Ultimi impegni in agenda per il trentaseiesimo festival Time in Jazz
Ultime, intense giornate per Time in Jazz: tra domani (martedì 15) e mercoledì (16 agosto), il festival ideato e diretto da Paolo Fresu completa il cammino della sua trentaseiesima edizione, partita martedì scorso per snodarsi giorno dopo giorno tra l’epicentro, a Berchidda, e gli altri comuni e località del nord Sardegna coinvolti quest’anno: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Oschiri, Porto Rotondo, Puntaldia, San Teodoro, Tempio Pausania, Tula e Viddalba.
Ultimi impegni in agenda per il trentaseiesimo festival Time in Jazz
Domani (martedì 15) gli ultimi appuntamenti a Berchidda, che culmineranno in serata con il concerto dei Colle der Fomento insieme a Dj Craim e al quartetto romano La Batteria. Poi, mercoledì (16 agosto), sipario finale con l’ormai tradizionale concerto al tramonto alla Peschiera di San Teodoro, protagonista lo stesso Paolo Fresu insieme al bandoneonista Daniele di Bonaventura e all’l’organettista Pierpaolo Vacca con la musiche di “Tango Macondo”.
Ferragosto a Berchidda
Come da tradizione, anche quest’anno Time in Jazz per Ferragosto pianta le tende nella campagna poco fuori Berchidda. La mattina trascorrerà con una serie di appuntamenti sotto gli alberi intorno alla chiesetta di Santa Caterina. Il primo, alle 10, è ormai un classico del festival e di Time to Children, la sua sezione dedicata ai bambini: “Gufo Rosmarino nel mondo di Amarilla”, una nuova storia della serie di racconti scritti e interpretati dall’attore e regista Giancarlo Biffi, con i contributi musicali di Paolo Fresu, della violinista Sonia Peana e della cantante Catia Gori.
A seguire, una tavola rotonda sul tema “L’organetto in Sardegna: generazioni a confronto”, che vedrà dialogare con il musicologo Fabio Calzia tre interpreti dello strumento a mantice così presente nella musica tradizionale isolana: Totore Chessa, Pierpaolo Vacca e il più giovane della compagnia, Giacomo Vardeu.
Elektric Metaverso
Subito dopo la conferenza, Pierpaolo Vacca resta in scena come protagonista del momento musicale in programma intorno alle 11.30, con il suo Elektric Metaverso, un progetto in solo che porta avanti dal 2018, in cui la musica tradizionale sarda viene approcciata con uno stile personale caratterizzato dall’uso di effettistica elettronica.
Nato a Ovodda, in provincia di Nuoro, allievo del maestro Peppino Deiana, Pierpaolo Vacca ha debuttato da giovanissimo nelle piazze dell’isola, in rassegne, sagre e processioni; entrato a far parte del gruppo folkloristico Oleri, ha fondato (nel 2011) i Folkaos, un gruppo combat folk, e porta avanti, insieme al chitarrista e cantante Giuseppe Muggianu, uno spettacolo dedicato ai cantautori italiani.
Nell’ottobre 2021 Paolo Fresu l’ha coinvolto nel lavoro teatrale “Tango Macondo”, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano con la regia di Giorgio Gallione, da cui è nato l’omonimo album assieme al trombettista di Berchidda e a Daniele di Bonaventura.
“377 Project” di Sebastiano Dessanay
Al termine dell’esibizione di Pierpaolo Vacca, un breve trasferimento porterà il pubblico del festival nella vicina chiesetta di San Michele per il tradizionale pranzo a base dei piatti tipici di Berchidda, seguito nel pomeriggio da un’altra serie di appuntamenti. Il primo, alle 17, è la presentazione di “377 Project” di Sebastiano Dessanay, il libro scaturito dal progetto artistico realizzato tra 2018 e il 2019 dal musicista sardo, che l’ha visto visitare tutti i comuni dell’isola, uno al giorno, viaggiando con il suo fido ukulele esclusivamente in bicicletta. Altro momento immancabile del Ferragosto di Time in Jazz, la gara poetica in limba sul tema del festival: condotta da Pier Sandro Pillonca, avrà per protagonisti Bruno Agus e Dionigi Bitti con l’accompagnamento musicale dei Tenores di Ula Tirso.
