Festa Rustica ensemble e Diana Menea al terzo appuntamento con la musica antica 16 settembre 2023 h 19:00 Cala Reale, Asinara (SS) e 17 settembre 2023 h 19:00 Teatro S’Arza, Sassari (SS).
Note senza tempo – 5^ Festival Internazionale di Musica Antica
Non rallenta il treno inarrestabile di questa V edizione di musica antica firmata Note Senza Tempo: il festival promosso dall’APS Dolci Accenti, dopo il meraviglioso concerto del 9 settembre a Ploaghe, scalda ora i motori per regalarci una indimenticabile doppietta concertistica, che vedrà il Festa Rustica ensemble e la special guest Diana Menea protagonisti questo sabato nella location d’eccezione di Cala Reale (Asinara), e poi la domenica nel Teatro S’Arza a Sassari.
Gli artisti:
il 16 e 17 settembre suonerà per noi il Festa Rustica ensemble, composto da Giorgio Matteoli (flauto dritto e direzione), Attilio Motzo (violino barocco), Daniele Cernuto (viola da gamba e voce), Calogero Sportato (tiorba, arciliuto, chitarra alla spagnola), e Diana Menea (voce recitante).
L”Ensemble Festa Rustica, gruppo da camera barocco italiano con musicisti variabili (dalla triosonata all’orchestra da camera), viene fondato nel 1994 da Giorgio Matteoli. Oltre ai numerosi concerti eseguiti in Italia e all’estero (Francia, Spagna, Giappone, Romania, Albania, Turchia, Germania, Polonia, Montecarlo, Macedonia…), la prima registrazione mondiale dell’Ensemble dei concerti per flauto dolce e archi di Francesco Mancini (CD Musicaimmagine Records MR 1004) ha ottenuto diversi risultati positivi, feedback della critica nazionale ed internazionale e, secondo la rivista americana “Fanfare”, quale uno dei migliori dischi di musica classica al mondo prodotti nel 1995 (“the want list 1995”). Festa Rustica ha scoperto, registrato ed eseguito con strumenti originali belle musiche sconosciute del XVII e XVIII secolo, per lo più inedite e italiane. Tra queste ricordiamo i concerti per flauto ed archi di Niccolò Fiorenza, le sonate per violoncello e basso di Giacobbe Cervetto e, in ultimo, le musiche del compositore teorico vercellese Francesco Antonio Vallotti, attivo a vita a Padova, del quale Festa Rustica ha già inciso in prima assoluta mondiale le “Lamentazioni per gli uffici delle Tenebre” per soli, violoncello obbligato e orchestra (registrazione prodotta e distribuita dalla nota rivista musicale italiana Amadeus) e le “Antifone Mariane” per soprano, archi e continuo, CD di prossima pubblicazione per la Da Vinci Classic.
Diana Menea, Attrice e formatrice, classe 1979, si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove si forma con maestri quali Enrico D’Amato, Luca Ronconi, Franca Nuti, Giulia Lazzarini, Marise Flash, Lydia Stix. Partecipa a vari allestimenti del Piccolo Teatro di Milano, con la regia di Luca Ronconi, tra cui “La vita è sogno”, “Phoenix”, “Infinities” e “Prometeo Incatenato”. Ha lavorato inoltre con registi quali Massimo Castri, Gianfranco De Bosio, Peter Stein, Roberto Guicciardini, Pietro Carriglio, Serena Sinigaglia, Lisa Ferlazzo Natoli, Luca Micheletti. Ha collaborato con la Compagnia Teatrale “I Guitti” di A. Micheletti e con la Compagnia Teatrale “Gli Incauti”. Dal 2009 lavora con il regista Claudio Longhi come attrice e formatrice per Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale, prendendo parte a diversi progetti e spettacoli tra i quali: “Io parlo ai perduti”, “Sallinger”, “Voci sorde”, “La resistibile ascesa di Arturo Ui”, “Il ratto d’Europa. Per un’archeologia dei saperi comunitari” (premio speciale UBU 2013), “Carissimi Padri”, “I pugni ricolmi d’oro”, “Simposio”, “Istruzioni per non morire in pace. Patrimoni. Rivoluzioni. Teatro.”, “La classe operaia non va in paradiso”, “La commedia delle vanità”, “Il peso nel mondo nelle cose” e “Wet Market”. Collabora da qualche anno con il Poesia Festival assieme al poeta Alberto Bertoni. Nel 2020-2021 ha lavorato alla messa in scena di “Elettra – Onora il padre e la madre” di Fabrizio Sinisi con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni e “La morte della Pizia” di Dürrenmatt. Per il Piccolo teatro di Milano: è diretta nella stagione 21/22 da Massimo Popolizio in “M – Il figlio del secolo”, da Davide Carnevali in “Do it your self”; nella stagione 22/23 oltre alla ripresa di “M – Il figlio del secolo” prende parte a “Il barone rampante” di Italo Calvino con la regia di Riccardo Frati e al progetto teatrale “Il Teatro tiene banco” con gli spettacoli “La favolosa battaglia dei topi e delle rane”, “Orlando hater e Angelica furiosa” e “Antigone in cattedra” scritti e diretti da Davide Carnevali. Da diversi anni svolge inoltre attività di formazione, è docente presso corsi e Scuole di Alta Formazione quali la “Scuola del Piccolo Teatro di Milano”, “Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro” di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, “Corso di alta formazione per cantanti lirici” del Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena e del Teatro Comunale di Bologna.
