Don Coluccia, Fsp Polizia: “Chi lavora per la legalità è bersaglio dei delinquenti. E la violenza è sempre più arrogante, mettere mano ai protocolli operativi”
“L’attentato avvenuto per le strade di Tor Bella Monaca e diretto contro don Antonio Coluccia è estremamente grave, e conferma la bontà dell’operato di una persona che, concretamente, lavora per la legalità, la sicurezza, la libertà dei cittadini.
Qualcuno che scende in strada per affrontare e tentare di arginare le complicate difficoltà che assillano soprattutto determinati territori, senza arretrare di fronte al rischio di sfidare la prepotenza dei violenti.
Don Coluccia, Fsp Polizia: “Chi lavora per la legalità è bersaglio dei delinquenti. E la violenza è sempre più arrogante, mettere mano ai protocolli operativi”
In questo i poliziotti sono accomunati in tutto a chi nella Chiesa opera come don Coluccia. Ecco dunque che l’abito del sacerdote, proprio come la divisa delle forze di polizia, diventa bersaglio dei criminali. Oggi allora non possiamo che ringraziare e stringerci ancor di più attorno a don Coluccia, proprio come ci stringiamo attorno al nostro collega che lo ha saputo difendere così efficacemente, così difendendo tutto ciò per cui noi e lui lavoriamo senza tregua”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, a proposito dell’attentato avvenuto durante una marcia per la legalità a Tor Bella Monaca, a Roma, ai danni di don Antonio Coluccia, il prete-coraggio delle periferie più difficili che gestisce un bene confiscato alla criminalità adibito a comunità di recupero per ex detenuti.
I fatti
Un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di investire il prete con uno scooter, ma ha colpito un agente della scorta che ha reagito sparando un colpo che ha raggiunto il malvivente a un braccio.
“Siamo colpiti dall’arrogante violenza che abbiamo visto ieri in strada –
aggiunge Massimo Nisida, segretario Fsp Roma -, e che riscontriamo sempre più di frequente in tante diverse occasioni. Uno stato di cose che impone di mettere mano a protocolli operativi e regole di ingaggio, rendendo tutto estremamente chiaro e codificato.
Il collega che ieri ha salvato don Coluccia è stato estremamente in gamba e, meritatamente, ha raccolto lodi e vicinanza. Non possiamo però evitare di domandarci cosa avrebbe dovuto aspettarsi se qualcosa fosse andato storto?”.