Paolo Battaglia La Terra Borgese e Giuseppe Bellantonio
Sulla testata elvetica Ticinolive del 27 Luglio si fa bene apprezzare l’articolo su Albert Pike – rileva Giuseppe Bellantonio -, per i riferimenti stimolanti e gli ulteriori approfondimenti che ciascun iniziato dovrebbe indagare per far parte della Massoneria con cosciente consapevolezza. Si tratta di riferimenti utili anche al semplice pubblico dei cultori dell’esoterismo
Paolo Battaglia La Terra Borgese e Giuseppe Bellantonio sul massone Albert Pike e i suoi ‘Morals & dogma’
I Massoni italiani
I Massoni italiani – prosegue Giuseppe Bellantonio -, sempre pronti ad abbracciare tutto ciò che è ‘non italiano’, ossia ‘straniero’, ‘estero’, dovrebbero invece approfondire il materiale bibliografico disponibile, specie se collocato presso biblioteche estere; ciò aiuterebbe a ben ‘conoscere’ e quindi comprendere ‘dove’ si trovino e ‘cosa’ essi stessi rappresentino in realtà.
Soprattutto, per sé stessi: sia per non trovarsi in una realtà che, all’opposto, dovrebbe tenersi lontana da tutte quelle caramellose affabulazioni che sovente offuscano una corretta visione, specie se in chiave storica e morale; sia per non accorgersi di aver sprecato del tempo, senza alcun miglioramento ‘interiore’.
Albert Pike
Occorre fare attenzione a cosa si consulta e il valore intrinseco degli scritti di e su Albert Pike, ossia la loro correttezza e validità, in sintesi la loro veridicità.
In Italia
In Italia, Albert Pike è stato sempre collocato su un altarino e incensato, specie post-mortem, quale grande esoterista e filosofo, campione di una Massoneria dalla quale poter solo imparare: il suo compendio ‘Morals & Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry‘, o semplicemente ‘Morals and Dogma‘ – edito nel 1871 sotto l’egida del Supremo Consiglio di Washington – , a lungo ha costituito una presenza ambita nelle librerie di molti Fratelli che, in realtà, o lo leggevano malvolentieri per la scarsa scorrevolezza del pur significativo testo, o lo leggevano con grande superficialità.
Così Non comprendendo bene la sottigliezza e talvolta le sottese chiavi di lettura degli scritti specie se rapportati ad altri dello stesso Autore: scritti che non rappresentano solo dei divertissement lessicali, concettuali, filosofici esoterici o storici.
Pratiche propiziatorie di natura satanica
In realtà, Pike è stato un fervente cultore dell’esoterismo diabolico, della magia nera, delle pratiche propiziatorie di natura satanica; cui si abbeverarono numerosissimi altri cultori dediti, come lui, al culto del ‘nero’ quando non del Maligno. Il fil-rouge di questa forte matrice originata dal Pike è ancora presente: molto negli Stati Uniti, meno altrove; ma studiarne essendo all’oscuro della sua vera personalità, vuol dire dissetarsi a una fonte inquinata.
Anticlericale e anticattolico, dichiaratamente ateo (ma in realtà non lo era: credeva in entità luciferine) e anti cristico, profondamente razzista, vedeva nella Massoneria una particolare forma di ‘religione‘, soprattutto l’utile strumento per entrare nelle menti e nei cuori di soggetti che si fermavano all’esteriorità di certi contenuti, tra i quali quelli di quel tipo di ‘Massoneria Moderna‘ (per intenderci, quella formalmente nata nel 1717) cui si fece – e si fa – tuttora riferimento storico e soprattutto operativo.
Chiesa di Roma, monarchi e governanti d’Europa
Se si tiene conto di una certa cronologia, adattandola alle posizioni assunte dalla Chiesa di Roma, da monarchi e governanti d’Europa, si comprende con maggior compiutezza il tono censorio e aspro delle lettere apostoliche, dei decreti sovrani, delle disposizioni amministrative e di legge, di condanna con quello temporale espresso dalla Chiesa di Roma.
La condanna verso la Massoneria, i Massoni, e di tutto ciò che in essa e attorno ad essa ruotava: inclusi altri fenomeni a essa legati, quale fu la stessa Carboneria.
Non fu solo un contrasto fideistico, o tra poteri (o presunti tali): non dimentichiamo che all’ombra di Albione trovarono riparo, conforto, stimolo e copertura anche finanziaria, molti soggetti italiani – specie in quei periodi –, come soggetti coinvolti con attentati, cospirazioni, ribellioni, imprese belliche e persino colonialiste (che molto fecero affidamento su truppe mercenarie). Guerre e rivolte fatte attraverso manovalanza ‘comprata’ e foraggiata!
Regno delle Due Sicilie e Sardo-Piemontese
Vale la pena citare l’impresa del Garibaldi, con la conquista del Regno delle Due Sicilie (con il sostegno materiale di Inghilterra e Francia a fianco di un Regno Sardo-Piemontese allora in completo default e con un debito cospicuo contratto con la Casa dallo Scudo Rosso!).
Ricordiamo anche l’aiuto dato a chi allora orchestrò e attuò le ribellioni contro la Casa dei Romanoff, che portarono alla Rivoluzione di Ottobre e all’instaurarsi dichiarato del socialismo, che in realtà fu da subito ‘comunismo’: il vero obiettivo di chi allora gettò le basi del globalismo.
