Dopo lo scioglimento del trio, Antonello Salis e Riccardo Lay danno vita ai GRA con Sandro Satta e il compianto trombonista Danilo Terenzi. All’inizio degli anni Novanta, dopo varie esperienze individuali di musicisti jazz, si è acceso il Quartetto ME’TA, con Fabrizio Sferra alla batteria. Un incontro storico reso di nuovo attuale appositamente dalla una produzione originale di Insulae Lab – centro di produzione della musica jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo, dopo vent’anni di assenza dalle scene e in omaggio ai cinquant’anni di carriera di Salis.
Venerdì 18 agosto
Venerdì 18 agosto alle 21, sarà ancora il nuraghe mogorese a ospitare il doppio set della cantante e pianista Yumi Ito, artista svizzera di origini polacco-giapponesi con il suo trio composto da Nadav Erlich al contrabbasso e Iago Fernandez alla batteria. La formazione porterà al festival il progetto musicale “Ysla”, in cui i tre musicisti si muovono con virtuosismo attraverso onde sonore, groove e improvvisazioni. Il lavoro ruota attorno alla solitudine, alla separazione, alla fine del mondo e alla rinascita. L’evento è realizzato in collaborazione con Pro-Helvetia, la Fondazione Svizzera per la Cultura.
Tra gli ospiti dei prossimi giorni, la cantante Camilla Battaglia, il contrabbassista Paolo Damiani, il progetto Le Scat Noir e la cantante Claudia Aru. Parteciperanno ai concerti del festival alcune tra le maschere tradizionali sarde più rappresentative come Su Boe, Su Merdule e Sa Filonzana di Ottana, il Gruppo Etnico Cultuale Mamutzones de Samugheo e le Janas e Amaymonaus di IlBono. Torna anche l’appuntamento con Jatzilleri, il festival nel festival che vive nei locali di Mogoro: tra i protagonisti Antonio Floris e Lorenzo Manfredini, il PNL Swing Trio, Irene Serra in duo con Danilo Lico, e il duo Mebitek e Miriana Millapan. Il festival vivrà un appuntamento fuori programma mercoledì 23 agosto presso l’Agriturismo Surbiu di Pabillonis con il trio di Antonio Floris.
Il PedrasetSonus Jazz Festival 2023
Il PedrasetSonus Jazz Festival 2023 è organizzato dall’omonima associazione (associazione Pedras et Sonus) con il sostegno del Ministero dei Beni e Attività Culturali, Fondazione di Sardegna, Comune di Mogoro, Corsica e Sardinia Ferries, e il supporto dei partner Fondazione Svizzera Pro Helvetia, Associazione Time inJazz, Insulae Lab – centro di produzione musica,Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, Grafik-Art, Vini Ariu, Dromos Festival, Ente Musicale di Nuoro, Università degli Studi di Cagliari – Produzione Multimediale, I-Jazz, UniCa Radio, Nuraghe Cuccurada, FASI, Mariposas de Sardinia, Associazione Menabò, Caligola Record, Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna, Agriturismo Surbiu e Residence Funtana Noa.
Fin dalla sua prima edizione il festival veicola le proprie comunicazioni utilizzando anche la lingua sarda, presente in ogni aspetto comunicativo a cura del dottor Francesco Grussu.
Il regista Alberto Gambato documenterà la manifestazione attraverso la realizzazione di un cortometraggio, dopo il grande successo riscontrato dal recente “Mesania” terzo documentario dedicato all’edizione 2022.
Info e biglietti
Per i concerti del Pedras et Sonus Jazz Festival 2023festival è previsto l’acquisto dei biglietti, disponibili sul sito https://oooh.events con tariffe ridotte per categorie agevolate. Sarà possibile acquistare i biglietti anche il giorno dei concerti negli spazi antistanti l’evento.
I luoghi
Mogoro è sinonimo d’arte tessile e manufatti in legno, apprezzati nel mondo e che affondano le radici nel passato. A metà XIX secolo dalle sue case risuonava il battere sordo di 600 telai, oggi la tradizione è ancora vivissima: è un centro agropastorale dell’alta Marmilla, popolato da quattromila e 500 abitanti, noto per tappeti, arazzi, abiti tradizionali, coperte da corredo, is fanigas (per coprire le casse nuziali), is cannacas (collari per i buoi), scanni e cassepanche, e per l’ottimo vino della sua cantina sociale. Sulle eccellenze manifatturiere di tutta la Sardegna, dal 1961, ogni anno, in estate, si accendono i riflettori della Fiera dell’artigianato artistico della Sardegna, con visitatori da tutta Europa. Il paese si adagia in un altopiano sulle pendici meridionali del monte Arci, 35 chilometri a sud di Oristano. In un territorio ricco di storia – sede preistorica di lavorazione dell’ossidiana nel Mediterraneo – e fertile, mietitura e macinazione del grano hanno generato usi e sapori espressi da panifici e pastifici (civrasciu, coccoi, malloreddus e fregola) e dai dolci (pan’e saba, pabassini e pardulas). Le botteghe artigianali si alternano a case in basalto, decorate da cornici di calce e portoni di legno (fonte: Sardegna Turismo)
Il Festival
Il festival Pedras et Sonus Jazz Festival 2023 nasce nel 2018 da un’idea della musicista e compositrice mogorese Zoe Pia, tra i più giovani direttori artistici in Sardegna (nasce, infatti, nel 1986). Nelle sue prime edizioni ha ospitato artisti del calibro di Antonello Salis, Mauro Ottolini, Baba Sissoko, Njamy Sitson, Paolo Angeli, Bebo Ferra e Ada Montellanico, costruendo e ampliando collaborazioni con importanti realtà come l’Università degli Studi di Cagliari, il Festival Internazionale Time in Jazz, il Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari e il Conservatorio di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo. La kermesse rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli realtà locali.