Sabato 26 agosto a Dolianova va in scena lo spettacolo “Primi passi sulla luna” di e con Andrea Cosentino
Proseguono a Dolianova gli appuntamenti di Teatri d’Estate, il festival organizzato dalla CompagniaSalto del Delfino, con la direzione artistica e regia di Nicola Michele, in corso di svolgimento fino al 10 settembre.
Sabato 26 agosto a Dolianova va in scena lo spettacolo “Primi passi sulla luna” di e con Andrea Cosentino
La rassegna, nata nel 2021 durante il periodo di lockdown con l’obiettivo di portare la cultura teatrale nelle periferie, partendo dal teatro di comunità fino ad approdare al teatro d’arte, sabato 26 agosto vivrà uno degli appuntamenti più attesi del suo cartellone: alle 21, negli spazi all’aperto di Villa de Villa in scena andrà l’opera Primi passi sulla luna, di e con Andrea Cosentino.
Lo sbarco sulla Luna dà il la a una schiera di improbabili personaggi per discettare di sosia viterbesi di Armstrong e torri gemelle, monoliti, alieni e spiritualità, scimmie, tapiri e licantropi. Ma l’allunaggio della notte del 20 luglio del ’69 è anche l’evento mediatico attraverso il quale misurare l’inattingibilità del reale in un’epoca la cui verità coincide con il suo darsi in rappresentazione.
Al cuore del tutto uno squarcio di storia intima, che ha a che fare con la paternità e le fragilità dell’infanzia. Contro la sete di realtà, lo spettacolo conduce in un viaggio surreale, esilarante e struggente, portato avanti al tempo imperfetto, che è il tempo dei giochi e dei sogni, e che si dissolve al presente. Le indicazioni alla regia sono di Andrea Virgilio Franceschi, con la collaborazione artistica di Valentina Giachetti, le luci di Dario Aggioli e la produzione esecutiva di Cranpi.
“Il teatro senza metodo: la maschera e il clown”: laboratorio
Da domani e fino al 25 agosto Dolianova sarà la casa del laboratorio di Andrea Cosentino dal titolo “Il teatro senza metodo: la maschera e il clown” (le prenotazioni sono chiuse, a seguito del raggiungimento dei posti massimi a disposizione):
“io non sono un didatta, non so come si diventi attore, nè regista, nè drammaturgo”, spiega Andrea Cosentino approfondendo le caratteristiche del laboratorio da lui diretto.
“Per pretendere di formare qualcuno, devi supporre di conoscere un mestiere, e per conoscere un mestiere, devi presupporre un linguaggio. Io credo che il teatro sia una cosa molto precisa, una particolare relazione che si instaura tra attori e pubblico, che quando accade si riconosce, ma i cui codici sono continuamente da reinventare.
Quello che c’è da fare è crearsi il proprio teatro, ognuno il suo
Più che di un laboratorio si tratta, dunque, di incontro e di scambio; io metto a disposizione la mia esperienza, i partecipanti le loro curiosità.
Come campo di lavoro comune, porterò in dote di esercizi e giochi, e verranno sfiorati alcuni territori che mi sono cari:
la maschera, come strumento che consente l’improvvisazione e la comprensione dei meccanismi teatrali del conflitto; il clown, ovvero l’esplorazione della propria comica fragilità attraverso l’esposizione del proprio esibizionismo; il racconto, come base comune, per quanto nascosta, ad ogni tipo di proposizione artistica.
Lo spazio tra il volto e la maschera, e quello tra il proprio io e le azioni sceniche, verrà indagato come spazio di drammaturgia cosciente, cioè di invenzione di gesti e parole che, se agite con la giusta consapevolezza, sono già scrittura teatrale.
Data la brevità del percorso, si procederà per tentativi, piccoli assaggi, veloci messe in scena di improvvisazioni individuali e di gruppo, il cui obiettivo realistico è quello di esercitarsi ad osservare, sperimentare e porre le domande giuste ai propri materiali di lavoro, piuttosto che quello di apprendere presunte tecniche. Convinto come sono che quelle che spesso vengono spacciate come tecniche non sono altro che vecchie invenzioni già consumate, e che il destino del teatro a venire, sempre che abbia un avvenire il teatro, sia quello di doversi reinventare ad ogni passo.”
Il laboratorio è rivolto agli attori, registi, drammaturghi e appassionati dell’arte scenica.