Banda Musicale Bernardo De Muro
Di ritorno in paese, l’ultima serata del festival a Berchidda avrà un prologo – alle 19 in Piazzetta Riu Zocculu – affidato a un’autentica istituzione storica del posto: la Banda Musicale Bernardo De Muro (con i Mestri Corrado Guarino e Domenico Del Rio), nata nel 1913 per volontà del parroco don Pietro Casu, e “palestra” di formazione musicale per tanti giovani talenti, compreso Paolo Fresu che ha mosso tra le sue file i primi passi del suo percorso artistico.
Una produzione originale per Time in Jazz
Poi, alle 21.30, si accenderanno per l’ultima volta in questa edizione i riflettori sul palco allestito in piazza del Popolo. Il concerto che terrà banco in quella che per tradizione è la serata più festosa del festival, è una produzione originale per Time in Jazz, che nasce dall’unione dei Colle der Fomento, formazione storica della scena hip hop nazionale, con Dj Craim e il quartetto romano La Batteria.
Una produzione in cui l’hip hop reinventa le sue radici fondendo rap e turntablism (l’arte di manipolare i suoni e creare nuova musica, effetti sonori e ritmi utilizzando due o più giradischi e un mixer DJ) con un sound che pesca a piene mani dalle colonne sonore e dalle sonorizzazioni italiane degli anni Sessanta e Settanta; il progetto vede le rime dei due rapper del Colle der Fomento, ovvero Danno (Simone Eleuteri) e Masito (Massimiliano Piluzzi), e Dj Baro (Alessandro Tamburrini), incontrarsi su un terreno inedito, architettato dai quattro musicisti de La Batteria (Emanuele Bultrini alle chitarre, Stefano Vicarelli al piano e ai sintetizzatori, Paolo Pecorelli al basso e David Nerattini alla batteria), insieme al fiorentino Dj Craim (Lorenzo Fortino), classe 1987, ex enfant prodige del giradischi, vincitore di innumerevoli DJ Battles, e specializzato nella fusione di mondi musicali apparentemente distanti, come reggae e scratch music, rap e punk/hardcore.
Un incontro musicale che vuole uscire dagli schemi, facendo largo a nuove tendenze musicali, in cui l’attitudine all’improvvisazione e alla sperimentazione, tipica del jazz, si ritrova e si rinnova costantemente, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, come suggerisce il titolo di questa edizione di Time in Jazz.
La consegna del premio Biorepack in Jazz
A precedere il concerto, alle 21.15, la consegna del premio Biorepack in Jazz, promosso insieme all’omonimo consorzio per il riciclo degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, che viene assegnato all’artista più visionaria o visionario presente al festival. Per questa seconda edizione, la scelta è ricaduta sul giovanissimo organettista Giacomo Vardeu, che riceverà l’onorificenza dalle mani di Paolo Fresu e del presidente di Biorepack Marco Versari.
Anche il giorno di Ferragosto (dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 21.30), e mercoledì 16 (solo la mattina), restano visitabili le mostre allestite negli spazi interni di Sa Casara: le due esposizioni inserite nel programma di Time to Children – “Crescendo”, con le illustrazioni di Alessandro Sanna, e “L’arte dei bambini”, a cura di Maria Abis – e la mostra fotografica “Time to Time 2022”, il racconto per immagini della passata edizione del festival, attraverso gli scatti dei fotografi Fabio Lovino e Andrea Rotili. Accanto a queste esposizioni temporanee, è aperta la mostra permanente delle opere della Collezione di Arte contemporanea CasArt, nata nel 1997 in seno al progetto PAV (Progetto Arti Visive) grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative di Time in Jazz.
