Ai Confini Tra Sardegna e Jazz XXXVIII edizione: Bilancio positivo per l’ edizione 2023
Domani a Sant’Anna Arresi il concerto finale dei seminari “Una musica può fare” diretti da Matteo Muntoni
Ai Confini Tra Sardegna e Jazz XXXVIII edizione: Bilancio positivo per l’ edizione 2023
Bilancio positivo per la trentottesima edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz“: il festival con base a Sant’ Anna Arresi organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara, quest’anno si è svolto sotto il titolo di “Tra Musica e Musica – (B-side): un’edizione ricca di appuntamenti musicali, che ha iniziato il suo percorso lo scorso 14 luglio, snodandosi in varie località della Sardegna Sud-Occidentale con la rassegna di anteprime “Jazz Around”, che ha visto protagonisti, tra gli altri, Eugenio Finardi, Karima, Avion Travel, Gegè Telesforo, Alfredo Rodriguez, Rob Mazurek, C’mon Tigre, Daniele Di Bonaventura, Enzo Favata e i Tenores di Bitti.
Tra il 29 agosto e il 2 settembre, il festival è entrato nel vivo in Piazza del Nuraghe a Sant’Anna Arresi, con un ricco ed eterogeneo cartellone, che ha portato sul palco nomi del jazz sperimentale internazionale e nazionale, come The Heliocentrics, Binker & Moses, Gavino Murgia, Paolo Angeli, Nino Locatelli, Silvia Corda, Gabriele Mitelli.
L’edizione di quest’anno ha coinvolto 8 Comuni che hanno offerto i loro suggestivi scenari alla musica: Sant’Anna Arresi – Piazza del Nuraghe; Cantina di Santadi; località san Sisinnio Villacidro; Borgo Medievale Tratalias; Villa Salazar Piscinas; Teulada Is Arenas Biancas; Carbonia Piazza Marmilla; Sant’anna Arresi Spaiggia Porto Pino; Masainas Spiaggia Is Solinas; Carbonia Monte Sirai; Museo – Pas-Martel Carbonia.
La manifestazione ha avuto un buon riscontro da parte del pubblico, con 2650 biglietti venduti e oltre 7000 presenze. Al festival hanno lavorato 65 persone di staff, con il coinvolgimento di 16 attività ricettive.
In 11 mesi sono stati organizzati 48 concerti, 2 seminari, 3 masterclass e 1 mostra fotografica
“L’edizione appena conclusa del festival è solo la prima delle tappe che ci porteranno lungo un progetto a carattere triennale, che giungerà alla Quarantesima edizione di questo importante festival – dichiara Paolo Sodde, Presidente dell’Associazione Culturale Punta Giara – proseguendo il percorso che ha caratterizzato la sua storia, per andare oltre ogni barriera fisica e mentale, includendo senza escludere nessuno e usando la musica come strumento di aggregazione e di confronto”.
Il progetto triennale ha in programma, oltre ai concerti, una serie di attività, tra le quali la realizzazione di un documentario e di un libro sul festival, che raccontano la grandissima storia che porta con sé, il suo ruolo centrale nello scenario regionale, nazionale e internazionale come contesto culturale di costante innovazione e sperimentazione.
Seminari Multidisciplinari
Ad affiancare la parte concertistica, una sezione è dedicata alla didattica musicale, con i Seminari Multidisciplinari coordinati dal contrabbassista e compositore Matteo Muntoni: i primi, dal titolo “Una Musica Può fare”, si sono svolti da maggio a settembre in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi e l’associazione ANSPI, e hanno visto il coinvolgimento anche di persone al loro primo approccio con la musica e dei bambini.
I seminari hanno coinvolto 16 studenti di età compresa tra gli 8 e i 24 anni che per tre mesi hanno potuto immergersi in una nuova concezione musicale a trecentosessanta gradi.
Domani, 16 settembre, alle 17.30, si concluderà il percorso didattico con il concerto finale dei seminaristi, un evento aperto al pubblico che si terrà presso il centro sociale di Sant’Anna Arresi.
Seminari “Melting Pot Music”
Lo scorso luglio si sono invece svolti al Museo PAS di Carbonia i seminari “Melting Pot Music”, in collaborazione con il Comune di Carbonia e il Consorzio Sistema Museale della Sardegna, con la partecipazione dei docenti Alessandro Di Liberto, Daniele Ledda, Emanuele Contis, Roberto Migoni, e lo stesso Matteo Muntoni.
Grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, sono poi ancora in corso 3 Masterclass di nuova concezione, partite a maggio con Julien Desprez, e che proseguiranno nei mesi di ottobre e novembre con Nate Wolley e Valeria Sturba, considerati dalla stampa internazionale come il futuro delle nuove concezioni musicali moderne.
Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”
Il trentottesimo Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” è stato organizzato dall’ Associazione culturale Punta Giara con il contributo di: MIC – Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, della Fondazione di Sardegna, dei Comuni di Sant’Anna Arresi, Carbonia, Masainas, Nuxis, Piscinas, Santadi, Teulada, Tratalias; dell’ Unione dei Comuni del Sulcis, dell’ Associazione BES, CARAS, Cantina Mesa, Cantina di Santadi, in collaborazione con Sogaer – Cagliari Airport, Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina, Anspi Sant’Anna Arresi, Proloco di Carbonia, Proloco di Piscinas, Teulada Turismo, Tratalias Borgo Medievale, Consorzio Sistema Museale Sardegna, il Bao Ground Music Festival, la We Insist!Records, Europe Jazz Network, Rai Radio 3, Sardinia Coast To Coast Festival.
Ai Confini tra Sardegna e Jazz fa parte dell’ Associazione I-Jazz, e del Sardinia Jazz Network.