Proseguono al Ghetto di Cagliari gli appuntamenti della quarantaduesima edizione del Festival Spaziomusica, la rassegna dedicata alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni, in corso di svolgimento fino al prossimo 9 novembre.
Domani (sabato 30 settembre) alle 21.30 al Ghetto di Cagliari va in scena la performance “Eterea Odissea” di Danilo Casti
Domani (sabato 30 settembre) alle 21.30 al centro la performance elettronica “Eterea Odissea”, live set elettronico multi-canale del musicista e compositore Danilo Casti. Eterea Odissea è un’opera musicale che si insinua nelle profondità dell’esperienza, sfidando la percezione e spingendo gli ascoltatori oltre i confini della realtà convenzionale.
Questo progetto si basa su una complessa diffusione multi-canale, creando uno spettro sonoro ampio e sfaccettato. Le sfumature si intrecciano come fili di un tessuto etereo, dando vita a un mondo ricco e stratificato. Nel cuore di questa odissea, troviamo l’illusione e l’aspetto onirico. Il suono si trasforma in un medium che sfida la nostra percezione, portandoci in uno stato di trance dove realtà e immaginazione si fondono armonicamente. Eterea Odissea, crea un’esperienza musicale avvolgente, invitando gli ascoltatori a immergersi in un viaggio unico, dove il confine tra suono e sogno si dissolve in una realtà astratta, intrigante e inafferrabile.
Doppio appuntamento
Un doppio appuntamento caratterizzerà la giornata di Spaziomusica domenica 1 ottobre: alle 20.30 spazio all’opera monodramma (con la musica di Albena Petrovic e il libretto di Peter Thabit Jones) “Ermesinde’s Long Walk” con Sara Carneiro (soprano), Teodora Sorokow (violino), Maria Miteva (flauto traverso), Kae Schiraki e Albena Petrovic al pianoforte, Josip Dragnic (chitarra) e Luc Hemmer alle percussioni.
Nel 2016, l’ensemble Ars Nova Lux commissionò ad Albena Petrovic un lavoro nel genere dell’opera da tasca. La scelta di Albena ricadde sulla sulla valenza storica di Ermesinde e creò “Ermesinde Long Walk” con il librettista Peter Thabit Jones.
Alle 21.30 a catalizzare l’attenzione del pubblico sarà il piano solo di Andrea Schirru, tra i talenti più fulgidi nell’attuale panorama pianistico isolano. Il progetto Piano Solo nasce dall’esigenza di comunicare in maniera schietta e sincera un messaggio musicale estremamente personale e intimamente autobiografico; si tratta di un percorso che trasporta l’ascoltatore in una sorta di viaggio onirico, un flusso continuo, attraverso le melodie, i suoni e le immagini raccolte, filtrate ed elaborate dalla sensibilità del musicista.
Spaziomusica è realizzato con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari.
Il prezzo dei biglietti per i singoli appuntamenti della manifestazione è di 2 euro, l’abbonamento a tutti i concerti costa, invece, 10 euro.
Per informazioni scrivere su WhatsApp al numero +39 347 5556488 o alla mail [email protected] o recarsi alla biglietteria allestita in occasione dei concerti presso Il Ghetto di Cagliari.
Il tema
“La memoria ecoica è un sottosistema di memoria sensoriale a breve termine che memorizza per un tempo limitato le informazioni uditive” spiega Fabrizio Casti, direttore artistico del festival Spaziomusica. “Ci consente di elaborare e comprendere il parlato, riconoscere i suoni e ascoltare la musica. Agisce come un buffer uditivo temporaneo e svolge un ruolo vitale nella percezione del parlato e nel riconoscimento del pattern uditivo.
Quando sentiamo un suono, la memoria ecoica si attiva e il cervello mantiene una replica perfetta di quel suono per un breve periodo. Possiamo persino rimandare l’attenzione al significato del suono mentre lo sentiamo e interpretarne invece la copia memorizzata. Con la 42° edizione del Festival, L’Associazione Spaziomusica continua la sua esplorazione.
Protagoniste di questa edizione saranno le nuove tecnologie audio-video, quali le installazioni multimediali, mapping e tutte le arti performative di nuova progettazione. Sono tantissime le prime produzioni assolute e le collaborazioni nazionali ed internazionali con Ensemble di fama mondiale e nomi prestigiosi del panorama della musica contemporanea che ospiteremo negli spazi del Ghetto di Cagliari.”
Il Festival
L’Associazione Spaziomusica è stata fondata nel 1982 da Franco Oppo, compositore e musicista di fama internazionale, e da allora è una realtà riconosciuta e accreditata nel panorama musicale regionale e nazionale italiano.
Alcuni numeri che raccontano la lunga carriera di Spaziomusica: più di cinquecento concerti eseguiti, duecento complessi ospitati e circa trecento fra direttori e solisti di livello internazionale che hanno proposto circa mille cinquecento composizioni firmate da oltre seicento compositori del Novecento e contemporanei, di cui oltre trecento in prima esecuzione assoluta e oltre duecento in prima esecuzione italiana, trentasette edizioni del Festival che oltre a Cagliari interessa diversi altri centri dell’isola e che ha portato in Sardegna nomi prestigiosi del panorama nazionale ed internazionale.
L’attività di Spaziomusica, festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta e dal suono di quella improvvisata si allarga fino al risonante ad include il paesaggio sonoro di oggi generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo.
Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari. Non mancano i riferimenti alle particolarità sonore della Sardegna legate sia alla lingua che al paesaggio naturale esplorate in progetti specifici. L’attività dell’anno 2023 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli escursioni. Escursioni multimediali, ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscano con altri linguaggi espressivi, come il movimento corporeo e la gestualità, la perizia solista, il mondo delle immagini