Appuntamento sabato 12 agosto alle 20.00 presso la Torre di Porto Corallo. Ingresso ingresso gratuito
«Antonio Lara. Il più grande maestro di launeddas del XX secolo?»: questo il titolo della nuova pubblicazione con cui Iscandula, associazione culturale fondata e diretta da Dante Olianas, aggiunge un nuovo prezioso tassello nel suo ultratrentennale lavoro di documentazione sullo strumento simbolo della musica della Sardegna.L’opera si basa su preziosi scritti, documenti visivi e sonori nati dal fortunato incontro tra Antonio Lara (Villaputzu, 1886-1979) e Andreas Fridolin Weis Bentzon, l’antropologo danese (scomparso nel 1971, appena trentacinquenne) che tra la fine degli anni Cinquanta e metà dei Sessanta viaggiò a più riprese nell’Isola per studiare sul campo, dal Sarrabus all’Oristanese, i maestri e i costruttori delle launeddas.
Il risultato di quell’incontro è ora raccolto nel volume bilingue (italiano e inglese) pubblicato da Iscandula, che contiene la scheda biografica di Antonio Lara redatta da Bentzon e le fotografie in bianco e nero del danese che ritraggono il suonatore in diversi contesti familiari e professionali. Inoltre, raccolte in un cd allegato al libro, si possono fruire novanta registrazioni sonore inedite, realizzate da Bentzon tra il 1958-1965.
Molto importante la sezione fotografica dedicata agli strumenti, tutti realizzati da Lara, che fanno parte della collezione privata di Bentzon (donata a Iscandula intorno al 2010): tra questi figurano anche i sei “tumbus” che il costruttore e suonatore di Villaputzu realizzò per gli esperimenti del grande jazzista americano Rahsaan Roland Kirk, che negli anni ’60 abitava a Copenhagen ed era amico di Bentzon.
I contributi degli studiosi Alberto Bevilacqua, Eva Garau, Antonio Lai e Pitano Perra aiutano il lettore a comprendere meglio il valore delle testimonianze raccolte nel volume e l’importanza del maestro Antonio Lara nel panorama delle launeddas nel ventesimo secolo.
Questo studio mette in evidenza l’importanza cruciale del lavoro di Bentzon per la rinascita e per la salvaguardia delle launeddas. Senza il suo intervento, oggi molto probabilmente le launeddas sarebbero ridotte a oggetto museale o a mero strumento folcloristico.
Il supporto delle istituzioni danesi
Determinante per la realizzazione dell’opera curata da Dante Olianas il supporto delle istituzioni danesi, che hanno contribuito alla conservazione in condizioni ottimali della documentazione e dei reperti di inestimabile valore riguardanti le launeddas e la cultura sarda, rendendone possibile l’accesso e la divulgazione.
Senza il lavoro e la collaborazione del Museo Nazionale di Danimarca, della Biblioteca Reale Danese e degli Archivi Danesi del Folclore, l’elaborazione di questo studio non sarebbe stata possibile.
Sabato 12 agosto: i programma e protagonisti
L’evento in programma sabato 12 agosto si inserisce nell’ambito del XVI Festival Delle launeddas. La serata sarà introdotta e coordinata da Dante Olianas. Dopo i saluti di Sandro Porcu, primo cittadino di Villaputzu, sono previsti gli interventi degli autori che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: Eva Garau, Antonio Lai, Pitano Perra, Tore Trebini e Fabio Usala.
I suonatori di launeddas dell’Associazione “Sonus Insulae Sardinia” di Villaputzu eseguiranno brani del repertorio di Lara.
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