Domani (mercoledì 2 agosto) alle 21.30 “Io, Andersen” di e con Marco Nateri a Santu Lussurgiu, tra Una Favola al Giorno (h 10.30) e Teatro da Balcone (h 23) per il XV Festival Percorsi Teatrali
Fantasia in scena nel “paese nel vulcano” per la XV edizione del Festival “Percorsi Teatrali” organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu (OR) dal 28 luglio fino al 6 agosto, con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e della Regione Sardegna: DOMANI (mercoledì 2 agosto) alle 10.30 nel Parco della Biblioteca il secondo appuntamento con “Una Favola al Giorno”, la rassegna pensata per i giovanissimi e le famiglie e dedicata a Italo Calvino (nel centenario della nascita), con le letture ad alta voce dalle “Fiabe Italiane” e dai racconti dell’autore de “I nostri antenati”, “Marcovaldo” e “Le Cosmicomiche”, e sempre DOMANI (mercoledì 2 agosto) ma alle 21.30 nel TeatrinoCheNonC’Era presso i Contrafforti di via dei Frati Minori appuntamento con “Io, Andersen”, immaginifico e coinvolgente spettacolo ideato, scritto, diretto e illustrato da Marco Nateri ispirato alla vita e alle opere del celebre scrittore danese. E per chiudere la serata, DOMANI (mercoledì 2 agosto) a partire dalle 23 il centro storico del paese del Montiferru si animerà con le pièces di Teatro da Balcone.
Qui il cartellone completo XV Festival Percorsi Teatrali
Domani (mercoledì 2 agosto) alle 21.30 “Io, Andersen” di e con Marco Nateri a Santu Lussurgiu, tra Una Favola al Giorno (h 10.30) e Teatro da Balcone (h 23) per il XV Festival Percorsi Teatrali
Omaggio a Italo Calvino con “Una Favola al Giorno”, il progetto del Teatro del Segno nato per il Festival “Percorsi Teatrali”: un’opportunità per riscoprire le novelle della tradizione popolare accanto ai racconti fantastici firmati da grandi autori, come nel caso delle “Fiabe Italiane” raccolte e narrate dall’intellettuale e scrittore, figura di spicco della cultura italiana ed europea del Novecento. Focus sulle opere di Italo Calvino, a cent’anni dalla nascita dell’artista capace di spaziare dal realismo de “Il sentiero dei nidi di ragno” al ciclo dei “I nostri antenati” (ovvero “Il visconte dimezzato”, “Il barone rampante” e “Il cavaliere inesistente”), accanto alle (dis)avventure metropolitane di “Marcovaldo” e della sua famiglia, accanto alle divagazioni scientifiche de “Le cosmicomiche” e le intuizioni metaletterarie di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, sulla ricercata semplicità che caratterizza i suoi romanzi e racconti, con una forte impronta etica unita a una grande raffinatezza dello stile.
“Io, Andersen”
Viaggio tra le righe alla (ri)scoperta nel meraviglioso e poetico mondo inventato da Hans Christian Andersen – DOMANI (mercoledì 2 agosto alle 21.30 nel Teatrino Che Non C’Era, presso i Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Io, Andersen”, una pièce originale scritta, diretta, illustrata e interpretata da Marco Nateri, costumista e scenografo di fama internazionale, in scena con l’attrice e incisora Anna Paola Marturano (produzione Teatro del Segno – Il Crogiuolo).
Un immaginifico racconto per quadri, incentrato sulla biografia e sulle opere del grande artista danese, e specialmente sulle sue splendide fiabe che riflettono l’infanzia solitaria di un piccolo sognatore, come “Il brutto anatroccolo” ma anche la crudeltà e la ricchezza dell’esistenza, e narrano i sentimenti e gli stati d’animo di personaggi indimenticabili come “La sirenetta” e “Il soldatino di stagno”, “La regina delle nevi” e “La piccola fiammiferaia”, senza dimenticare “La teiera”.
