Domani 29 agosto parte “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” a Sant’ Anna Arresi dal 29 agosto al 2 Settembre
The Heliocentrics, Binker & Moses, Luciano Biondini e Patrice Heral in trio con Gavino Murgia, Paolo Angeli, Nino Locatelli, Silvia Corda, Gabriele Mitelli tra i protagonisti di spicco nel ricco cartellone
QUI il Programma
Domani 29 agosto parte “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” a Sant’ Anna Arresi dal 29 agosto al 2 Settembre
Domani 29 agosto nella storica Piazza del Nuraghe a Sant’Anna Arresi, si apre il sipario sulla trentottesima edizione del festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, una delle rassegne di maggior rilievo nel panorama jazzistico nazionale, per l’organizzazione dell’Associazione Culturale Punta Giara, con un ricco calendario di concerti che si snoda fino a sabato 2 settembre.
Sul palco di Piazza del Nuraghe a Sant’ Anna Arresi dal 29 agosto al 2 settembre, si avvicendano nomi come The Heliocentrics, Binker & Moses, Luciano Biondini e Patrice Heral in trio con Gavino Murgia, Paolo Angeli in duo con Marco Mezquida, Nino Locatelli, Silvia Corda, Gabriele Mitelli
“Tra Musica e Musica – (B-side)”
“Tra Musica e Musica – (B-side)” é il titolo di questa edizione, che si ispira, ancora una volta, all’approccio del compositore e pioniere dell’avanguardia europea, Luciano Berio, che chiedeva “Che cos’è la musica?”:
sperimentazioni elettroniche, energie, pulsioni, intrecci, opera lirica, estasi, improvvisazione, azzardi, istinto, linguaggio, cultura e molto altro, avvicinano così il pubblico a chi fa la musica, a chi la compone e a chi la esegue, facendola diventare qualcosa di vivo e mutevole, e soprattutto analizzando il rapporto con la società in cui viene creata o fruita. In questa edizione si vuole dare spazio anche al “B- side”, il lato B” dei dischi 33 e 45 giri che permetteva agli artisti di sperimentare, concedendosi di andare oltre le logiche commerciali.
Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”
Il trentottesimo Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’ Associazione culturale Punta Giara con il contributo di: MIC – Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, della Fondazione di Sardegna, dei Comuni di Sant’Anna Arresi, Carbonia, Masainas, Nuxis, Piscinas, Santadi, Teulada, Tratalias; dell’ Unione dei Comuni del Sulcis, dell’ Associazione BES, CARAS, Cantina Mesa, Cantina di Santadi, in collaborazione con Sogaer – Cagliari Airport, Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina, Anspi Sant’Anna Arresi, Proloco di Carbonia, Proloco di Piscinas, Teulada Turismo, Tratalias Borgo Medievale, Consorzio Sistema Museale Sardegna, il Bao Ground Music Festival, la We Insist!Records, Europe Jazz Network, Rai Radio 3, Sardinia Coast To Coast Festival.
Ai Confini tra Sardegna e Jazz fa parte dell’ Associazione I-Jazz, e del Sardinia Jazz Network.
Interviste agli organizzatori ed immagini del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz
Il Programma musicale
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Tra Musica e Musica (B- Side)
Taglio del nastro il 29 agosto, arrivando alla fine del percorso di anteprime che ci ha condotto alla storica Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, dove, fino al 2 settembre, si svolgeranno, dalle 21 in poi, 15 concerti all’insegna della sperimentazione e dell’incontro tra diverse sonorità.
Inaugura questa trentottesima edizione il pianista Alberto Braida, classe 1966, da sempre dedito all’ improvvisazione musicale, in duo con il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli (clarinetto in sib, clarinetto contralto): un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe.
A seguire, sarà la volta della formazione sarda Freak Motel, con Matteo Sedda (tromba, elettronica), Andrea Sanna (fender rhodes, synth), Andrea Parodo (basso elettrico), Nicola Vacca (batteria).
The Heliocentrics
Alle 22, il clou della serata vede in scena la formazione londinese The Heliocentrics, che porta in dote un sapiente e raffinato mix tra colorate sonorità funk, con influssi ethio-jazz e afrobeat dal sapore onirico e psichedelico, affidate a Dan Smith (chitarra, elettronica), Danny Keane (violoncello, elettronica), Chris Williams (sax, flauto), Sylvia Hallet (serengi, hurdy gurdy), Barbora Patkova (voce), Jake Ferguson (basso), Malcolm Catto (batteria).
Seconda serata ricca di musica mercoledì 30 agosto, con in apertura il clarinetto contralto e l’ elettronica di Paolo Gaiba Riva, altro artista della scuderia We Insist!, seguito dal progetto Nur Bisu, guidato dal contrabbassista Matteo Muntoni, ispirato alla Sardegna nuragica, all’identità storica e a i riti ancestrali che si rispecchiano nel flusso sonoro: ad accompagnarlo in questo percorso Federica Muscas (voce), Elisa Zedda (voce), Raffaele Pilia (chitarra classica, acustica ed elettrica), Antonio Pinna (batteria e percussioni), Matteo Muntoni (chitarra acustica, basso e composizioni).
Paolo Angeli, con la sua celebre chitarra preparata, insieme a Marco Mezquida
A chiudere, il duo che vede in scena l’eclettico e originalissimo talento del gallurese Paolo Angeli, con la sua celebre chitarra preparata, insieme a Marco Mezquida, pianista originario di Minorca: due isolani che si tuffano a esplorare le profondità sonore del Mediterraneo per comporre qualcosa di totalmente nuovo e originale.
