Festival dei Tacchi: domani quarta giornata della rassegna di teatro contemporaneo
Festival dei Tacchi: domani quarta giornata della rassegna di teatro contemporaneo
Giro di boa per la XXIV edizione del Festival dei Tacchi, la rassegna di teatro contemporaneo in corso fino a mercoledì 9 agosto tra Jerzu e Ulassai, per l’organizzazione del Cada Die Teatro.
Programmazione della quarta giornata
La quarta giornata, domani lunedì 7 agosto, inizia alle 11 alla biblioteca comunale di Jerzu con la replica di “Atlantide”, coproduzione dei padroni di casa del Cada Die Teatro con il teatro La Baracca di Bologna. In scena Silvestro Ziccardi e Fabio Galanti.
Alle 16.30, all’interno del bosco di Sant’Antonio a Jerzu, si sviluppa il progetto “Alberi maestri” di Pleiadi, Campsirago Residenza in collaborazione con The International Academy for Natural Arts (NL). Si tratta di una performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Un cammino d’incontro con il mondo vegetale, con la sua stupefacente esistenza, con la sua complessità, la sua intelligenza e la sua incredibile capacità di analizzare e risolvere situazioni complesse, di agire in rete, di affrontare traumi e aggressioni. Guidato da un performer, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva attraverso un percorso che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi.
Omaggio a Maria Lai a 10 anni dalla sua scomparsa
Alle 18, alla Stazione dell’Arte di Ulassai, i bambini e le bambine della scuola primaria di Ulassai daranno corpo e voce ai sogni della straordinaria artista ulassese Maria Lai che, pur conosciuta nel mondo per l’importanza delle sue opere, ha mantenuto fino alla fine un animo fanciullesco. Accompagnati per tutto l’anno nei laboratori da Silvestro Ziccardi e Lara Farci i ragazzi presentano l’esito scenico “Il pastorello e la capretta”. Un pastorello aveva una capretta che per lui era tutto. Una mattina la sua piccola amica lo scortò per un sentiero, fino a una grotta che custodiva dei tesori. Una voce invisibile non faceva che ripetergli: “Scegliti l’oggetto che vuoi, scegli pastorello”. E lui dopo tanto scelse una campanella e l’appese al collo della capretta. Una semplice fiaba che, per Maria Lai, è metafora dell’arte e del percorso che l’artista deve compiere per rendere profonda la sua opera.
“La scelta di Cesare” spettacolo dedicato all’aviatore Cesare Lai
Alle 20, sempre alla Stazione dell’Arte, un altro sentito omaggio a un altro protagonista della storia Ulassese, l’aviatore Cesare Lai nello spettacolo “La scelta di Cesare” con Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel , tratto dal romanzo “La scelta di un uomo” di Pierangelo Chiolero (AIPSA Edizioni). Il 3 agosto 1933 un aereo militare si schianta sulle montagne della Valle di Susa. Il pilota è un giovane sardo di 27 anni, il tenente della Regia Aeronautica Cesare Lai. Si stava avvicinando al grande prato di Prà Plan adibito a pista d’atterraggio, ma sulla radura erbosa inondata dal sole stava giocando un gruppo di bambini. Un istante fatale per decidere, una manovra d’emergenza che salva le vite dei piccoli e che non lascia scampo all’aviatore. Una scelta d’istinto, che annulla tutte le altre scelte che Cesare avrebbe potuto fare. Cesare partito da Ulassai, nel cuore d’Ogliastra; Cesare convinto antifascista; Cesare innamorato della maestra Aurora. Tutto quel che il giovane era, o sarebbe potuto diventare, si schianta tra quei boschi al confine con la Francia, che tante volte aveva sorvolato in ricognizione, e dove oggi un cippo e una croce ricavata dai rottami del velivolo ricordano sommessamente il suo sacrificio. Nel 2021 l’amministrazione e la comunità di Giaglione decidono di restaurare il cippo e di onorarlo con una commemorazione cui parteciparono anche il primo cittadino di Ulassai e la famiglia Lai. E così, nel nome del ricordo del tragico ed eroico avvenimento, le due comunità sentono oggi più forte il loro legame d’amicizia.
Chiusura e saluti
Alle 22, chiude la quarta giornata del Festival dei Tacchi, un artista difficilmente identificabile con una categoria specifica. Conosciuto dal grande pubblico per la partecipazione al programma Rai di Geppi Cucciari “Splendida cornice”, la carriera di Roberto Mercadini si sviluppa tra scrittura, palcoscenico e video. Ha in repertorio oltre venti monologhi, che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità. Alla Stazione dell’Arte mette in scena “Leonardo e Michelangelo – Il disegno delle cose invisibili”. Leonardo definisce la musica come un modo per disegnare ciò che non è visibile agli occhi: “la figurazione delle cose invisibili”, scrive lui. Ma più in generale, tuttala sua arte è un modo per mostrare ciò che sfugge allo sguardo: gli stati d’animo, l’anatomia interna, certi dettagli minutissimi della natura, certe ombre quasi impercettibili. L’espressione, poi, risulta particolarmente calzante anche per un altro gigante suo contemporaneo: Michelangelo. Buonarroti che non si accontenta mai di rappresentare la realtà per come è. In tutte le sue opere, dalla Pietà Vaticana al Giudizio Universale, lui non rappresenta corpi, ma anime in forma di un corpo. Mercadini, con questa conferenza-spettacolo, conduce il pubblico in un viaggio talvolta struggente e talvolta esilarante nelle opere di Leonardo e Michelangelo. Due geni rivali nel cuore oscuro del Rinascimento.
Le mattine “immersi nei festival”
Tutti i giorni per tutta la durata del festival (apertura 8-13/ 15-19:30) sarà possibile partecipare alla visita guidata alla cooperativa tessile Su Marmuri. Info 0782/79076.
Tutti i giorni (domenica esclusa), ore 10:30-12:30/16:30/18:30, visita guidata in cantina a cura di Jerzu Cantina Antichi Poderi. Info 078270028.
Il Festival è sostenuto da Comune di Jerzu, Comune di Ulassai, Cantina Sociale Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura. Si ringrazia l’Agenzia Forestas che da anni supporta il Festival con la sua presenza per tutta la rassegna nel processo di sensibilizzazione del rapporto tra uomo, arte e natura.