La risposta al Sindaco di San Sperate su Consulte Giovani
In relazione al dibattito sorto intorno alla nascita della Consulta Giovanile di San Sperate e all’articolo pubblicato il 19 agosto su L’Unione Sarda, ci terremmo a comunicare al Sindaco Madeddu che comprendiamo le sue perplessità.
La risposta al Sindaco di San Sperate su Consulte Giovani
La questione della strumentalizzazione delle Consulte per scopi politici è uno dei principali fattori che ha portato alla nascita di Tessiu e della Rete delle Consulte Sarde, nonché della richiesta di istituzionalizzazione di una vera e propria Consulta Regionale dei Giovani eletta dai gruppi dei diversi territori – non nominata dalla politica- e volta a rappresentare la voce delle nuove generazioni al di sopra dei Partiti.
La costruzione di un futuro per i giovani e per questa terra non passa solo tramite valori di destra o di sinistra, ma prima di tutto da una volontà ad oggi quasi assente di mettere realmente al centro -non solo come slogan- il tema delle politiche giovanili.
La rete è ad oggi garante del fatto che una consulta locale faccia parte di un ecosistema più grande e che una militanza partitica debba confrontarsi necessariamente con posizioni avverse, persino negli stessi territori.
Attualmente infatti ci sono numerose consulte con rappresentanti che militano in partiti di diversi schieramenti o che hanno posizioni divergenti -lo si nota all’interno del nostro stesso direttivo- e questo non fa altro che mostrare quanto sia sano l’ambiente delle consulte, quanto sia politicamente ricco nella sua diversità.
Per questa stessa ragione, più che vedere come un rischio il fatto che il ruolo di coordinamento sia legato a giovani militanti, vediamo il rischio che la politica delle vecchie generazioni continui a tentare di dividere le nuove sui vecchi schemi del passato, arrivando a dibattere sui giornali prima ancora di iniziare un’esperienza giovanile che dovrebbe essere entusiasmante, prima ancora di mettere al centro i nostri reali bisogni.