A Cagliari il 18esimo Festival Tuttestorie
Inizia finalmente CHI C’È C’È. Racconti, visioni e libri di famiglie, il 18° Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi, che dal 5 ottobre porterà all’EXMA e in altri luoghi di Cagliari, autrici, autori, illustratrici e illustratori, atelieriste/i, esperte/i di letteratura per l’infanzia, artiste/i, divulgatori scientifici per presentazioni di libri, mostre e laboratori.
Il 5 ottobre, prima giornata del Festival, oltre alle numerose attività per le scuole che si svolgono al mattino, saranno 10 gli eventi all’EXMA e 1 a Sa Manifattura.
Il Festival è curato dalla Libreria per Ragazzi Tuttestorie, con la direzione artistica di Manuela Fiori e la consulenza di idee e testi di Bruno Tognolini, e si avvale della preziosa collaborazione di 130 volontari. In questa edizione una dedica speciale è per la fotografa Daniela Zedda, scomparsa nel maggio scorso, sguardo e amica del festival da sempre, che sarà presente con la mostra/gioco “A facc’e pari”, una selezione di trenta ritratti di ospiti delle passate edizioni.
Tema di questa edizione sono le famiglie: le nostre umane nella loro pluralità multiforme, ma anche le famiglie animali, botaniche e quelle dei non viventi. Famiglie di parole, pattern, colori, caratteri tipografici, stelle e pianeti, fin giù alle famiglie di storie. Il Canto dei Figli del Mondo sarà la colonna sonora originale scritta da Antonello Murgia, con testi di Bruno Tognolini di queste congreghe mutanti, luogo profondo della nostra anima, che conosciamo e dove iniziamo a conoscerci, annusando la vita che ci aspetta nella sua lussureggiante imperfezione.
La prevendita ticket per i laboratori a numero chiuso può essere effettuata sul sito www.tuttestorie.it, dove può essere consultato il programma completo
PROGRAMMA DEL 5 OTTOBRE
Sono dedicati agli adulti due incontri che si svolgono all’EXMA in Sala ZIZÙ. Alle 17 inizia FARE FAMIGLIA con Nicoletta Gramantieri, Elena Fierli (S.C.O.S.S.E.) e Caterina Satta che dialogheranno con Emanuele Ortu grazie agli immaginari delle famiglie che la letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza ci racconta e di quelle che le lenti della sociologia odierna ci permettono di scoprire. Tra albi illustrati, romanzi, poesia e domande ci muoveremo a zig zag nel grande arazzo delle famiglie. Rigorosamente al plurale di curiosità.
A seguire alle 18.30 arriva lo scrittore e giornalista scientifico Andrea Vico che nel corso dell’ incontro E VISSERO CONNESSI E CONTENTI parlerà di smartphone e social network che sono presenti in tutti momenti della giornata. Esiste un giusto equilibrio tra l’essere genitori di adolescenti e usare i social? Cosa raccomandano sociologi e psicologi e cosa dicono le leggi europee a tutela delle immagini raffiguranti minori?
In Sala Bubù (16.30 per bambini da 3 a 6 anni con un adulta/o) si svolgerà il laboratorio FRATELLI DI STRISCE, SORELLE DI MACCHIE, in cui dopo aver scoperto come la natura disegna la vita, i bambini, guidati dalla giornalista e scrittrice Federica Buglioni in collaborazione con Topipittori, potranno vestirsi di pattern come le zebre, i lemuri e i leopardi.
Alle 17 e 30 i bambini sino ai 10 anni possono scegliere tra due laboratori. Nella Tenda Lassù una grafica/illustratrice e due inventori di storie faranno vedere il mondo attorno con occhi diversi: durante MIA MAMMA GUIDA UNA BALENA, con Cecilia Botta, Pino Pace, Chiara Lorenzoni i bambini possono giocare a immaginare ad esempio se un bus può diventare una balena, oppure l’autista può essere il capitano di una nave. E se la mamma della nostra storia sa di biscotti, di sonno, di vento, gli odori si possono disegnare? Ci sono mezzi di trasporto fantastici ideali per andare a scuola, in vacanza, in Australia?
