Cala il sipario sull’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz: domani (martedì 5 settembre) alle 18 a Capo Coda Cavallo concerto del progetto “Lightside” di Matteo Pastorino. Alle 23 presso La Posta, STJ Session con Luca Crusco, Marco Indino e tanti ospiti a sorpresa
Cala il sipario sull’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz, la manifestazione dedicata al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni, organizzata a San Teodoro dall’omonima associazione culturale con la direzione del musicista e compositore Matteo Pastorino.
Cala il sipario sull’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz
Cala il sipario sull’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz, la manifestazione dedicata al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni, organizzata a San Teodoro dall’omonima associazione culturale con la direzione del musicista e compositore Matteo Pastorino.
Domani (martedì 5 settembre) a Capo Coda Cavallo (piazza Punta Est) a ridosso di uno degli scenari costieri più suggestivi del Mediterraneo, caratterizzato da spiagge di sabbia bianca, calette, isolotti, lagune e infinite sfumature di colori con vista su Tavolara, alle 18 il direttore artistico e clarinettista Matteo Pastorino presenterà il progetto Lightside, con una formazione d’eccezione che vedrà Domenico Sanna al pianoforte, Dario Deidda al basso elettrico e Armando Luongo alla batteria. Dopo due album, “V” e “Suite for Modigliani”, registrati con la sua formazione transalpina, “LightSide” esprime la voglia del clarinettista teodorino di riallacciare e rinforzare il legame con le proprie origini. Immaginare una narrazione musicale dove il movimento, l’emozione, l’equilibrio possano confluire mettendone in risalto il loro lato luminoso. Il progetto è stato commissionato dal Time In Jazz diretto da Paolo Fresu e presentato durante l’edizione del festival berchiddese nel 2021.
Il festival saluterà festosamente il suo pubblico, fissando l’appuntamento per la prossima edizione, alle 23 presso La Posta, con la partecipazione del sassofonista Luca Crusco, del trombettista Marco Indino, con Paolo Corda alla chitarra, Jacopo Sgarzi al contrabbasso, Jacopo Careddu alla batteria e tanti ospiti, pronti ad alternarsi per dare vita a nuove musiche e suggestioni con l’improvvisazione come comune denominatore.
Nato da un’idea del suo direttore artistico, il clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), e patrocinato e supportato con forza dal Comune di San Teodoro e da questa edizione sponsorizzato e pubblicizzato da Henri Selmer Paris, azienda francese produttrice di strumenti musicali a fiato, il festival nelle passate edizioni ha ospitato sul suo palcoscenico alcuni tra i più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, come il cantante David Linx, i batteristi Roberto Gatto, Francesco Ciniglio e Greg Hutchinson, il bassista Dario Deidda, i chitarristi Paolo Angeli e Angelo Lazzeri, i sassofonisti Francesco Bearzatti, Gavino Murgia e Massimo Carboni, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il sassofonista statunitense Logan Richardson, i contrabbassisti Ameen Saleem e Salvatore Maltana, il fisarmonicista Luciano Biondini e il batterista Jarrod Cagwin, i pianisti Danny Grissett e Domenico Sanna e il trombettista Raynald Colom, tra gli altri.
San Teodoro Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale San Teodoro Jazz San Teodoro Jazz con il supporto e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro. Sponsor e collaborazione servizi: Henri Selmer Paris, San Teodoro Turismo, Ass. Culturale La Jacia, 2B Bistrobar, Lu Impostu, Bar l’Esagono Cala d’Ambra, la Posta Art-Pub, il Gallo Blu, Attimo, Bellavista Punta Est, Blue Bar Punta Est, la Bottega Alimentare Punta Est, Ristorante Punta Est, Rental Home Punta Est, Geoinvest Punta Est, Piccola Libreria Giardino Mondadori Point, Hotel Stella Marina, la Mesenda, Sognando Vacanze, Mousiké Live, GMN Print.
Tutti i concerti sono a ingresso gratuito con offerta libera a sostegno dell’Associazione Culturale San Teodoro Jazz. Maggiori informazioni e aggiornamenti nel sito www.santeodorojazz.com e sui social network del festival.
IL FESTIVAL – Il festival San Teodoro Jazz nasce nel 2016 da un’idea del clarinettista di San Teodoro Matteo Pastorino, in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro e le associazioni Musicultura Sardegna e San Teodoro Jazz, con il chiaro obiettivo di creare nella suggestiva zona della Gallura e dell’intero Mediterraneo un appuntamento destinato a crescere ed evolversi negli anni con proposte qualitative, di spessore, costantemente aperte alla contaminazione: aspetti congeniti in un genere ibrido e geneticamente aperto a nuove influenze come il jazz, genere che in terra sarda ha attecchito prolificamente conquistando il favore del pubblico e vantando un numero sempre più elevato di musicisti di spessore e qualità.
IL LUOGO – San Teodoro, conosciuto in Gallura come Santu Diàdoru, è un borgo abitato da poco meno di cinquemila residenti in inverno, animato da decine di migliaia di turisti d’estate. Il centro prese vita nel XVII secolo, nell’immediato entroterra alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu, quando pastori e pescatori popolarono la splendida porzione di terra, frequentata comunque sin dalla preistoria. Il nuraghe della borgata Naracheddu è la testimonianza più rilevante. Esisteva un centro abitato anche in età romana: i reperti archeologici sono documentati nel Museo del Mare. Fra gli appuntamenti da non perdere, le feste del patrono San Teodoro, la cui chiesa fu ricostruita a metà XX secolo, e quella di Sant’Andrea, che si svolge nel quartiere di Montipitrosu. Molto suggestivi i fuochi di Sant’Antonio Abate, festa detta Lu Fuculoni, durante la quale la popolazione si raccoglie attorno ai falò in onore del santo.