Un inedito ritratto del celebre scrittore, a partire dall’età dei giochi e delle fantasticherie, con lo spettacolo che intreccia teatro d’attore e teatro di figura, impreziosito dalle voci “fuori campo” di Rita Atzeri, Lucia Bendia, Maria Grazia Bodio, Stefano Ledda, Evelina Nazzari, Alessandro Pala Griesche, Blas Roca Rey, Monica Rogledi, Monica Zuncheddu e dei piccoli Aura Camba e Edoardo Zoccheddu con le selezioni musicali di Fabiano Varani, i costumi di Marita Balasz e i movimenti coreografici curati da Luigia Frattaroli… tra eleganti silhouettes e voli di rondini e farfalle… per uno speciale e personalissimo omaggio a uno dei più amati autori di libri per l’infanzia (e non solo).
Dopo un’anteprima in forma di studio nel Montiferru per i “Percorsi Teatrali” e il debutto nel capoluogo dell’Isola, “Io, Andersen” ritorna nel “paese nel vulcano” nella versione completa, per il divertimento di grandi e piccini: sotto i riflettori viene evocata la figura del’autore di fiabe meravigliose, capaci di incantare intere generazioni di giovanissimi lettori, pronti a immedesimarsi nelle creature nate dalla sua fantasia. Un uomo misterioso, o forse un eterno fanciullo, dagli abiti multicolori con una maschera da clown dipinta sul viso, quasi il personaggio di una favola, compare dal nulla e ecco che risuonano le trame più famose e altre meno conosciute, ma non per questo meno affascinanti, mentre piccoli teatrini in miniatura si animano e gli oggetti prendono vita, come in un sogo a occhi aperti. “Io, Andersen” trasporta sulla scena le magnifiche fiabe dello scrittore e poeta, nonché drammaturgo, autore di testi satirici, insieme alle atmosfere familiari, ai ricordi e alle emozioni dei primi anni a Odense: una pièce pensata per un pubblico di tutte le eta, in cui la dimensione della fiaba si mescola ai temi esistenziali, con grazia e leggerezza, sempre nel segno della meraviglia.
Marco Nateri
Marco Nateri, che ha firmato scenografie e costumi per spettacoli teatrali e opere liriche per importanti compagnie teatrali e istituzioni musicali e fondazioni lirico-sinfoniche (fino a cimentarsi più recentemente con la drammaturgia e la regia), con all’attivo collaborazioni con artisti come Marco Gagliardo, Marco Parodi, Rino Sudano, Carlo Quartucci, Riccardo Reim, Andrea Dosio, Lelio Lecis, Primo Antonio Petris e Piera Degli Esposti, ricrea in una sorta di colorato atelier, tra delicati giochi di luci e ombre e oggetti animati, le atmosfere delle novelle di Hans Christian Andersen dove una dimensione onirica e fantastica si sposa a note di crudo realismo, tra spunti scaturiti dall’osservazione della natura e echi e rimandi alle ballate e ai racconti popolari ascoltati nell’infanzia sull’Isola di Fionia.
“Io, Andersen” rappresenta una sorta di poetico e evocativo teatro della memoria, dove tra voli di rondini e sorprendenti metamorfosi riecheggiano le vicende emblematiche di donne e uomini, bambine e bambini, ma anche soprammobili e giocattoli, squisite porcellane e preziosi semi: come quando si sfoglia un libro illustrato, le parole della favola si traducono in scenari agresti e ambientazioni più cittadine, in cui spiccano gli insoliti “eroi” e “eroine” alle prese con le loro piccole e grandi tragedie, con segrete aspirazioni e desideri che inaspettatamente si avverano o al contrario si traducono in amaro disincanto. Lo spirito dell’artista danese, così vicino alla sensibilità e alla purezza dell’età dell’innocenza, pur con la consapevolezza del dolore e della perdita, si incarna neli suoi personaggi, che fuoriescono dalle pagine per “recitare” la loro parte sul palcoscenico…
Tra eleganti sagome di carta e stormi di uccelli e farfalle danzanti, Marco Nateri con la complicità di Anna Paola Marturano conduce gli spettatori nel meraviglioso mondo del teatro dove tutto può accadere per concretizzare, come per incantesimo, quelle trame lievi e intrise di lirismo che continuano a appassionare i lettori, create nel XIX secolo dal ragazzo solitario, figlio di un ciabattino e cresciuto nella più dura miseria, prima di trasferirsi nella capitale in cerca di fortuna e riuscire, in virtù del suo talento, a diventare uno degli autori più ammirati e conosciuti, simbolo della cultura della Danimarca.