Il programma:
Le nostre orecchie verranno deliziate da un programma ricercato intitolato “Musica al tempo di Jean Baptiste Moliére”, in un viaggio nel tempo che ci riporterà alla corte del re Luigi XIV, quando la musica era presente in tutti i luoghi, dalle chiese ai balli campestri nelle locande oltre che ovviamente a corte. Considerata assieme alla danza una disciplina obbligatoria per l’educazione delle fanciulle della buona società, la musica era espletata attraverso lo studio del canto, del liuto della viola da gamba, del clavicembalo o del violino. Fortemente sostenuti, i musicisti di corte componevano per questa nobiltà musiche a loro dedicate e numerosi erano i concerti eseguiti anche tutte le sere.
Le sonate di questo concerto sono opere di musicisti francesi che hanno fatto conciliare i gusti francesi con quello italiano. Le melodie tematiche di gusto francese con ricchi abbellimenti sono stati uniti alla tecnica strumentale italiana all’epoca più sviluppata. Ad esempio Jean-Baptiste Senaillé fu uno dei primi violinisti francesi ad adottare la tecnica e lo stile della scuola italiana riuscendo a saldare lo stile francese, caratterizzato dalla grazia melodica, dalla partitura virtuosistica e dalla predilezione per i ritmi di danza, con le regole italiane della sonata barocca e del contrappunto. Ciò ha prodotto delle sonate spesso caratterizzate da una grande originalità e da una sicura audacia armonica.
I prossimi appuntamenti:
29 settembre – Docenti del Conservatorio L. Canepa; Sassari
7 ottobre – Minim Ensemble Medievale; Sennori
3 novembre – Orchestra d’archi del Conservatorio L. Canepa; Sassari
18 novembre – Tomeu Segui Campins; Sassari
2 dicembre – Scarlatti Project Orchestra; Sassari
16 dicembre – Cenacolo Musicale; Sorso
Lo staff
La musica antica è un gioco da ragazzi: l’Associazione Dolci Accenti si impegna a sfatare lo stereotipo della musica antica “difficile e noiosa” con un’opera di divulgazione non solo esterna, con l’organizzazione di masterclass, seminari, la fondazione dell’Accademia Galàn e il SYEMF – Sassari Youth Early Music Festival, ma anche interna, ovvero affidando i meccanismi interni ad uno staff giovane e dinamico. Il “dietro le quinte” del Festival viene infatti portato avanti da un team di giovani – e giovanissimi – musicisti sardi che ricoprono ruoli fondamentali alla buona riuscita del progetto, a partire dalla segreteria, alla comunicazione sui social, alla preparazione delle location, fino all’accoglienza del pubblico.
Festival ecosostenibile:
Il Festival Dolci Accenti si impegna a sfatare il negativo mito dell’inconciliabilità dell’antico col moderno sotto ogni fronte, passando anche per il tema dell’ecosostenibilità. Fin dalla prima edizione, infatti, il Festival ha dimostrato grande sensibilità nei confronti di questo tema evitando il più possibile lo spreco di risorse cartacee, avvalendosi invece della tecnologia a portata di tutti per modernizzare ed alleggerire non solo l’impatto del Festival sulla natura, ma anche la comunicazione.
Anche quest’anno dunque, il libretto con tutte le info relative ai concerti sarà disponibile solo online: sarà possibile scaricare la brochure sul proprio smartphone in tutta comodità collegandosi al sito web www.notesenzatempo.it, oppure scannerizzando il QR code presente ai concerti per avere sempre a portata di mano il programma e tutte le curiosità sugli artisti di ogni singolo concerto.
I Sostenitori:
L’impegno dell’Associazione Dolci Accenti nella divulgazione della musica antica è ormai riconosciuta a livello internazionale: a sostenere la V edizione del Festival troviamo il REMA, Early Music Network, il più prestigioso riferimento per la musica antica a livello europeo, del quale ora l’APS Dolci Accenti figura tra gli oltre 200 partner in vari Paesi.
A sostenere il Festival concorrono anche la Regione Sardegna e la Camera di Commercio grazie alla collaborazione col progetto Salude & Trigu; nonché la Fondazione Sardegna e i Comuni coinvolti: Sassari, Uri, Ploaghe, Sorso, Sennori, Porto Torres.
Importante inoltre la collaborazione continua e duratura con JSBach, la Società Bachiana Italiana, ente di divulgazione delle opere bachiane sul territorio italiano; e con il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari, già collaboratore del Festival da alcuni anni concedendo spazi e portando al Festival giovani talenti protagonisti di alcune serate.