Muravera, 29 agosto 2023 –Dal 5 al 9 settembre, la Sardegna sarà il palcoscenico di cinque giorni di Festa dedicati alla cultura popolare internazionale. InVaso, Festival Internazionale di Arte e Cultura Popolare, sarà l’occasione di un incontro straordinario tra tradizioni, storie, lingue e performance artistiche e musicali. Avrà luogo a Muravera, nel cuore del Sarrabus, nel sud-est sardo, tra paesaggi mozzafiato e prodotti d’eccellenza.
Organizzato dall’associazione teatrale La Forgia e da FITA – Federazione Italiana Teatro Amatori, la più grande realtà del Teatro Amatoriale in Italia, l’evento vede il sostegno di FITA Sardegna, 4 Mori Family Village, Fondazione di Sardegna e Comune di Muravera.
Tutto pronto per InVaso Festival
Il tema centrale di InVaso è “l’assedio”, che tuttavia viene trasformato in un’occasione pacifica di incontro e scambio culturale. InVaso, infatti, nasce proprio dalla consapevolezza che la diversità non rappresenta un pericolo, ma è la fonte stessa dell’identità di ogni popolo. L’invasione ideale, intesa come un travolgente flusso di arte e tradizione da una cultura all’altra, diventa la forza trainante di questo evento unico.
L’arte e la cultura provenienti da Spagna, Marocco, Portogallo si uniranno a quelle della tradizione Sarda per dare vita a uno spettacolo unico. Ogni sera, durante i cinque giorni di Festival, in Piazza Europa a Muravera il pubblico potrà godere di uno spettacolo teatrale e di un concerto, con artisti provenienti da diverse parti del mondo.
Programma
Tutti gli spettacoli e i concerti si tengono in Piazza Europa a Muravera, ogni sera a partire dalle 21.00. L’entrata è libera e gratuita.
Inoltre, ogni giorno dal 6 al 9 settembre, presso il MIF – Museo dell’Imprenditorialitá Femminile “Donna Francesca Sanna Sulis” gestito da Fondazione Feraxi, si terrà dalle 17. 30 un workshop condotto da ciascuna delle compagnie teatrali straniere ospiti del festival.
Martedì 5 settembre
InVaso ha inizio martedì 5 settembre alle 21. 00 con l’operetta Said a cura della Compagnia teatrale La Forgia, il Coro Polifonico “Le Voci Dal Mare”, in collaborazione con i danzatori di Sugarfoot. Un racconto in versi scritto in sardo campidanese che racconta la storia di come Said, assoldato tra i saccheggiatori durante le invasioni barbaresche del 1800 in Sardegna, diverrà infine l’artefice della difesa del villaggio. Segue alle 22. 30, Huanita, commedia tragicomica a cura della compagnia spagnola Teatro en Costrucciòn in cui la storia personale della protagonista si intreccia con quella del contrasto culturale tra italiani e sudamericani nella prima metà del XX secolo.
Mercoledì 6 settembre
Mercoledì 6 settembre, alle 21. 00, la compagnia spagnola Melpomène si esibirà con lo spettacolo Cadens, delicata analisi sulla condizione del migrante: dove andare quando la libertà non è una garanzia? A seguire, alle 22. 30 l’incontro tra jazz e launeddas con Luigi Lai, Gavino Murgia e Marcello Floris, per far rivivere le sonorità della tradizione sarda.
Giovedì 7 settembre
La serata di giovedì 7 settembre, alle 21. 00, si apre con lo spettacolo Paroles en l’air della compagnia marocchina Comédrama, storia di due donne in fuga da una guerra che dovranno scegliere insieme quale strada percorrere: lasciarsi sopraffare dal presente e abbandonarsi al destino, o conservare l’ardore e continuare a credere nel bisogno di esistere e resistere. La serata continua alle 22.30 con la musica live del gruppo cagliaritano Le Balentes.
Venerdì 9 settembre
Venerdì 9 settembre, alle 21. 00, il festival continua con À Deriva, della compagnia portoghese Ajidanha. Un libero adattamento del testo teatrale “In alto mare” di Slawomir Mrozek, divertente metafora del sistema politico e sociale che accompagnerà il pubblico su una zattera persa nell’oceano, insieme a tre naufraghi in lotta per la sopravvivenza. Poi, dalle 22.30, animerà la serata il mix di swing, jazz manouche e canzone d’autore de l’Armeria dei Briganti.
Sabato 10 settembre
Sabato 10 settembre il festival si chiude con un rito ispirato al simbolo del vaso, recipiente che conserva tradizioni e opere d’arte, tracciando un forte legame con il passato e simboleggia inoltre i valori della crescita, dello scambio e della sostenibilità.
Alle 20. 30, durante il Rito dell’Invasione, tra musica e performance le compagnie provenienti da Spagna, Portogallo, Marocco e Italia, verseranno un sacchetto di terra in un vaso di terracotta, simbolo dell’unione delle diverse culture che visiteranno il festival nel corso degli anni. Seguirà un altro evento altrettanto simbolico: debutterà alle 21. 00 la Ballata del Mulino, lo spettacolo finale del progetto Love Mills con protagonisti 11 allievi ITAF (International Theatre Academy of FITA).
Le ragazze e i ragazzi selezionati hanno preso parte a un’esperienza internazionale tra Italia, Francia, Ungheria, e Galizia, durante la quale per quattro settimane hanno lavorato ed esplorato con formatori locali le diverse culture e arti teatrali in un vero e proprio “Erasmus del teatro”.
Il Festival si chiude alle 22. 30 ballando sulle note di Antonio Sorgentone, cantante e pianista vincitore di Italia’s Got Talent nel 2019.
InVaso sarà un viaggio indimenticabile, un’opportunità per immergersi in una cultura globale e al contempo locale, un incontro di colori, suoni e tradizioni che animeranno la città di Muravera in un’atmosfera di festa e condivisione. Per cinque giorni, la cultura popolare sarà protagonista assoluta, regalando emozioni e conoscenze provenienti da altre parti del mondo.
Tutte le informazioni sugli eventi sono disponibili al sito www.invasofestival.com