Focus sulla figura e soprattutto sull’universo fiabesco dello scrittore, la cui esistenza travagliata, specialmente negli anni della prima giovinezza, fino a che la sua brillante intelligenza e la sua vena fantastica non gli permisero di accedere agli studi superiori e di raggiungere il successo, sembra quasi un romanzo: “Io, Andersen” è (quasi) una proiezione onirica della storia dell’artista, impersonato da Marco Nateri, trasfigurato in un personaggio enigmatico di sognatore e affabulatore, “regista” di una spettacolare mise en scène le cui storie si materializzano sul palco, in un intrigante divertissement.
L’autore
Marco Nateri – Dopo gli studi universitari (Facoltà di Lettere), ottiene una borsa di studio e frequenta il Laboratorio di esercitazioni sceniche di Roma (sezione costumi) diretto da Gigi Proietti. Durante gli anni del laboratorio inizia la collaborazione con il regista Marco Gagliardo, con il quale firma il suo primo spettacolo The Knack di Ann Jellicoe, a cui seguono oltre cinquanta allestimenti di prosa su testi di Goldoni, Fassbinder, Copi, Koltes, Shakespeare, Tasso.
Ha, inoltre, collaborato con registi quali: Marco Parodi, Rino Sudano, Carlo Quartucci, Riccardo Reim, Andrea Dosio, Lelio Lecis, Primo Antonio Petris, Piera Degli Esposti. Ha collaborato, in qualità di assistente, con Ivan Stefanutti (Rigoletto, As.Li.Co.; La Traviata, Massimo di Palermo; Aida, Rovigo; Adriana Lecouvreur, Comunale di Firenze, Opera di Osaka, Acao de Las Palmas; Manon,Verdi di Trieste; La battaglia di Legnano, San Carlo di Napoli; Les contes d’Hoffmann, Comunale di Treviso; Orfeo ed Euridice, Verdi di Trieste; Le convenienze ed incovenienze teatrali, Kammer Oper Wien; Rose Marie, Il conte di Lussemburgo, Festival dell’Operetta di Trieste), con Francesco Zito (Babel 46, L’enfant et les sortileges, Real di Madrid, Liceu di Barcellona; Merlin, Festival “Les Nuits de Fourvière” di Lione; Rienzi, Capitole di Toulouse; L’Olimpiade, Fenice di Venezia) e con Denis Krief (Aida, Teatro Lirico di Cagliari; Nabucco, Arena di Verona; Maria Stuarda, Fenice di Venezia, Verdi di Trieste; Die Frau ohne Schatten, Nazionale di Tokyo; Turandot, Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli; La Dama di picche, Regio di Torino).
Ha, inoltre, lavorato con Pasquale Grossi, Carlo Diappi, Claudine Gastine, François Tournafond, Graziano Gregori, Francesco Esposito. È assistente di Franco Folinea e responsabile di sartoria al Festival dei Due Mondi di Spoleto dal 1986 al 1999 e, nello stesso ruolo, dal 2011 al 2012, lavora al Teatro Regio di Parma. Ha disegnato i costumi per: Semele (regia Roman Hurko, Festival dei Due Mondi di Spoleto); L’Olimpiade (regia Primo Antonio Petris, Comunale di Bologna); Il Barbiere di Siviglia (regia Francesco Esposito, Verdi di Padova); Madama Butterfly (regia Gabbris Ferrari, Verdi di Padova); Andrea Chénier (regia Primo Antonio Petris, Comunale di Foggia); Macbeth (regia Mario Pontiggia, Acao de Las Palmas); Il ratto dal serraglio (regia Primo Antonio Petris, Olimpico di Vicenza); Adina (regia Primo Antonio Petris, Festival Rossini di Wildbad); Così fan tutte (regia Primo Antonio Petris); Falstaff (regia Giulio Ciabatti).
