CAGLIARI – Debutto amaro per i rossoblù alla Unipol Domus. Dumfries e Lautaro affondano il Cagliari nella gara che segna il ritorno degli isolani nella massima serie. Una sconfitta, forse, annunciata, sebbene l’undici cagliaritano abbia tenuto testa ai più quotati avversari con un secondo tempo in cui avrebbero meritato almeno di accorciare le distanze. Troppo grande, però, il divario tra gli undici di Ranieri e i vice campioni d’Europa, con i sardi che attendono ancora qualche innesto dal mercato. I padroni di casa si schierano con il solito abito, il 4 – 4 – 2, che vede Radunovic tra i pali, Augello, Dossena, Obert e Zappa a presidiare la retroguardia, Jankto, Makoumbou, Sulemana e Nandez a centrocampo, Oristanio e Pavoletti nel reparto offensivo. Tra i nerazzurri di Inzaghi – che opta per il 3 – 5 – 2 – spiccano l’ex Barella e l’argentino Lautaro Martinez. Pronti, via. E, dopo appena 14’, il primo pericolo per i sardi arriva proprio dal campione del mondo, con un diagonale che centra il legno alla sinistra di Radunovic. Il Cagliari risponde con Nandez che calcia alle stelle una ribattuta di Sommer. Il vantaggio ospite al 21’ con Thuram, il figlio d’arte, che serve un cioccolatino per Dumfries che coglie impreparata la retroguardia rossoblù sul palo più lontano. Al 27’ Pavoletti – che poi sarà costretto ad uscire per un fastidio muscolare – di testa spedisce di poco fuori. Il raddoppio alla mezzora, con Dimarco che regala un assist per Lautaro Martinez abile a infilzare l’estremo isolano. Nella seconda frazione Ranieri prova a rimescolare le carte, alzando il baricentro della squadra. La gara appare più equilibrata. Al 72’ Luvumbo reclama un rigore per un contatto (dubbio) in area, ma Fabbri lascia correre. All’86’ il palo di Calhanoglu con un tiro dalla distanza. Ad un minuto dal novantesimo Azzi spreca una colossale palla gol facendosi ipnotizzare da Sommer. Negli spogliatoi il mister Claudio Ranieri non fa drammi: “Il primo tempo è stato nettamente nelle loro mani. Sapevamo della loro pericolosità. Non hanno mai abbassato la guardia. Nella ripresa hanno gestito la gara, abbiamo avuto qualche fiammata”. È il pianeta serie A. “Proprio così. I ragazzi hanno scoperto la dura legge del massimo campionato contro una squadra che lotterà sino alla fine per vincere lo scudetto. Le prime otto partite saranno le più difficili”. Poi sul mercato: “Qualche tassello serve. Petagna? Credo possa arrivare”. E l’accordo per l’ex brianzolo è stato raggiunto nella giornata di oggi. Altro colpo, il centrale polacco Wieteska. Simone Inzaghi si complimenta con il trainer rossoblù: “Perché ha fatto un’impresa straordinaria. Anche oggi ha tentato di cambiare modulo in corsa per tornare in partita, ma i ragazzi sono stati perfetti. Non era facile venire a Cagliari e vincere”.
Luciano Pirroni
Luciano Pirroni
Cagliari (4-4-2): Radunovic; Augello, Dossena, Obert, Zappa (40′ s.t. Shomurodov); Jankto (15′ s.t. Azzi), Makoumbou, Sulemana (40′ s.t. Deiola), Nandez; Oristanio (1’s.t. Di Pardo), Pavoletti (35′ p.t. Luvumbo). Allenatore: Claudio Ranieri
Inter (3-5-2): Sommer; de Vrij, Bastoni, Darmian; Dimarco (26′ s.t. Carlos Augusto), Barella (26′ s.t. Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (37′ s.t. Sensi), Dumfries (26′ s.t. Cuadrado); Thuram (31′ s.t. Arnautovic), Martinez. Allenatore: Simone Inzaghi
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: 21’ pt Dumfries, 30’ pt Lautaro Martinez