Antonello Fiore (Presidente Nazionale Società Italiana Geologia Ambientale) : “In Europa, nella stagione con il luglio più caldo di sempre sono già andati a fuoco 2.842 chilometri quadrati con oltre 1.100 incendi, un numero che supera di gran lunga la media del periodo 2006-2022 di 724!
Approssimando il calcolo con 9 tonnellate di anidrite carbonica equivalente per ettaro per anno assorbita da un bosco, possiamo stimare che in Europa con gli incendi verificatesi fino a oggi abbiamo rinunciato a sottrarre dall’atmosfera ben 2.5 milioni di tonnellate di anidrite carbonica equivalente per ogni anno necessario affichè i boschi riprendano la loro piena funzione”.
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“In Europa, nella stagione con il luglio più caldo di sempre sono già andati a fuoco 2.842 chilometri quadrati con oltre 1.100 incendi, un numero che supera di gran lunga la media del periodo 2006-2022 di 724.
Sono i Paesi dell’Europa meridionale come la Grecia, l’Italia e il Portogallo a non essere riusciti a contrastare e prevenire un fenomeno noto, commentato da tutti ma mai affrontato con decisione tanto che i numeri sono sempre in aumento.
In Italia, secondo le rilevazioni satellitari MODIS/SENTINEL2 messe a disposizioni da Copernicus, sono già bruciati 594 chilometri quadrati con un incremento rispetto alla media di 542 chilometri quadrati calcolata nel periodo 2006-2022.
Non sono solo chilometri quadrati di territorio bruciati, sono andati persi ecosistemi, paesaggi, storia, infrastrutture e sistemi produttivi, servizi ai cittadini, senza contare il disagio che stanno vivendo le popolazioni colpite”. Lo ha affermato Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale.
Sembra che la situazione peggiori di anno in anno
“Se agli incendi europei aggiungiamo quelli canadesi, americani, africani, asiatici e australiani – ha continuato Fiore – sembra che la situazione peggiori di anno in anno.
Con gli incendi produciamo anidrite carbonica che si aggiunge a quella prodotta dalle attività umane che stanno causando il cambiamento climatico, i cui effetti mettono in crisi i sistemi sociali e produttivi.
È bene ricordare che incendi dei boschi oltre a produrre anidrite carbonica e altre sostanze clima alteranti bloccano il consumo di anidrite carbonica da parte della vegetazione. Approssimando il calcolo con 9 tonnellate di anidrite carbonica equivalente per ettaro per anno assorbita da un bosco, possiamo stimare che in Europa con gli incendi verificatesi fino a oggi abbiamo rinunciato a sottrarre dall’atmosfera ben 2.5 milioni di tonnellate di anidrite carbonica equivalente per ogni anno necessario affichè i boschi riprendano la loro piena funzione.
Forse sarebbe il caso che l’Europa oltre a prevedere la riduzione razionale dell’utilizzo delle fonti fossili si impegnasse con una politica più incisiva sulla prevenzione degli incendi boschivi che hanno conseguenze devastanti in termini ambientali locali e globali”.