Arbus Sardegna, PCTO in un poligono militare. Osservatorio: “Quale educazione nelle nostre scuole? Didattica militare?
Cagliari, 28.09.2023 – La scuola è appena iniziata e già martedì 26 settembre, gli studenti e le studentesse dell’Istituto alberghiero di Arbus sono stati impegnati in attività di PCTO (nuova denominazione dell’Alternanza Scuola Lavoro) dalle 8.15 alle 16 per l’organizzazione di accoglienza e servizio buffet (lo trovate in allegato in questa comunicazione). Tali sono le disposizioni della dirigenza scolastica in un contesto scuola generale che sfrutta sfacciatamente, senza prevedere alcun compenso né rimborso spese, le abilità, le acquisizioni, la fatica, il tempo – sottratto alla scuola, allo studio, allo svago – di giovani la cui prospettiva per il lavoro che verrà deve essere appunto quella dello sfruttamento.La scuola, troppo ipocrita per dichiararlo chiaramente – è stata anche istituita la disciplina trasversale Educazione civica che parla di diritti – provvede a farglielo capire coi fatti. Dove sono andati gli studenti e le studentesse dell’IPSAR di Arbus ad offrire gratuitamente i loro servizi? Al poligono militare di Capo Frasca, in occasione della cerimonia di Cambio Comando della 123° Squadriglia Radar Remota, strettamente collegata all’aeroporto militare di Decimomannu. Ecco che nel solco del protocollo d’intesa del 2017 tra ministero dell’Istruzione (allora MIUR adesso MIM) della Difesa e del Lavoro, un altro istituto scolastico manda i suoi studenti dentro una struttura militare.
Cosa ne trarranno gli studenti? Saranno informati che la Squadriglia è strettamente integrata nel sistema di difesa aerea nazionale e della NATO perché collegata con l’areoporto militare di Decimomannu, punto cruciale di raccordo dell’attività esercitativa che avviene nel poligono di Capo Frasca e degli altri poligoni militari in Sardegna? Forse si.
E che le esercitazioni militari devastano l’ambiente, portano “inquinamento militare”, preparano guerre da esportare in altri paesi secondo le direttive dell’Alleanza atlantica, la quale ha ormai perso le sue motivazioni difensive, ma controlla operazioni di peacekeeping e muove vere e proprie guerre, come quella scatenata contro la Libia nel 2011, i cui bombardieri si sono mossi proprio dall’aeroporto di Decimomannu per aggredire lo stato libico? Saranno informati che nei poligoni in Sardegna, e anche in quello di Capo Frasca, le esercitazioni si sono fatte più intense e distruttive dall’esplosione della guerra in Ucraina dove l’Italia è sempre più coinvolta, fornendo armi e intelligence alla parte ucraina? Che il mestiere del soldato è fatto di obbedienza agli ordini senza porsi troppe domande? Forse gli studenti riusciranno a mettere insieme informazioni e a percepire il senso di queste realtà, ma la scuola li sta aiutando nei processi di comprensione del mondo che li circonda?