Mamma e papà lavorano, come sono cambiati i loro ruoli
Mamma e papà lavorano, come sono cambiati i loro ruoli, la mamma e il papà sono due figure fondamentali nella crescita e nello sviluppo del bambino. Anche i nonni e zii sono importanti, daranno un amore diverso, ma allo stesso modo decisivo per la formazione del bambino. Spesso, infatti queste ultime figure sono presenti nelle famiglie come ausilio ai neogenitori quando entrambi lavorano.
Soprattutto oggi, che la figura del papà è presente in casa e nell’educazione del proprio figlio si chiede aiuto ad altre persone per potersi coordinare e organizzare meglio anche l’aspetto lavorativo senza dover rinunciare alle proprie ambizioni o alla carriera professionale.
La figura del padre
La figura del papà era diversa rispetto a quella che siamo abituati a vedere oggi.
Prima, il papà veniva spesso visto come un soggetto portatore di autorità nella famiglia e nel rapporto con la propria moglie. Non era considerato un papà dolce e amorevole con i propri figli, veniva visto come l’unico nella coppia a essere in grado di portare un reddito a casa che fosse idoneo a mantenere una famiglia intera. Il padre era l’unico a lavorare in casa.
Questa concezione della figura del padre è andata notevolmente modificandosi negli ultimi anni in particolare, ora infatti, l’uomo aiuta nella cura della casa e nell’educazione dei figli punto non è così inusuale e vedere un uomo che stira o che porta e a scuola i propri figli.
Questo mutamento è dovuto in particolare all’aumento dell’istruzione della presenza femminile nel mercato del lavoro.
Infatti, la donna ha acquisito sempre più indipendenza ed attualmente è ben presente e attiva nel mondo del lavoro e allo stesso tempo c’è stata quindi una ridefinizione dei ruoli genitoriali.
Il ruolo della donna prima
La donna storicamente era in una posizione quasi di subordinazione rispetto all’uomo; l’uomo, padre, marito aveva pieno potere sulla donna. La donna doveva occuparsi della famiglia dell’educazione dei figli pulire la casa e fare le faccende domestiche. Questo era il suo ruolo e non si poteva uscire da questo schema.
La figura della donna era limitata alla cura del focolare domestico e non era immaginabile che potesse far altro; al massimo poteva lavorare per persone più benestanti, ma sempre dopo il consenso e l’approvazione dell’uomo di famiglia.
È sicuramente se ci pensiamo, l’immagine più comune e più usata per descrivere la donna. Era molto accentuata, infatti, la divisione dei ruoli uomo e donna, ma tale distinzione veniva fatta in base solo al genere considerata inferiore rispetto all’uomo, un soggetto debole come un bambino che necessitava di protezione.
Il ruolo della donna ora
Ora la donna sta acquistando sempre più una posizione centrale nel mondo del lavoro, il suo ruolo nella famiglia non è più il solo ed unico ad occuparsi di tutto.
Il modello di famiglia a cui si era abituati un tempo è in forte evoluzione anche grazie ai movimenti femministi promossi dagli anni ’70 ad oggi. Acquisendo sempre più diritti che le spettavano, le donne sono libere di svolgere qualsiasi mansione che si desidera. Questo ha comportato che la donna non è più la sola ad occuparsi dei figli, perché anche lei lavora.
Il padre non è più una persona estranea assente nell’educazione dei figli, vuole partecipare in maniera congiunta e adempiere a questa responsabilità; infatti, il papà ora vuole instaurare un rapporto col proprio bambino.
Simona Baccoli