Olbia: Polizia, Guardia Costiera e l’ASL Gallura sequestrano alimenti in cattivo stato di conservazione
La Polizia di Stato, la Guardia Costiera e la ASL Gallura hanno sequestrato alimenti in cattivo stato di conservazione.
In occasione di un mirato servizio di vigilanza stradale nella periferia di Olbia, gli operatori della Polizia Stradale di Olbia, hanno intimato l’alt ad un furgone che trasportava merci in regime di “temperatura controllata”.
Una volta aperto il vano, gli agenti hanno rilevato che al suo interno vi erano sostanze alimentari di varia natura. Tra queste spiccava la presenza di sacchetti di molluschi, cozze e vongole; trasportate a diretto contatto con il piano di carico, con grave rischio di contaminazione. Per questo e per l’assenza di documenti di trasporto, hanno richiesto l’intervento del Reparto Operativo della Guardia Costiera di Olbia e del personale della ASL.
I molluschi son stati posti sotto sequestro amministrativo al fine della distruzione e all’Operatore del Settore Alimentare, c.d. OSA, veniva contestata la sanzione amministrativa prevista per il rischio di contaminazione dei prodotti e per la mancanza del documento di trasporto. Gli operatori, successivamente, hanno effettuato un sopralluogo nello stabilimento nel quale erano state stipate e smistate, prima del trasporto, le derrate alimentari.
Il lavoro all’interno del capannone
Il personale di Polizia, Guardia Costiera e dei due Servizi della ASL, si è pertanto recato al capannone sito nella zona industriale di Olbia. All’interno dello stabilimento hanno sorpreso una ditta del nord Italia che, per lo smistamento, aveva stoccato le sostanze alimentari a temperatura ambiente, interrompendo, così, la catena del freddo.
A seguito delle verifiche effettuate dai sanitari intervenuti sul posto, per circa 200 kg di alimentari, destinati al consumatore finale, è stato dichiarato un cattivo stato di conservazione; con la conseguenza che pesci, crostacei, molluschi, carni fresche e salumi, nonché latticini sono stati sequestrati per essere distrutti. In quanto la loro immissione nel mercato avrebbe potuto causare seri danni alla salute pubblica.
Il gestore della filiera alimentare di quest’ultima ditta è stato segnalato alla Procura di Tempio Pausania che ha disposto la distruzione della merce deperibile. Nel contempo son state contestate altre sanzioni amministrative. Sia per l’inidonea etichettatura delle casse di pesce ed altri prodotti alimentari sia per la mancata comunicazione alla SUAP del Comune di Olbia sullo svolgimento delle attività.