Domani, sabato 5 agosto, la seconda giornata del Festival dei Tacchi, si apre alle 11 nell’aula consiliare del comune di Jerzu, con l’incontro/lezione con i fondatori della storica compagnia internazionale dei Motus. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, visionari creatori nel 1991 di questa realtà di innovazione, racconteranno al pubblico del Festival questi 32 anni di attività e con l’occasione si approfondirà lo stato dell’arte del teatro in Italia.
XXIV Festival Dei Tacchi: La Seconda Giornata Con Motus, Cada Die Teatro, Compagnia Anfiteatro E Maria Paiato
XXIV Festival Dei Tacchi: Alle 18, alla Cantina Antichi Poderi, i padroni di casa del Cada Die Teatro presentano un primo studio di “Geografia bambina”, una coproduzione con Casa degli Alfieri (Universi sensibili). Lara Farci, Mauro Mou e Francesca Pani ci porteranno dentro il mondo di Emma e del suo stupore di bambina. Lasciandosi guidare dal racconto “Emma, lasciati in pace quando cade la neve” di Antonio Catalano, il lavoro vuole essere una riflessione sul rapporto delle bambine e dei bambini con il loro territorio, sulle piccole conquiste di autonomia, sul loro sviluppo psicofisico e cognitivo, ma soprattutto sul desiderio di scoperta.
Alle 19, sempre alla Cantina Antichi Poderi, Stefano Panzeri (Compagnia Anfiteatro–Progetto Piattaforma di Unoteatro) propone “Garò – Una storia armena”, un viaggio alla scoperta del giovane Garabed Surmelian, della sua famiglia, di una cultura, dei suoi colori e della folle minaccia di un’insensata ideologia nazionalista che sfocerà nel genocidio di un popolo. Momenti emozionanti e profondi si alterneranno ad altri più leggeri e divertenti che porteranno gli spettatori a conoscere una drammatica storia collettiva attraverso le vicende dei singoli.
Alle 21.30 l’eclettica e straordinaria attrice Maria Paiato, per la prima volta al Festival dei Tacchi, accompagnerà il pubblico dentro il mondo de “L’avvelenatrice” di Eric Emmanuel Schmitt. Donna diabolica, ormai settantenne, Marie Maurestier gode della fama di assassina per aver avvelenato, nel corso della sua vita, tre mariti benestanti. Di fronte a questa lady nera la giustizia si è dovuta arrendere e la donna vive la sua vita tranquillamente nella piccola comunità di Saint Sorlin en Bugey, ostentando spavalderia. Sarà l’arrivo del giovane Gabriel, il nuovo parroco, a risvegliare la potente energia vivificatrice di Marie che, decisa a possederlo, costruisce un’arditissima trappola, stringendo d’assedio l’incauto prete con la lentezza, la pazienza e la concentrazione di un velenosissimo ragno.
LA COMPAGNIA ANFITEATRO- BIOGRAFIA Anfiteatro nasce nel 2004 a opera di Giuseppe Di Bello, regista drammaturgo legato al Teatro Città Murata di Como per circa 20 anni e per il quale ha firmato molti degli spettacoli più significativi tra i quali: “La guerra dei bottoni”, “L’isola di A.” – “Pezzo di legno/Pinocchio” – “L’antro del Teatro” – “Nozze di Luna” e con Marco Baliani “Prima che il gallo canti” (Premio Istituto del Dramma Italiano 1995). I suoi spettacoli sono stati spesso indicati dall’Ente Teatrale Italiano (attraverso il Premio Stregagatto) tra le migliori produzioni nazionali di Teatro per le Nuove Generazioni. Successivamente con l’ingresso degli attori Naya Dedemailan e Marco Continanza, e Michele Ciarla che cura l’organizzazione, il nucleo base si rafforza intorno a una drammaturgia sempre tesa ad un Teatro poetico e problematico.
MARIA PAIATO – BIOGRAFIA TEATRALE Nasce a Stienta nel 1961, in provincia di Rovigo, è considerata una delle più sensibili e raffinate interpreti italiane. Studia a Ferrara e all’età di 23 anni si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Paiato ha sicuramente una vocazione per il teatro, prima che per il cinema, e vale la pena di citare alcuni grandi nomi che l’hanno diretta in importanti spettacoli che hanno contribuito a renderla celebre. Fra questi Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro, Antonio Calende, Nanni Loy, Roberto Guicciardini, Giampiero Cicciò, Valerio Binasco. Le pièces nelle quali si è calata solo dal titolo dicono tanto: Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, Le Troiane di Euripide, Un cuore semplice ispirato al romanzo di Gustave Flaubert, L’intervista di Natalia Ginzburg e altre. Inoltre nel 2005 la Paiato è regista di Non ho imparato nulla, tratto da Scottature, di Dolores Prato.
LE MATTINE “IMMERSI NEL FESTIVAL”
Alle 10 Pulizia del bosco – a cura di Agenzia Forestas. Come da tradizione, il Cada Die Teatro desidera offrire il proprio piccolo contributo per rendere ancora più bello il bosco di Sant’Antonio che ogni anno accoglie il Festival, ristora e regala passeggiate mattutine ad artisti e pubblico. Bambini e adulti sono invitati a partecipare a questo grande rito. Si consiglia di munirsi di scarpe comode, bandane/cappellini, snack/frutta e una buona dotazione d’acqua. Info tel: 3282553721 punto d’incontro: chiesetta bosco Sant’Antonio, Jerzu
Dalle 9.30 alle 10.30 si terrà il Corso di Yoga – a cura di Sofie Van Looy nel cortile della chiesa di Sant’Antioco, Ulassai. Info su whatsapp: Sofie Van Looy 0032489895419.
Tutti i giorni per tutta la durata del festival (apertura 8-13/ 15-19:30) sarà possibile partecipare alla visita guidata alla cooperativa tessile Su Marmuri. Info 0782/79076.
Tutti i giorni (domenica esclusa), ore 10:30-12:30/16:30/18:30, visita guidata in cantina a cura di Jerzu Cantina Antichi Poderi. Info 0782 70028.
Il Festival è sostenuto da Comune di Jerzu, Comune di Ulassai, Cantina Sociale Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura. Si ringrazia l’Agenzia Forestas che da anni supporta il Festival con la sua presenza per tutta la rassegna nel processo di sensibilizzazione del rapporto tra uomo, arte e natura.