Utopie e rivoluzioni. Ritorna il Contemporary 2023, Festival di arte e
avanguardia
Da giovedì 17 agosto a sabato 19 agosto ritorna Contemporary, Festivaldi arte e avanguardia, tra i più innovativi e vivaci festival del
panorama nazionale. L’edizione corrente che si svolgerà nel piccolo
paese di Donori è anche quella che celebra il decimo anniversario della
sua fondazione insieme agli artisti e le artiste in residenza Panayiotis
Andreou, Satya Forte, Gianmaria Marcaccini, Davide Mariani, Miriam
Montani, Fabrizio Segaricci, Tekla Vály, le cui opere saranno visibili
per tutta la durata del festival. La troupe del documentario è composta
da Camilla Deidda e Marlon Sartore. Le tre serate saranno presentate da
Giorgio Manca.
Per Maurizio Coccia, curatore del festival fin dall’esordio,
Contemporary si è segnalato per l’originalità del suo formato:
_“La residenza artistica, intanto, non prevede necessariamente la
realizzazione di un’opera da installare nel paese; si tratta di
entrare in relazione con il territorio, i suoi abitanti e la cultura che
esprime. Anche quest’anno, agli artisti provenienti dalle diverse
latitudini d’Europa, è richiesto mettersi in ascolto ed entrare in
questo flusso, piuttosto che produrre un manufatto concreto. Per il
Contemporary l’arte è relazione, non un oggetto più o meno piacevole
da consegnare alla contemplazione”._
Poi c’è la musica, che dall’imbrunire arriva fino alle prime luci
del mattino. Suoni e vibrazioni elettroacustiche, video sperimentali e
luci ipnotiche che si fanno assorbire dal contesto rurale e ne escono
ancora più potenti e profondamente radicate in quell’ambiente, unico
e irripetibile, che è il Contemporary.
“_Contemporary si rivolge a tutte le espressioni culturali che si
incrociano sul terreno della sperimentazione, della ricerca e
dell’innovazione. Avanguardia, resistenza, accoglienza e condivisione
sono le parole chiave del progetto, che rifiuta ogni steccato, sia tra i
linguaggi sia tra le persone”_ dichiara Silvia Schirru, la
responsabile dell’organizzazione del festival che ci tiene a
sottolineare come tutti gli spettacoli, i confronti e le performance
siano liberi e gratuiti durante i tre giorni del Contemporary.
Per l’ideatore del festival, Roberto Follesa: _“Il festival
rappresenta persone e terra, lavoro e utopia, qui e altrove. Infine, a
coronamento di tutto, c’è la dimensione della parola, quella che
unisce nel riconoscimento della diversità. Vogliamo dare voce alle
realtà creative più avanzate e promuovere la Sardegna come luogo di
incontro per la ricerca e la sperimentazione artistica. Vogliamo mettere
in mostra le ultime ricerche isolane e diventare spazio di scambio
artistico tra la Sardegna e il resto del mondo” _dichiara Pietro
Marchi dell’organizzazione del Festival.
Dibattiti pubblici, presentazioni di libri, colloqui filosofici: sempre
incontri con i protagonisti meno allineati della cultura internazionale:
“Intellettualmente trasversale, ma assiduamente orientata
all’inclusione e al contraddittorio, questa sezione del Contemporary
negli anni è diventata un vero e proprio catalizzatore delle energie
più anticonformiste che ragionano sui temi della salute mentale, del
disagio e dell’oppressione sociale a tutti i livelli”
Il Festival è stato preceduto dalla residenza artistica iniziata il 10
agosto e dall’anteprima che si è svolta a Cagliari nel coworking
creativo di Cultìna l’11 agosto con il Djset di Ludovica Frauu e con
il sostegno della Cantina Sa Defenza di Donori.
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