Mercoledì 16 agosto
La mattina di mercoledì (16 agosto) Time in Jazz vive i suoi ultimi impegni a Berchidda, tornando come di consueto al Museo del Vino: in programma alle 11.30 la presentazione e degustazione della nuova linea “Luce” delle Cantine Giogantinu. A seguire, la presentazione di “Time in Jazz Diary 2022”, il progetto editoriale che ripercorre la passata edizione del festival attraverso le fotografie di Fabio Lovino, consegnate alle pagine del volume edito da PostCart. A raccontarne l’evoluzione, sarà lo stesso autore delle immagini, in dialogo con Paolo Fresu.
“Aurora sarda”
Ha un legame particolare con il paese di Berchidda la presentazione in scaletta subito dopo, intorno alle 12.30: si tratta di “Aurora sarda”, romanzo a firma di Pietro Casu, eminente intellettuale, linguista e sacerdote nato a Berchidda nel 1878, che racconta la costruzione della diga del Tirso, una delle prime grandi infrastrutture moderne della Sardegna, con tutti i suoi aspetti controversi dal punto di vista sociale, culturale e paesaggistico.
Il libro è stato ristampato dalla Ilisso nel 2022 (con il contributo dei comuni di Ula Tirso e Berchidda e della Fondazione di Sardegna), dopo quasi un secolo dalla prima pubblicazione: a dialogare sull’importante opera e sulla sua riscoperta, che aggiunge un importante tassello sulla storia dello sviluppo dell’ Isola, saranno Gonaria Floris, Giuseppe Soddu e Bastianina Calvia, introdotti da Paolo Fresu.
Il “teatro” dell’ultimo atto del festival: la Peschiera di San Teodoro
Poi, nel tardo pomeriggio, trasferimento sulla costa, in quello che è ormai da diverse edizioni il “teatro” dell’ultimo atto del festival: la Peschiera di San Teodoro. Protagonisti Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura al bandoneon e Pierpaolo Vacca all’organetto con le musiche di “Tango Macondo”, lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Giorgio Gallione. Fresu e di Bonaventura (già protagonisti insieme alle voci corse del coro A Filetta del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco pubblicato dall’etichetta ECM), allargano dunque la dimensione più ristretta del loro riuscito connubio artistico all’organetto creativo di Vacca, che in “Tango Macondo” comunica il profondo ed estraniante senso onirico che contraddistingue appunto il lavoro teatrale. Un concerto-sogno di grande effetto che vive di poesia, intimismo e di quelle piccole cose capaci di raccontare i colori dell’universo musicale contemporaneo.
Infine, di rientro a Berchidda, intorno alle 22, al Bar della Piazza, è affidato alla rassegna Festivalbar il compito di calare il sipario sul trentaseiesimo Time in Jazz: chiude la serie di ospiti il duo Sprigu composto da Andrea Sanna e Marco Coa: due Fender Rhodes a confronto, speculari, in un viaggio che oscilla tra la psichedelia e l’elettronica d’avanguardia.
Biglietti e informazioni
Tutti gli appuntamenti delle ultime due giornate, come di quelle precedenti, sono a ingresso gratuito, a eccezione del concerto di Ferragosto dei Colle der Fomento con Dj Craim e il quartetto romano La Batteria sul palco di Piazza del Popolo a Berchidda.
Il biglietto intero per ciascuna serata, in prevendita su Vivaticket, costa 25 euro, ridotto a 22 per gli spettatori sopra i 65 anni e quelli sotto i 26, per i soci di Time in Jazz e del Touring Club. A tutti i prezzi dei biglietti vanno aggiunti i diritti di prevendita.
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 320 38 74 963 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Aggiornamenti e altre notizie sul festival sono disponibili sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram e sul sito www.timeinjazz.it.