Mentre quelli che andranno nella Torretta Tam Tam dovranno prestare attenzione alle BESTIACCE NEL BUIO. Infatti al buio la nostra mente si popola di amici notturni, animali, bestie e bestiacce, che a volte fanno paura e altre volte ci fanno scoprire cose inimmaginabili. A partire da cinquanta albi illustrati che raccontano il buio, Fabio Fornasari, architetto e museologo, ha ricreato la grande famiglia dei personaggi che li abitano e che non ci parlano solo delle paure, ma della nostra immaginazione. Un laboratorio per tutte e tutti: multisensoriale, tattile, profumato, sonoro.
Il laboratorio con la scrittrice Silvia Vecchini, CARTOLINE PER CHI C’E’, che si svolge dalle 17.45 in Tenda Quaggiù, suggerirà, ai bambini da 8 a 10 anni a agli adulti che li accompagnano, come cercare le parole per dire l’amore, la gioia, la gratitudine per i nostri legami, partendo dai versi dei poeti e da pagine quotidiane, tra lettere sparpagliate, scritte con le forbici oppure cancellando,
Anche alle 18 si svolgono due laboratori. In Sala Bubù i piccoli da 4 a 6 anni con un adulta/o insieme a Lucia Scudieri, illustratrice, pittrice e autrice, nel corso del laboratorio HAI UN CUCCIOLO NELLA PANCIA? scopriranno quanti modi ci sono di diventare mamma e papà. Troveranno l’aiuto di 24 animali, ciascuno dei quali svelerà i segreti della sua maniera tutta speciale di mettere al mondo i cuccioli e di prendersene cura. Ciascun bambino costruirà alcune personali pagine con delle finestrelle per scoprire se c’è un cucciolo o un uovo dentro la pancia del suo animale.
Mentre in Sala Up, adulti e bambini in coppia dopo aver passeggiato tra storie illustrate che parlano di amicizie, racconteranno con le immagini la grande avventura che è il volersi bene, l’accettarsi e accettare, il rispecchiarsi, il capirsi e l’andare oltre le differenze. Tutto questo durante COPIA DI ME, COPPIA CON TE, il laboratorio con l’autrice-illustratrice Olga Tranchini realizzato in collaborazione con Terre di Mezzo.
La prima giornata all’EXMA si conclude in Piazza Blablà a partire dalle 19.30 con la performance ORGANISMI GIOCOSAMENTE MODIFICATI a cura di Alessia Zurru e Carla Carta (Ass. Cult. Laboratorio Scienza), Daniele Guaragna e Pietro Olla (Circoscienze) per SC.ART. Cosa accomuna i cuccioli sapiens e i cuccioli di bradipo, i cuccioli di tartaruga e i piccoli della medusa? Lo scopriremo costruendo con l’aiuto della comunità del festival una grande e colorata molecola di DNA utilizzando e intrecciando i nostri corpi, con la complicità giocosa di piccole scienziate e scienziati, artiste e artisti che hanno frequentato la Scuola Estiva di SC-ART, il cantiere civico delle Scienze e delle Arti per il sociale
ZILÌ infine è l’ attività che si svolge a SA MANIFATTURA alle 17.30 ed è dedicata a bambini dai 9 mesi a 5 anni con un adulta/o. Si tratta di un’esperienza sonora, realizzata con i partner storici Sardegna Teatro e Fuorimargine, di e con Alice Ruggero e con la collaborazione di Leo Merati e Monica Serra. Zilì – parola con cui si chiamano le capre nel dialetto della Val Bregaglia – desidera essere un tempo d’incontro e di ascolto, uno spazio di esplorazione e gioco per corpi grandi e piccoli insieme, un momento di immersione nel paesaggio sonoro del gregge. Cosa cambia nei corpi, nei pensieri, nello stare insieme, quando cambiano i suoni che ci circondano?
