Palio di Siena. OIPA: «Due cavalli infortunati. Chi ama gli animali chiede lo stop. Grottesco che qualcuno lo voglia patrimonio UNESCO»
OIPA “Basta Palii, basta Quintane, basta Giostre con l’uso dei cavalli: tornei anacronistici che non hanno più ragione d’essere in un’epoca dove cresce e si consolida una sensibilità “animalista”, sostenuta anche dagli orientamenti giuridici e giurisprudenziali”.
Il Palio di Siena si conferma una manifestazione pericolosa. Mette a repentaglio la vita dei cavalli e offende la sensibilità di chi ama e rispetta gli animali. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) dopo la gara di ieri che ha visto due cavalli infortunati, Abbasantesa e Antine Day, ora ricoverati in una clinica veterinaria “per gli accertamenti diagnostici e gli interventi che si riterranno necessari”, come fa sapere il Comune di Siena.
«La pista continua a mettere a rischio l’incolumità degli animali e degli stessi fantini. Senza considerare l’ombra del doping che più di una volta si è allungata sulla gara». Commenta così il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Nel 2018 la competizione causò la morte di Raol. Solo dieci giorni fa la Quintana di Ascoli è stata letale per la povera Look Amazing, abbattuta a seguito del grave infortunio dovuto a una tremenda caduta».Basta Palii, basta Quintane, basta Giostre con l’uso dei cavalli su piste inidonee: tornei anacronistici che non hanno più ragione d’essere in un’epoca dove cresce e si consolida una sensibilità, sostenuta anche dagli orientamenti giuridici e giurisprudenziali, che non vuole usi e abusi sugli animali, afferma l’Oipa. Che poi qualcuno voglia addirittura il riconoscimento del Palio di Siena quale patrimonio culturale immateriale Unesco è surreale e grottesco.