Qualcuno di buon cuore e di alto quoziente intellettivo dovrebbe spiegare perché la nostra Regione promulga nuovi bandi per selezioni finalizzate alla ricerca di titolati da assumere sia nel sistema Regione che nei comuni richiedendo gli stessi profili professionali di quei 350 istruttori amministrativi che hanno già superato una analoga precedente graduatoria del 2021 e che invece sono tenuti al palo senza alcun noto motivo.
Palese violazione di norma e palese ingiustizia!
Graduatorie Enti Pubblici, Il Partito Socialista Squalifica La Regione Sardegna
Correttezza amministrativa vorrebbe dire che prima di procedere a nuovi bandi e selezioni si procedesse a far scorrere le graduatorie vigenti e, come da Costituzione, dare finalmente riscontro ai tanti riconosciuti vincitori che invece per nessun motivo acclarato non venendo chiamati per rifiuto di scorrimento delle graduatorie vengono penalizzati ed esclusi dal loro diritto ad essere assunti in servizio.
E’ quanto accade in LAORE – l’Agenzia Regionale per l’attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale – alla faccia dei nuovi e inutili costosi concorsi regionali banditi per altri 98 istruttori amministrativi e per altri circa 30 istruttori amministrativi in Forestas, alla faccia dell’economicità del sistema amministrativo. Il risultato finale è che dei 616 istruttori amministrativi, vincitori e idonei, della graduatoria del 2021 circa 250 sono stati stabilizzati e/o assunti mentre i restanti 350….a perdonare.
Un comportamento inaccettabile e inammissibile per una amministrazione regionale che dovrebbe essere al servizio dei cittadini. La mancata chiamata al lavoro degli oltre 400 vincitori ignorati contribuisce a rendere ulteriormente precario il servizio pubblico dal quale dovrebbero beneficiare i cittadini, gli enti e i comuni che col personale già ridotto all’osso riescono a dare le risposte dovute solo in parte e sempre con maggiore difficoltà.
E’ la violazione di due diritti in unico momento verso la cui giustificazione non ci può essere alcuna ragione logica né amministrativa se non il disinteresse della regione sarda verso i suoi concittadini.
L’invito dello scrivente, a nome del partito che rappresenta, è quello di procedere con la massima immediatezza allo scorrimento delle graduatorie vigenti e procedere quanto prima alla chiamata dei circa mille sardi (in totale) idonei, aventi sacrosanto diritto al loro posto di lavoro.
Gianfranco Lecca
Segretario Regionale del Partito Socialista Italiano