“La carenza di medici di medicina generale sta mettendo a dura prova la continuità assistenziale nei territori e la situazione va via via aggravandosi:
Circa 20.000 sardi sono privi di medico e non solo quelli dei Comuni dell’interno, il servizio di guardia medica è discontinuo, i tanti turisti estivi si trovano costretti a intasare i Pronto soccorso dei presidi ospedalieri perché le guardie mediche turistiche non sono assicurate con regolarità” denuncia il consigliere regionale Salvatore Corrias.
Corrias (PD): “La Regione accolga le richieste dei medici di base”
“E purtroppo, la situazione non è destinata a migliorare a breve perché si ha difficoltà a garantire il ricambio generazionale. Anche l’innalzamento su base volontaria del massimale a 1800 pazienti, sempre che possa essere attuato, è solo una soluzione tampone.
A ciò si aggiunga che i medici sono oberati da tutta una serie di aggravi procedurali e da numerose incombenze di tipo amministrativo che sottraggono tempo prezioso alla cura dei pazienti. Abbiamo perciò come gruppo PD in Consiglio regionale depositato un’interrogazione con la quale chiediamo al presidente e all’assessore della sanità di prestare ascolto alle richieste che provengono dalle organizzazioni dei medici di base.
Si tratta solo di rivedere alcune procedure in modo tale da alleggerire il lavoro del medico, peraltro venendo incontro alle esigenze degli stessi assistiti, di ricorrere alla dematerializzazione per le prescrizioni di visite e farmaci, di ottimizzare alcuni procedimenti pensati in un periodo in cui i numeri di medici e di pazienti erano altri.
Ora la situazione è allo stremo, se esistono soluzioni per ottimizzare tempi e risorse, queste devono essere immediatamente praticate. Siamo convinti che i medici stiano avanzando richieste di buon senso che meritano di essere accolte Perché non prestare loro attenzione se stanno chiedendo, in sintesi, che l’assistenza ai pazienti torni a essere il fulcro della loro prestazione professionale?”