Vela Cup Cala dei Sardi, chi c’era ha vinto!
Uno spettacolo il Vela Cup a Cala dei Sardi. La scorsa domenica 40 barche di ogni genere e tipo hanno colorato il Golfo di Cugnana per il secondo anno consecutivo, grazie all’organizzazione congiunta tra lo Yacht Club e il Giornale della Vela.Una manifestazione di successo in cui, prima di ogni risultato sportivo, ha vinto il divertimento. Una vera grande festa della vela, questo lo spirito della regata che ha messo in acqua tutti gli appassionati di questo sport, a partire dalla famiglia a bordo di un cabinato da crociera sino ai professionisti di Mascalzone Latino sul Melges 32.
Vela Cup Cala dei Sardi
40 barche dai 4 metri sino agli 80 piedi
La flotta era varia, dal 4 metri Bluto, il D-One di Tommaso Buzzi, ai 24 metri Momi, Nice e Bombarda, i tre maxi yacht di Nicola Minardi de Michetti, Marco Malgara e Paolo Pavanati, passando per il Vistona, un cutter aurico del 1937 di Giambattista Borea d’Olmo, con anche i due supersportivi RS21 del Team Nox Oceani che tra un mese prenderanno parte al Campionato del Mondo di classe.
La giornata è stata splendida, tipicamente estiva, con una leggera termica di 8/10 nodi da nord ovest che ha accolto, in un contesto davvero unico come solo la Costa Smeralda sa offrire, la variegata flotta di barche che si sono districate nel percorso costiero di circa 10 miglia. Partenza nello specchio acqueo antistante Porto Rotondo, boa a nord di Mortoriotto con tutte le isole da lasciare a dritta, e arrivo su Cala dei Sardi. Un evento che è stata l’occasione per festeggiare l’estate e regatare in compagnia in una delle mete veliche più belle e che tutto il mondo ci invidia.
Why Not primo su tutti in tempo reale
Il vincitore in tempo reale è stato Why Not, il Mylius 60 di Roberto Colombo, che ha avuto la meglio su Mascalzone Latino, giunto in seconda posizione. A chiudere il podio, in terza posizione, Arya, l’X-50 di Giovanni Laviosa. Dopo il calcolo dei compensi però, a vincere il trofeo è stato Mascalzone Latino timonato da Achille Onorato.
Due categorie, Cruising e SportBoat
La flotta era divisa in due macro categorie, i Cruising, che hanno regatato con sola randa e fiocco e gli SportBoat ai quali è consentito l’uso di vele portanti come spinnaker, gennaker e/o Code0.
Nella categoria Cruising 1 (fino a 9 metri) ha vinto il Platu25 Athos di Bernardo Ziliotto che si è aggiudicato anche il premio messo in palio da NSS Yachting come primo Beneteau a tagliare il traguardo.
Il J109 El Chico di Daniele Fogli vince tra i Cruising 3, mentre Ossanha di Franco Vigna chiude in seconda posizione.
In categoria Cruising 5 ad avere la meglio su tutti è il Vismara 45 Double Bay di Cesare Torazzi, segue Alessandro Nespega a bordo di Fral 2 mentre il Sun Odyssey 44i di Attilio Colombo è terzo.
Tra i big del Cruising 7 vince il Solaris 64rs Freetime 6 di Alessandro Asti, secondo posto per Marco Malgara con Nice, un Vallicelli 78, e in terza posizione Momi, l’80 piedi di Nicola Minardi de Michetti.
SportBoat
Nella più competitiva categoria degli SportBoat 1 vince di misura Nox Oceani 1 con al timone Andrea Nocella insieme ai figli, mentre i giovani dell’equipaggio di Nox Oceani 2 arrivano in seconda posizione. Il team Nox Oceani si sta preparando per il Campionato del Mondo RS21 che si svolgerà a Porto Rotondo dal 26 al 30 settembre, ne vedremo delle belle.
Chiude il podio il D-One di Tommaso Buzzi, ammirato da tutti per essere la barca più piccola della flotta.
Negli SportBoat 2 ha vinto Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, Midva di Davide Besana in seconda posizione e Sirio, il Pogo30 del Centro Velico Caprera, terzo.
Lazy Dog, il Grand Soleil 44 di Sergio Sagramoso, vince negli SportBoat 3, seguito dallo Swan 45 di Luca Locatelli. Aurora, il Sun Odyssey di Massimo Mocci è terzo.
Tra gli SportBoat 4 vince Arya, l’X50 di Giovanni Laviosa. Mira, il Grand Soleil 52 LC di Fortunato Unali si aggiudica il secondo gradino del podio, mentre Desatea di Davide Folis chiude terza.
Why Not di Roberto Colombo è il campione degli SportBoat 5 che lascia dietro di sé Bombarda, il Wally 80 di Paolo Pavanati. Vistona di Giovanni Battista Borea d’Olmo è terza.
Cultura al Vela Cup, la presentazione dei libri di Gianfranco Bacchi e Davide Besana
Il Vela Cup è stato anche occasione di cultura marinara grazie a Gianfranco Bacchi, 122esimo comandante dell’Amerigo Vespucci e da quest’anno Commodoro dello Yacht Club Cala dei Sardi e Davide Besana, eclettico velista, scrittore, fumettista e pittore attualmente in giro per il mare nostrum per supportare il suo progetto Sail the Children.
Il punto più alto, il famoso libro di Gianfranco Bacchi, è stato da lui stesso raccontato al folto pubblico di velisti e appassionati. È la sua storia di velista e di uomo, un percorso di crescita a cui ciascuno di noi può ispirarsi per raggiungere i propri obiettivi e realizzare il proprio sogno, trovando il coraggio di allargare il proprio orizzonte e seguire sempre il proprio personale “punto più alto”.
Davide Besana ha parlato del suo 100 giorni nel Tirreno, un diario di bordo, un inedito viaggio di riscoperta oltre la vela, il mare e la navigazione. Il libro è una descrizione ad acquarello, come si faceva un tempo. Luoghi ma soprattutto emozioni e colori di quelle che considera le acque più belle del pianeta. Un resoconto originale, poetico e spiritoso, che ci mostra il nostro Paese da un inedito punto di vista, con saggezza e grande affetto.
Premiazione e Federazione Italiana Vela
Il plus di questa edizione è stato quello di correre la veleggiata sotto l’egida della Federazione Italiana Vela, una maggiore garanzia per tutti gli atleti che sono scesi in mare. Una decisione convinta, sia perché lo Yacht Club è un circolo affiliato FIV, sia per volontà di Luca Oriani, direttore del Giornale della Vela e ideatore del Vela Cup.
Alla premiazione c’era infatti Corrado Fara, Presidente della III Zona FIV, che ha sottolineato l’importanza e la validità di una manifestazione sotto l’egida della Federvela. La festa sul prato è stata un grande successo, condita da musica, birra e buon cibo.