Apriti scena! Il podcast sul teatro
Importante novità introdotta in occasione della terza edizione di Teatri d’Estate sarà l’appuntamento con il podcast Apriti scena! Il podcast sul teatro:
il pubblico potrà accedere agli spazi della rassegna dalle 19 per parlare dello spettacolo che andrà in scena la sera stessa e del tema che lo caratterizza. Tra un drink e due chiacchiere verranno registrati i contenuti e che verranno pubblicati sui canali social della Compagnia Salto del Delfino e su Spotify.
Il format prende le mosse dalla bellezza dell’evento dal vivo unico e irripetibile e lo “ferma” in un contenuto vocale come il podcast. L’argomento scelto in ogni occasione sarà legato allo spettacolo teatrale che andrà in scena. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla discussione con gli artisti.
La volontà della Compagnia Salto del Delfino è quella di avvicinare ulteriormente gli spettatori al teatro attraverso lo stretto contatto con i protagonisti della scena. L’ospite del prossimo appuntamento, prima dello spettacolo, sarà proprio Andrea Cosentino, che in dialogo con il pubblico presenterà il suo spettacolo. Sarà l’occasione per parlare anche del significato e di eventuali prospettive del fare teatro nel contemporaneo.
Biglietti e abbonamenti
I biglietti interi lo spettacolo Primi passi sulla luna costano 15 euro, mentre i ridotti (rivolti agli under 26 e agli over 65) costano 12 euro al netto dei diritti di prevendita e si possono acquistare su LiveTicket al seguente link: https://www.liveticket.it/ilsaltodeldelfino. Per informazioni contattare il numero 393 8879311 (anche su WhatsApp) o visitare il sito www.ilsaltodeldelfinoteatro.it.
La Compagnia
La cooperativa sociale “Salto del Delfino” si propone di valorizzare e convogliare le innumerevoli risorse culturali presenti nel territorio del Parteolla nel quale opera da oltre dieci anni.
Fondata nel 2002, la compagnia svolge la propria attività di produzione e distribuzione di spettacoli teatrali e conduzione di percorsi di educazione al teatro e laboratori espressivi nell’ambito del teatro sociale e della teatroterapia. Da anni rivolge le sue energie al teatro per l’infanzia e al teatro contemporaneo presentando i propri spettacoli presso le scuole di vario ordine e grado, nei comuni, biblioteche, centri di aggregazione sociale e vari enti pubblici e privati.
La direzione artistica
La direzione artistica si snoda in un percorso di ricerca espressivo che contempla i vari linguaggi performativi: dal teatro alla danza, alla clownerie, con la commistione di impianti visuali e sonorità e che richiamano caratteri antropologici e elementi naturali. Alla base dei propri lavori vi sono molto spesso le scritture originali e una continua sperimentazione sul gesto e sul movimento.
La direzione artistica è affidata a Nicola Michele, formatosi presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari e specializzatosi presso la Scuola di Formazione Triennale di Teatro e Teatroterapia diretta da Walter Orioli a Milano, e presso la Biennale di Venezia con il Maestro argentino Ricardo Bartis.
Forte dell’esperienza maturata sul territorio, la Compagnia vuole coinvolgere le risorse umane e paesaggistiche all’insegna di una maggiore visibilità e attrattività turistica. Salto del Delfino nel 2011 debutta al Fringe Festival di Edimburgo con lo spettacolo “Masses Man”, coproduzione con Theandric Teatro Nonviolento.
Nel 2014 è ospite al Festival OFF di Avignone con lo spettacolo di Fiore “Le prince et la rose”, che viene successivamente proposto in Corsica nel 2016 a cura dell’Ufficio Municipale del Turismo di Bonifacio. Lo spettacolo della compagnia “Il principe e la rosa” è stato proposto in lingua inglese al Kampala International Theatre Festival del 2017 in Uganda.
Nicola Michele
Attore, drammaturgo, regista teatrale e operatore in teatroterapia, socio della Federazione Italiana di Teatroterapia dal 2007. Si diploma come attore nel 1995 presso la “Civica” Scuola d’arte drammatica di Cagliari e successivamente approfondisce la preparazione specializzandosi in Teatroterapia a Milano nel 2006 e seguendo i corsi di alta formazione per l’attore presso la Biennale di Venezia nel 2010 e 2011.
Ha frequentato i seminari con Rena Mirecka, Opera di Pechino, Akroama, Alkestis, Eugenio Barba, Ascanio Celestini, Marcello Isidori, Francesco Origo, Fibre Parallele, Ricardo Bartis, Marigia Maggiopinto, Bogdan Renczynski, Walter Orioli, Arturo Cirillo, Roberto Rustioni.