“Sul palco come in ufficio servono esperienza, passione, fermezza, competenza, affidabilità e soprattutto “keep smiling”, sempre e comunque!”
Il ruolo di direttore nel paese del Guilcer e quello di “frontman” dei Niera, raccontati dal dipendente
Ghilarza, tra l’ufficio postale e il palco, le passioni di Gianluca
Oristano, 2 agosto 2023 – Il lavoro come direttore nell’ufficio postale di un paese del Guilcer e la passione per la musica, coltivata negli anni.
E’ la storia, raccontata in prima persona, di Gianluca Mascia:
49 anni, di Ittiri, un diploma da perito informatico nel curriculum, che dal 2020 dirige l’ufficio postale di Ghilarza. Gianluca è anche la voce dei Niera, band pop-rock, formatasi a Ittiri nel 2012.
Il percorso in azienda
“Sono entrate in Poste Italiane nel luglio del 2007 – ricorda Gianluca – con il ruolo di portalettere presso il Cpd di Sassari. Nel 2011 ho partecipato alla selezione per operatore di sportello e ho avuto come prima destinazione l’ufficio postale di Milis in cui ho preso servizio ad agosto dello stesso anno.
Dopo alcuni mesi ho avuto la possibilità di mettermi in gioco, prendendo in carico l’ufficio postale di Ardauli, e di essere inserito in un percorso di crescita.
Nel 2013, a metà anno, ricevo l’incarico di dirigere l’ufficio di Abbasanta, con 2 operatrici di sportello applicate presso la sede:
una decisione e un cambiamento sfidante che è stato determinate per la mia crescita professionale così come, nel 2019, la gestione della sede di Santu Lussurgiu, con 4 risorse. Attualmente dirigo l’ufficio postale di Ghilarza, un ufficio doppio turno in cui ho messo a frutto le mie precedenti esperienze: una situazione gestionale sfidante ma estremamente costruttiva e formativa.”
La passione per la musica e il lavoro
“La mia passione per la musica nasce da piccolissimo. – spiega il dipendente di Poste Italiane – La mia prima esperienza come cantante solista risale addirittura agli anni dell’asilo: esordio sul palchetto, ad appena 5 anni, per la recita natalizia, con estrema naturalezza. Sentivo e sento tuttora il palco come elemento naturale per me. Credo che la passione mi arrivi da mia madre, grande appassionata di canto, che cantava e tuttora ama cantare. Ho la fortuna di avere un lavoro che mi dà la possibilità di coltivare la mia passione, con del tempo libero da dedicare alla mia musica”
Lo stesso atteggiamento, in ufficio e sul palco
“Il palco e l’ufficio postale sono due realtà estremamente diverse – aggiunge il direttore – ma che, a mio giudizio, hanno aspetti in comune. Sul palco devi dare tutto te stesso, avere un atteggiamento sempre solare e positivo e trasmettere sicurezza a tutta la band e, soprattutto, contare su tutti i componenti che viceversa contano sempre su di. Se sbagli tu o sbaglia la band non bisogna fermarsi ma “correggere” la performance chiudendola al meglio e fare in modo che tutto fili liscio. In ufficio secondo me occorre lo stesso tipo di atteggiamento: sicurezza, empatia, collaborazione massima e, di fronte alle difficoltà che qualche volta il lavoro comporta, cercare sempre di soddisfare il cliente e fare sì che in ufficio tutto funzioni. Sul palco come in ufficio servono esperienza, passione, fermezza, competenza, affidabilità e soprattutto “keep smiling”, sempre e comunque!”
Il ruolo sociale dell’Azienda
“Nei nostri paesi – conclude Gianluca – il direttore dell’ufficio postale è una figura molto rispettata che a sua volta non può esimersi dal suo ruolo sociale. Bisogna conoscere i clienti e avere un ascolto attivo nei loro confronti. Dare consigli, se di nostra competenza, e osservare le dinamiche “paesane” anche per essere vigili su comportamenti scorretti, soprattutto ai danni dei più fragili e anziani. Il ruolo dell’ufficio postale in paese è importantissimo, determinante e centrico nei confronti della società e la sede accoglie ogni cliente, sempre a braccia aperte.
Stiamo favorendo la digitalizzazione nei piccoli centri cercando di non lasciare indietro nessuno, sia con i nostri sistemi sempre più evoluti, che con i nostri servizi che vanno incontro alle molteplici esigenze della clientela. Nel nostro ufficio, ad esempio, si parlano anche sardo e inglese, per facilitare la comunicazione: l’uso del primo, nella nostra realtà, è determinante.”