Le fiamme sono ripartite nel primo pomeriggio. Necessario l’intervento di tre Canadair e di un Super Puma
Il fuoco continua a martoriare la Sardegna, ormai allo stremo dopo l’ennesima estate contraddistinta dalla costante incendi. La settimana in corso si sta rivelando stregata in particolare per il territorio di Sorgono, costretto a registrare il terzo rogo in quattro giorni in località Monte Oe, area che in poco più di 72 ore ha visto incenerirsi oltre 150 ettari di bosco e sugherete. Le squadre a terra hanno potuto anche oggi giovarsi del provvidenziale supporto dei mezzi aerei: sul posto tre Canadair e un Super Puma.Complessivamente ammontano a quattordici i roghi registrati nell’isola in data odierna. Oltre che a Sorgono, il Corpo Forestale ha fatto ricorso al servizio aereo antincendio regionale anche per estinguere le fiamme divampate ad Ales (OR) e Padru (SS).
Nel primo Comune citato, il fuoco si è accanito su 2,5 ettari di oliveto (in località “Riu Pubada”). Il tempestivo intervento del Corpo Forestale ha impedito danni ancor più ingenti. Lo spegnimento è stato coordinato dalla Stazione di Ales e dal GAUF di Oristano (Gruppo di Analisi e Uso del Fuoco).
Nel paese situato invece nella regione storica del Monteacuto, le fiamme sono divampate nelle campagne in zona “Franceschina”. Sul posto la Stazione di Olbia, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base di Limbara e Alà dei Sardi. Circa 0,4 gli ettari di macchia mediterranea divenuti cenere.
Articolo a cura di Paolo A. G. Pinna
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