ACLI Sanità, liste di attesa, visite specialistiche, strutture fatiscenti, una situazione intollerabile
Anche nel 2023, nelle strutture ambulatoriali convenzionate si conferma il divario territoriale nord-sud. Nessun riequilibrio dalla Regione, nessun programma di contrasto alle liste d’attesa. 53 euro per Cagliari, 15 per Sassari, 2 per la Gallura.
“Emergenza nella sanità sarda: le liste di attesa eccessivamente lunghe che stanno mettendo a dura prova i pazienti e il sistema sanitario regionale diventano un caso nazionale per la radioterapia. Negli ultimi mesi, nonostante il persistere delle segnalazioni e dei comunicati dei pazienti, la Sardegna ha assistito a un’allarmante esplosione delle liste di attesa nei servizi sanitari, e questo sta creando grandissimi disagi ai pazienti ed anche agli operatori sanitari.” Così dichiara Salvatore Sanna, Vice Presidente regionale delle ACLI e Presidente di ACLI salute, l’associazione di tutela dei pazienti promossa dalle ACLI in Sardegna.
“E anche nel 2023 la Regione, a differenza di quanto fatto dal 2018 al 2021, non interviene sul riequilibrio territoriale e lascia intatta la spesa storica con gravi effetti su alcuni territori. Il 55% delle risorse alla Asl 8 contro il 9% della Asl 1 di Sassari, una media per abitante di 52 euro per la Asl 8, contro i 2 euro della Gallura e i 15 euro di Sassari. Sopra i 20 euro per abitante solo Nuoro, Oristano e Lanusei, mentre Sulcis sopra i 30 e il Medio Campidano sopra i 40.
Siamo alle solite” – prosegue il presidente di ACLI Salute – “da parte della Regione di questi ultimi due anni, nessuna attenzione al riequilibrio territoriale, si lasciano cittadini di serie B in alcuni territori (la serie A nella sanità sarda è fatta solo per merito del personale della sanità pubblica) e altri nell’inferno della serie C, dove non devi chiedere una visita specialistica o una risonanza nel sistema pubblico o convenzionato perché i budget sono finiti.”
“E non sono stati resi disponibili le risorse per il contrasto alle liste d’attesa messe a disposizione a settembre dello scorso anno dall’ex assessore e riconfermate dal nuovo assessore a dicembre 2022 e poi a giugno 2023.”
La situazione attuale
La situazione attuale si riflette in ritardi significativi per l’accesso a servizi essenziali, tra cui visite specialistiche, interventi chirurgici programmati e trattamenti terapeutici. Tutto questo mette sempre più a rischio la salute dei cittadini sardi e mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario regionale di fornire assistenza tempestiva e di qualità.
Stiamo assistendo ad una escalation di fatti, comunicati e segnalazioni che riguardano richieste di recarsi al di fuori dell’isola per effettuare le cure, ospedali abbandonati, visite urgenti procrastinate di mesi. Tutto questo non è degno di una Regione sviluppata e attenta ai bisogni delle persone ma sembra sempre più l’inesorabile declino di un’autorità regionale che si è focalizzata su slogan e prese di posizione quanto meno discutibili!
La Sardegna merita un sistema sanitario efficiente ed equo che garantisca un accesso tempestivo e adeguato alle cure mediche. Al di là delle parti o delle divergenze politiche, la sanità è di tutti e deve essere per tutti.”
ASL |
Abitanti |
|
Finanziamento |
% |
|
Media x abitante |
Sassari |
330.211 |
|
€ 5.024.919,20 |
9,39 |
|
€ 15,22 |
Gallura |
161.360 |
|
€ 1.019.615,53 |
1,91 |
|
€ 6,32 |
Nuoro |
153.448 |
|
€ 4.053.778,42 |
7,58 |
|
€ 26,42 |
Lanusei |
56.362 |
|
€ 1.273.748,84 |
2,38 |
|
€ 22,60 |
Oristano |
158.513 |
|
€ 4.720.325,62 |
8,82 |
|
€ 29,78 |
Sanluri |
96.774 |
|
€ 3.880.107,34 |
7,25 |
|
€ 40,09 |
Carbonia |
124.239 |
|
€ 3.971.342,32 |
7,42 |
|
€ 31,97 |
Cagliari |
558.684 |
|
€ 29.562.735,01 |
55,25 |
|
€ 52,91 |
Sardegna |
1.639.591 |
|
€ 53.506.572,28 |
100,00 |
|
€ 32,63 |
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