Fermiamoci qui ricordando sempre che il fuoco, i vari fuochi che venivano accesi, erano alimentati da chi, da sempre, perseguiva politiche mercantili di tipo colonialista e predatorio; si portavano avanti, sbandierandoli a beneficio dei meno colti, dei più creduloni, ma anche delle classi meno agiate, teoremi liberali e di fratellanza universale, dietro ai quali si celava la smania di potere e di conquista, e soprattutto la volontà di piegare chi non poteva essere conquistato o colonizzato.
Mali attuali
Sembra di parlare dei mali attuali che ci affliggono, vero?
Niente mostri sacri, quindi: nella Massoneria ci sono sempre stati fini pensatori, persone eccellenti, ma spesso tra di loro si nascondeva – trovando, stranamente, una buona accoglienza: di segno opposto a ciò che costoro furono nella realtà – del marcio: specie tra coloro che intendevano portare avanti tematiche violente che comportavano collusioni con la politica attiva più deteriore e con il mondo degli affari, mercantile.
Adriano Lemmi
Un altro soggetto ugualmente posto sugli altari dai Massoni italiani, fu Adriano Lemmi: erroneamente definito ‘banchiere’, poiché – quantomeno alle origini – non lo fu di certo (anche lì ci fu una forte mano in terra di Albione).
Al di là – anche in questo caso – delle sue collusioni con gli ambienti rivoluzionari e politici esteri, lo contraddistinse la ferocia nell’ideare, progettare e dare esecutività, quale mandante diretto o esecutore di ordini ben precisi, ad attentati e uccisioni di matrice politico-rivoluzionaria. Un ‘mito’ violento, che occorre conoscere bene: per porlo nella sua esatta collocazione storica, sociale e ideale.
Così come occorrerebbe una seria opera di studio e riflessione (per quello che ci riguarda) per comprendere meglio e bene in chiave storica il vero ruolo avuto, ad esempio, dai vari Cavour, Garibaldi, Bixio, Mazzini, ecc.: non per smantellarne la narrazione storica fatta (come sempre) dai vincitori, ma per conoscere ‘la vera storia’ senza incorrere nel solito e ricorrente ‘c’era una volta’.
Le Massonerie italiane
Proprio gli approfondimenti storici effettuati negli ultimi due lustri, hanno consentito di pervenire a una sintesi: la gran parte dei mali che segnano dolorosamente il Corpo della Massoneria Italiana, originano dall’aver subito gli influssi, e quindi dall’aver preso a campione indiscusso e indiscutibile, un modello che, certamente sviluppato nel tempo da uomini non adeguati, ha arrecato i danni che le cronache spicce, oltre che quelle dei mezzi di informazione, ci fanno pervenire con martellante frequenza.
Non è questa la sede idonea per parlare male di qualcosa o di qualcuno: specie se si è tra quanti proprio a tale standard hanno fatto riferimento.
Schola Italica e Schola Pitagorica
Preso atto di ciò, e atteso altresì che in Italia esistevano fior di filosofi, storici e liberi pensatori e importanti scuole iniziatiche oltre che di mestiere, certamente molto prima che altrove; atteso che erano correnti una Schola Italica e di una Schola Pitagorica, vero bacino intellettuale e culturale; atteso che, da Leonardo da Vinci a Pico delle Mirandola, da Giordano Bruno a Frate Elia da Cortona, a Dante e a cento altri ancora, ci è pervenuto il fior fiore degli insegnamenti, siamo certissimi che intenso ed estremamente qualificato sia stato il flusso di studi, approfondimenti, cultura, esoterismo e filosofia, che hanno donato al Mondo la vera Illuminazione.
Liberi, Uguali e Affratellati
Abbiamo così deciso di riferirci a questo modello, poiché ci appartiene in modo fisiologico e certo, perché è realmente più ‘antico’, così sentendolo intrinsecamente e autenticamente ‘nostro’, per sviluppare una metodologia che ci faccia sentire ed essere Liberi, Uguali e Affratellati, culturalmente qualificati, in armonia con lo spirito degli Ideali, dei Valori e delle Tradizioni che ancor prima del 1700 hanno caratterizzato la nostra bella Arte.
Armonia Universale
Vogliamo ricondurci in modo materiale a una Scuola di pensiero che è soprattutto anche Scuola di vita oltre che di profonda cultura, quindi: utile a indicare la giusta via per una Vita corretta, equilibrata, ordinata e stabile, dove a regnare non sia l’interesse venale, la forsennata corsa a possedere (annientando sé stessi), ma la Pace e l’Amore Fraterno: vera chiave per un’Armonia Universale.
Verità maiuscola
E, tornando al focus, in questa Armonia non ci può essere posto né per i Pike né per i Lemmi: né per Lucifero né per le bombe, per le armi.
Noi amiamo la Luce, l’Azzurro, la Vita e non il nero, le fiamme, la morte; amiamo la pace e non l’uso delle armi e della forza; amiamo l’arte della diplomazia e non la ricerca della guerra (specie se a ogni costo); amiamo la Verità.
E SENZA VERITÀ, non può esistere la cultura; non può esistere la libertà; non può esistere l’equità; non può esistere la fratellanza, non può esistere l’armonia dei cuori e della gente, non può esistere la dignità: in sintesi, non può esistere una vera giustizia, e quindi un Mondo Giusto, Autentico, Vero, Illuminato dall’Alto – chiude Giuseppe Bellantonio.
Paolo Battaglia La Terra Borgese