La serata centrale del festival, giovedì 31 agosto si apre con un nuovo progetto targato We Insist!. A calcare la scena il contrabbassista e compositore Andrea Grossi con il suo trio Blend 3 (con Manuel Caliumi al sax contralto e Michele Bonifati alla chitarra elettrica), che si unisce alla voce di Beatrice Arrigoni per trovare la sua personale dimensione dalla fusione tra la musica improvvisata e il jazz europeo, passando per la musica contemporanea fino ad arrivare ad echi di rock progressivo, noise ed ambient.
Un altro trio, e altre sonorità, sono quelle del concerto seguente, che vede in scena la pianista Silvia Corda (piano, toy-piano), con Adriano Orrù al contrabbasso e Gianni Mimmo al sax soprano, uniti per dare vita al progetto Clairvoyance, che unisce i comuni intenti degli artisti nell’esplorazione di comuni territori sonori, sempre all’ insegna della grande libertà espressiva.
Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), con Luciano Biondini e Patrice Heral
Ultimo trio a illuminare la serata, quello dell’eclettico sassofonista Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), con Luciano Biondini e Patrice Heral, che portano in scena “L’Ultima Mattanza” opera ispirata alle vicende e alle suggestioni delle tonnare di Carloforte e al rischio della fine definitiva di questa tradizione.
Il fine settimana si apre, venerdì 1 settembre con il solo del musicista e performer bresciano Gabriele Mitelli, che, armato di cornetta, sax soprano, tromba preparata, elettronica, porta in scena “The World Behind The Skin”, non un concerto o una performance, ma l’occupazione di uno spazio fisico ed emotivo, il tentativo di ricreare la propria intimità e raccontare la propria storia tramite il suono.
Gabriele Mitelli
Gabriele Mitelli tornerà poi in scena nell’atto conclusivo della serata, intorno alle 22, con l’ensemble “Pipeline 8” del clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, che, con il suo album “Kakuan Suite”, inciso per la We Insist!, è stato inserito nell’annuale sondaggio di Musica Jazz in due categorie del TOP JAZZ 2021:
tra i migliori gruppi e dischi dell’anno. Una formazione la cui musica, come dice il suo stesso nome (“Pipeline”, in inglese “tubatura”), parte da un punto certo per poi diramarsi senza un tracciato predefinito. Con loro, saranno in scena Sebi Tramontana (trombone), Alberto Braida (piano, moog), Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto alto, carillon), Luca Tilli (violoncello), Andrea Grossi (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni).
Il progetto ARSE – Andrea Ruggeri Small Ensemble
A inframezzare i due concerti, il progetto ARSE – Andrea Ruggeri Small Ensemble, in cui Andrea Ruggeri, percussionista e compositore, sperimentatore tra jazz, libera improvvisazione e world music, guida il suo gruppo composto da Elsa Martin (voce, live electronics), Simone Soro (violino, elettronica), Elia Casu (chitarra elettrica, live electronics), Andrea Ruggeri (batteria, live electronics, composizione), verso “Musiche Invisibili”, un viaggio sonoro ispirato al libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino.
La serata conclusiva, sabato 2 settembre, prende il via con l’incontro tra l’estro di Steve Beresford (pianista, polistrumentista, compositore, produttore) e il duo di musica improvvisata composto da Luca Tilli (violoncello), Sebastiano Tramontana (trombone), che danno vita un mix multiforme di sonorità profonde e allo stesso tempo originali.
A seguire, ancora un progetto all’ insegna della sperimentazione vede protagonisti Gabriele Mitelli (tromba, elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono)e Cristiano Calcagnile (batteria), stavolta con il loro progetto The Elephant.
Alle 22, ultimo atto del festival, e della serata, con il duo londinese Binker & Moses, ossia Golding Binker al sax e Boyd Moses alla batteria, alfieri britannici della nuova musica improvvisata, a cui si unisce Max Luthert all’elettronica. Ed è proprio sull’ interazione tra jazz e sonorità elettroniche che si basa il loro sound, sempre caratterizzato da una ricerca che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti e prestigiose collaborazioni.
La mostra “Note a Margine”
Per tutta la durata del festival sarà visitabile la mostra “Note a Margine” di Luciano Rossetti, fotografo bergamasco classe 59.
Fin dalla fine degli anni settanta Rossetti ha iniziato a creare opere che gravitavano intorno al mondo del jazz arrivando a vincere nel 2021 il premio “BEST PHOTO OF THE YEAR AWARD”, conferitogli dalla JJA (Jazz Journalists Association), l’Associazione giornalisti e critici americani di Jazz, e la nomination alla carriera. Le fotografie che compongono l’esposizione “Note a Margine” sono immagini di situazioni che di solito il pubblico non vede, che vanno oltre gli stereotipi per indagare l’animo umano dei soggetti immortalati senza dare importanza all’esteriorità.
Biglietti e abbonamenti
Per le 5 serate del festival Ai confini tra Sardegna e Jazz – “Tra Musica e Musica (B- Side)” in Piazza del Nuraghe a Sant’ Anna Arresi, dal 29 agosto al 2 settembre:
- 15 euro il biglietto intero per ogni singola serata, 12 euro il ridotto (over 65 – under 14)
- 50 euro è il prezzo dell’abbonamento intero alle cinque serate, 35 euro l’abbonamento ridotto (over 65 – under 14)
Le prevendite dei biglietti del festival sono acquistabili sul Circuito Box Office.