A FACC’E PARI – RITRATTI DI DANIELA ZEDDA
Nella bolgia felice del Festival Tuttestorie per diciassette anni si formavano, all’improvviso, delle bolle magiche. Erano gli spazi in cui Daniela Zedda si ritrovava “a facc’e pari” con l’ospite di turno da fotografare. E assieme a lei o lui girava per l’EXMA a caccia dello scenario giusto e dell’oggetto con cui costruire una composizione fatta di sguardi e luci, in cui tutto diventava parte di un gioco serissimo. Daniela osservava, parlava senza sprecare troppe parole. E aspettava. Si divertiva e noi con lei. Con paziente ironia, avanzava calma, ma decisa, e scattava. Guardava, un po’ sorniona, e scattava ancora, fino a trovare la foto che cercava. Era la foto in cui si stabiliva una relazione tra chi era dietro e chi davanti all’obiettivo: solo allora era possibile raccontarsi e mostrare la propria sostanza umana.
Dei tanti ritratti fatti dal 2006 ad oggi ne abbiamo raccolti trenta. E li abbiamo impaginati in un percorso che invita lo sguardo bambino e quello adulto ad entrare nelle foto e rispecchiarsi, reinventandole con passo leggero e divertito. Oggetti fotografati accanto a oggetti reali, per raccogliere l’invito a portare avanti il gioco, trasformandoli in altro da sé e fare, così, della foto una materia sempre viva e in movimento. E ancora, barbe, baffi, occhiali e parrucche calamitate per travestire gli ospiti con lo stesso suo sguardo irriverente.
Non potevamo immaginare niente di diverso, se non continuare a giocare con Daniela, ragazza in bicicletta che manteneva ben saldo dentro di sé un nucleo d’infanzia da vera bambina ribelle.
Mostra/gioco ideata da Elena Iodice, Mauro Luccarini, Manuela Fiori. Disegni magneti Ignazio Fulghesu. Logo Mauro Luccarini. Allestimento Salvatore Campus
A SPASSO PER IL FESTIVAL
Nella Sala Puà dell’EXMA, che ospita A FACC’E PARI, la mostra di Daniela Zedda, fotografia e video faranno da trait d’union ad un’esplorazione familiare visiva affidata a diversi artisti e operatori: la fotografa Marcella Marraro porterà la comunità del festival dentro i suoi RITRATTI A METÀ, sorprendenti istantanee a coppie di parenti molto stretti; Elena Iodice e Nadia Paddeu comporranno un ricco album di famiglie giocando tra l’austerità del bianco e nero e il colore delle carte da collage con DON’T SAY CHEESE!; la Cineteca Sarda e Massimo Gasole accoglieranno visitatrici e visitatori in uno spazio in cui alle selezioni video dall’archivio dei filmini familiari (COME ERAVAMO) farà da tappeto sonoro, BLABLABLÀ, la cucitura di voci del mormorio familiare raccolto da Tuttestorie nei mesi che hanno preceduto il festival.
Come sempre ci sarà l’UFFICIO POETICO DEL TEMPO a cura di Andrea Serra e Valentina Sanjust con la collaborazione de La Tana di Lunamoonda. I bambini e le bambine, grazie alle maestre bibliotecarie, da tante città d’ Italia ci hanno inviato pensieri, che si trovano appesi negli spazi del Festival, per aiutarci a raccontare le famiglie. L’Ufficio Poetico si sdoppia, anche quest’anno grazie al BARATTO POETICO: verrà regalata una poesia o una filastrocca sul tempo a tutte e tutti coloro che doneranno un pensiero per l’Ufficio Poetico
Per tutta la durata del Festival sarà aperta la Cucina di fango per cucinare pietanze a base di terra, fango, foglie, rametti, sassi, erba, gusci e qualsiasi altro materiale naturale; si potranno costruire famiglie immaginarie facendo un gioco di costruzioni, elementi modulari di varie forme, assemblati e connessi liberamente in compagnia di Zia Triangolo e Nonno Cerchio. E grazie a Eva Rasano in collaborazione con il Progetto Outsiders si potrà partecipare al laboratorio per una installazione collettiva Tipi di famiglie, famiglie di tipi in cui con tavolette, colori e pennelli, si darà vita a una galleria di famiglie reali o immaginarie, le più belle, le più strane, le più tenere, le più mostruose le più bizzarre che ci siano.
Infine il clown Daniele Guaragna e Francesca Amat, affiancati dal maestro Andrea Serra, tutti i giorni sino al 9 ottobre incontreranno le bambine e i bambini ricoverati nei reparti di Pediatria del Brotzu e Oncoematologia Pediatrica e Neuropediatria del Microcitemico.