Andrea Mura partecipa alla Global Solo Challenge 2023
Il velista sardo di fama internazionale partirà il 18 novembre da La Coruña, nel nord della Galizia, a bordo del suo Open 50 noto in tutto il mondo per l’iconica grafica con l’amata bandiera dei 4 Mori.Ad attenderlo, una sfidante regata intorno al mondo in solitaria, non stop, senza assistenza
Andrea Mura partecipa alla Global Solo Challenge 2023
26mila miglia nautiche, 120 giorni in mare di cui 60 circumnavigando l’Antartide – la regione dei 40 ruggenti e 50 urlanti – a caccia di burrasche per andare più veloce, 500 pasti da preparare prima della partenza, 2 anni di allenamento mirato: questi i numeri essenziali della prossima sfida di Andrea Mura, uno dei più grandi navigatori italiani.
Per il suo Open 50 “Vento di Sardegna”, la Global Solo Challenge comincerà il 18 novembre, data in cui salperà dal porto di La Coruña in Spagna per completare il giro del mondo in solitaria, senza scali e senza assistenza, tornando al punto di partenza dopo aver superato i tre grandi capi.
Insieme a “Vento di Sardegna”, conosciuta in tutto il mondo per l’inconfondibile stemma dei 4 Mori, Andrea Mura ha vinto almeno una volta tutte le più importanti regate oceaniche alle quali ha partecipato: la Route du Rhum nel 2010, primo italiano nella storia, e poi la Twostar, la Quebec-Saint Malo e il doppio successo alla Ostar.
“La sfida sportiva più dura che esista sul pianeta”
Per partecipare a quella che definisce “la sfida sportiva più dura che esista sul pianeta”, Andrea Mura lascerà sabato 7 ottobre il porto di Cagliari insieme alla moglie e ai loro due bambini alla volta di La Coruña. Per allora, la Global Solo Challenge sarà già cominciata:
nel concept ideato dall’organizzatore, lo skipper d’altura Marco Nannini, le barche, con una lunghezza compresa tra i 32 e i 70 piedi, vengono fatte partire in base al loro rating, un calcolo del loro potenziale di performance, in tranche settimanali dal 26 agosto al 6 gennaio 2024. Una volta in mare, non ci sono suddivisioni in classi: vince chi taglia per primo il traguardo.
“Vento di Sardegna”
Evento egualitario ed ecologico, la GSC incoraggia l’utilizzo di imbarcazioni di seconda mano, di costruzione anteriore al 2005. Come la plurivittoriosa “Vento di Sardegna”, progettata da Umberto Felci, con la quale un quasi sessantenne Pasquale de Gregorio partecipò nel 2000 alla Vendée Globe.
Acquistata da Mura nel 2007, alleggerita di ben due tonnellate e implementata negli anni con migliorie tecniche e idrodinamiche, la barca oggi monta vele progettate dallo stesso Andrea nella sua veleria.
Andrea Mura, grazie all’esperienza acquisita in una vita di regate, conosce bene la robustezza richiesta per le vele oceaniche e riesce a coniugare il ruolo di progettista, skipper e collaudatore. L’identità della sua imbarcazione, poi, rappresenta il legame con la sua terra, a proposito della quale il velista afferma: “sarò il primo nella storia della mia regione a circumnavigare il pianeta in solitaria in regata, a testimonianza che i sardi sono anche navigatori”.