Ha inoltre collaborato con Rai Yoyo per un programma su costumi realizzati con la carta.
Infine Santu Lussurgiu diventa palcoscenico per le pièces di Teatro da Balcone, il progetto originale che da anni ormai “abita” le case e i giardini, le strade e le piazze del “paese nel vulcano” con brevi performances a tema libero, fra prosa, danza, musica, nouveau cirque e streets arts e da quest’estate sbarca in Puglia, a Galatone per il festival “Tra le Corti della Città”.
Gli Appuntamenti Del XV Festival “Percorsi Teatrali” A Santu Lussurgiu
Un ideale omaggio a Marcel Marceau – STASERA (martedì 1 agosto) alle 21.30 in piazza Mercato (invece che nel Parco della Biblioteca come precedentemente annunciato) – con “L’Incantatore di Folle”, uno spettacolo del mimo e fantasista iraniano Saeed Fekri, capace di ammaliare gli spettatori con la sua arte, ispirandosi ai classici numeri di Marcel Marceau e di Charlie Chaplin e alla “marionetta” di Totò per una performance divertente e coinvolgente, piena di poesia.
Il XV Festival “Percorsi Teatrali” prosegue a Santu Lussurgiu fino a domenica 6 agosto: tutte le le mattine da martedì 1 fino a sabato 5 agosto alle 10.30 le letture di “Una Favola al Giorno” e poi un fitto carnet tra laboratori e spettacoli, con la presentazione del libro “Janas, Cogas, Mommotti ed altri esseri fantastici della Sardegna” di Teresa Porcella e Ignazio Fulghesu (venerdì 4 agosto alle 19 nel Parco della Biblioteca) oltre alle pièces di Teatro da Balcone che (mercoledì 2 e domenica 6 agosto dalle 23) “abitano” il centro storico del paese del Montiferru.
Viaggio nell’universo fantastico di Hans Christian Andersen – mercoledì 2 agosto alle 21.30 nel Teatrino Che Non C’Era, presso i Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Io, Andersen”, l’originale spettacolo scritto, diretto, illustrato e interpretato da Marco Nateri, in scena con Anna Paola Marturano (produzione Teatro del Segno – Il Crogiuolo). E a seguire gli itinerari di Teatro da Balcone.
Una storia in nero – giovedì 3 agosto alle 21.30 nel Teatro di Piazza Mercato – con “Why Clitemnestra Why?”, intrigante spettacolo di teatro e video-mapping tratto da “Clitennestra o del crimine”, dal libro “Fuochi” di Marguerite Yourcenar, con Miana Merisi e (in video) i danzatori Alessandra Corona e Guido Tuveri, per la regia di Maria Assunta Calvisi (produzione L’Effimero Meraviglioso).
Il ricordo della recente pandemia, e la proiezione in una realtà distopica – venerdì 4 agosto alle 21.30 tra i Contrafforti di via dei Frati Minori – con “Centodiciotto”, un monologo di e con Alessandro Congeddu, accompagnato da Mauro Usai (sax ed effetti) e Fabio Coronas (percussioni ed effetti), che inaugura la nuova sezione del Festival “Dal Balcone al Palcoscenico”.
E infine – domenica 6 agosto alle 21.30 nel Teatro dell’Ex Cortile di Suor Modesta – spazio “Io provo a volare / Omaggio a Domenico Modugno”, con drammaturgia e regia di Gianfranco Berardi (anche protagonista sul palco) e Gabriella Casolari e con la partecipazione di Davide Berardi (voce e chitarra) e Gulia Bertasi (fisarmonica), disegno luci di Gabriella Casolari e costumi di Pasqualina Ignomeriello (produzione Compagnia Berardi Casolari, con il sostegno del Festival Internazionale Castel dei Mondi). E per finire sei nuove pièces di Teatro da Balcone.
Il XV Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu (OR) è organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e inserito nel progetto di “Intersezioni” / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna, con preziose sinergie e collaborazioni con il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna e con la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Associazione Centro di Cultura Popolare U.N.L.A. e l’Associazione ProLoco di Santu Lussurgiu.
Qui il cartellone completo XV Festival Percorsi Teatrali