Il Rifugio Cuori Liberi rischia l’uccisione di tutti i suini da compagnia. L’appello al governo: non fate del male alle persone e agli animali dei santuari
Un’ordinanza di abbattimento ha colpito gli animali da compagnia del Rifugio Cuori Liberi per un focolaio di psa. A rischio non solo la vita degli animali, ma anche i diritti umani.
L’industria della carne bussa alle porte dei rifugi e alle case dei cittadini per uccidere anche gli animali da compagnia; è accaduto alla Sfattoria degli Ultimi, è accaduto a Gabriele e alla sua amata cinghialina Tina e ora sta succedendo al Rifugio Cuori Liberi. Il rifugio, sito in via Belvaschi a Sairano in provincia di Pavia, è stato colpito da un’ordinanza di abbattimento a causa della psa e rischia l’uccisione di tutti i suini da compagnia. Sebbene siano animali da compagnia e in quanto tali non destinati alla macellazione, il governo italiano ha intenzione di ucciderli per tutelare l’industria della carne e i mattatoi.
Una vera e propria ingiustizia, dichiara l’associazione Meta Parma: “Quello che sta accadendo è terribile, nessuno è più al sicuro, neanche gli animali da compagnia che in quanto tali sono membri della famiglia. L’industria della carne è arrivata a voler toccare anche le nostre famiglie, qui non si tratta più di difendere solo gli animali ma i nostri stessi diritti. Uccidere con la forza gli animali di un rifugio e bussare alla porta dei cittadini per uccidere gli animali da compagnia significa distruggere anche la vita delle persone, non solo quella degli animali. Gli animali da compagnia dei cittadini non devono essere toccati per nessun motivo, neanche in caso di virus, esattamente come non devono essere toccate le persone. Oggi sta succedendo ai rifugi e ai cittadini che hanno suini e cinghiali come animali da compagnia, domani succederà a cani e gatti.”
Continua il presidio
Intanto continua il presidio in difesa degli animali e delle persone del Rifugio Cuori Liberi, tra chi fa avanti e indietro e chi si ferma sul posto, al rifugio sta arrivando tutta la solidarietà di volontari e cittadini pronti a difendere gli animali con il proprio corpo. L’ordinanza di abbattimento potrebbe essere eseguita da un momento all’altro, con l’ausilio delle forze dell’ordine o addirittura dell’esercito che porterebbe a uno scontro con i cittadini per uccidere animali da compagnia.
Meta Parma manda un appello al governo:”È straziante pensare che possano fare del male ai volontari di un rifugio e a tutte le persone di buon cuore che stanno cercando di aiutare, ed è straziante che possano uccidere anche gli animali da compagnia dei cittadini. Mandiamo un appello al governo Meloni, che ha la responsabilità di ciò che sta succedendo e di tutto quello che potrebbe accadere: non fate del male alle persone e agli animali dei rifugi, non toccate gli animali da compagnia e non toccate le persone di buon cuore. Il governo italiano dovrebbe sostenere i luoghi di pace che diffondono amore, invece di inviare l’esercito e le forze dell’ordine per distruggerli. Uccidere gli animali da compagnia significa rovinare per sempre la vita dei cittadini che dovranno subire questo atto di violenza, rischiando malori gravi, depressioni e anche il suicidio. Che sia la legge a fare questo è veramente inaccettabile!”
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