Diffondere il buon senso in una società in declino, una chimera o qualcosa di realizzabile?
I commercianti dei quartieri San Michele e Is Mirrionis a Cagliari, in prima fila nel diffondere i princìpi di buon senso della Via della Felicità.
Nella serata di ieri, lunedì 18 settembre, per la terza settimana consecutiva, nei quartieri Is Mirrionis e San Michele, si è parlato di buon senso. Lo hanno fatto i volontari della Fondazione “La Via della Felicità” e di Scientology, coinvolgendo i residenti e gli esercenti dei quartieri popolari del capoluogo sardo.
L’evidente degrado urbano delle strade e delle palazzine non invita certo ad una riflessione autocritica per individuare in che modo ciascuno potrebbe essere protagonista nel miglioramento dell’ambiente in cui vive.
In tanti, per giustificare la propria rassegnazione allo stato delle cose, affermano che: “ormai non c’è più niente da fare”, oppure che “la colpa è di chi dovrebbe fare le cose e non le fa”, chiaro riferimento agli amministratori o al governo. Un modo per delegare agli altri e non prendersi la propria parte di responsabilità.
Per fortuna non tutti la pensano in questo modo. In primo luogo, i volontari che con persistenza si adoperano per promuovere i valori di buon senso contenuti nel libretto La Via della Felicità che distribuiscono gratuitamente nelle attività e nelle case, ma nulla varrebbe il loro impegno, senza il coinvolgimento e la collaborazione di tante persone che del buon senso hanno fatto il loro stile di vita.
Parlando con tanti residenti emerge come quei valori sono condivisi dalla maggioranza di loro.
Tra i 21 precetti contenuti nel libretto, uno recita: “dà il buon esempio”. Prendendosi responsabilità di diffondere questi sani principi, i commercianti del quartiere danno il buon esempio, diventando i protagonisti in questo progetto di rinnovamento.
“La nostra è una delle prime attività commerciali della zona – dichiara una anziana commerciante ringraziando i volontari per il loro impegno – ciò che ha fatto sì che siamo sopravvissuti a tante difficoltà, è stato il rispetto reciproco in famiglia e alle persone del quartiere. I valori contenuti in questo libretto sono gli stessi che abbiamo messo in pratica da sempre, solo che in questo momento molti non li ricordano più.”
“Un tempo questi valori ce li insegnavano a scuola e in famiglia – ha dichiarato un altro commerciante, anche lui non più giovanissimo ma pieno di entusiasmo – dovremmo tornare all’insegnamento sia nelle scuole che in famiglia, perché è lì che si forma la società del domani.”
Già, la famiglia e la scuola! I punti di partenza da cui partono le fondamenta della società.
I volontari non possono che condividere queste argomentazioni, invitandoli a collaborare nella diffusione del libretto tra i loro amici e clienti, perché come scrive l’autore L. Ron Hubbard nell’ultima pagina: “Non devi fare altro che mettere in circolazione La Via della Felicità nella società. Come un mite olio che si espande nel mare infuriato, la calma si diffonderà dappertutto.”
La distribuzione del libretto continuerà anche nelle prossime settimane, con lo scopo di raggiungere tutte le attività e le famiglie dei due quartieri, affinché quel buon senso auspicato da tanti non resti una chimera ma una realtà da conquistare con la collaborazione di tutti.
Info: www.laviadellafelicità.it
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