Il TAR di Trento ha rigettato la richiesta di decreto cautelare
depositata da LEAL e finalizzata a sospendere l’uccisione dei due lupi
a seguito di alcune predazioni avvenute a malga Boldera, in Lessinia.
Il Tar di Trento rigetta la richiesta di decreto cautelare per salvare i due lupi. Leal: “inaccettabile, ricorriamo al Consiglio Di Stato”
La vita dei due esemplari è pertanto a rischio in quanto già da oggi il
decreto autorizza l’abbattimento degli animali, peraltro considerata
specie protetta dalla direttiva Habitat
Gian Marco Prampolini Presidente LEAL commenta: “Tramite il nostro
ufficio legale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato affinché si
possa ottenere la sospensione della loro condanna a morte a fronte di un
modello di allevamento non conforme alle norme di legge in punto di
convivenza con la Fauna Selvatica. La Provincia di Trento nella persona
di Fugatti è vocata al giustizialismo e baratta scienza, conoscenza,
buon senso e buon governo con azioni vendicative mirate al consenso
elettorale”.LEAL ritiene inaccettabile il contenuto del decreto di rigetto atteso
che, proprio dalla documentazione prodotta dall’amministrazione
resistente, emerge chiaramente come il sistema di protezione in alcune
predazione fosse scarsamente funzionante e manutenuta.
I legali rappresentati di LEAL Aurora Loprete e Giada Bernardi
sottolineano come non possa essere avvalorata l’attuale gestione della
convivenza uomo animale ed auspicano che il Consiglio di Stato ne prenda
atto riformando il decreto del Presidente del Tar di Trento.
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