Ad Alà dei Sardi (SS) una tre giorni sulle opportunità legate alla sughericoltura
Ad Alà dei Sardi (SS) una tre giorni sulle opportunità legate alla sughericoltura, Alà dei Sardi, 21 Ottobre 2023 – Formazione di tecnici forestali e funzionari, un sopralluogo in campo e un evento istituzionale con workshop per discutere opportunità e valorizzazione della gestione e del mercato del sughero sardo, promossi dalla ONG FSC Italia in collaborazione con il Comune di Alà dei Sardi e realtà del territorio come FoReSTAS, Agris Sardegna, ANARF – Associazione Nazionale per le Attività Regionali Forestali, Università di Sassari e il supporto di D.R.E.Am. Italia all’interno del progetto ResAlliance.
Punto di partenza di questi incontri il Comune di Alà dei Sardi e le sue proprietà sughericole, che hanno recentemente ricevuto la certificazione di gestione sostenibile e la verifica degli impatti positivi di questo tipo di attività su fattori come qualità dell’acqua, sequestro e stoccaggio del carbonio, conservazione della biodiversità e del suolo, rilasciati secondo gli standard internazionali del Forest Stewardship Council (FSC). Questi riconoscimenti permetteranno ora al Comune di poter immettere nel mercato sughero da filiera nazionale sostenibile e tracciabile, oltre a quantificare i valori ambientali, sociali ed economici positivi associati a questa attività.
I primi due giorni dell’evento (18 e 19 Ottobre), ospitato al centro polivalente ‘Don Addis’, hanno visto laformazione di quasi 40 tra tecnici forestali e funzionari, anche attraverso il sopralluogo dell’area Sas Codineddas, all’interno del patrimonio forestale di Alà e certificata FSC, in cui sono state illustrate le modalità di controllo tecnico per ottenere la certificazione. Ad aprire la giornata del 20 Ottobre i saluti istituzionali diGiuseppe Fasolino, Vicepresidente della Giunta Regionale; Emanuele Beccu, Capo di gabinetto dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente; Antonio Casula, Direttore di FoReSTAS e Presidente di ANARF; Giovanni Piras, Direttore di Agris Sardegna; Gian Nicola Zuccarelli del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e Costantino Sirca dell’Università di Sassari, che hanno sottolineato l’altissimo valore del settore boschivo sardo, e la necessità di mettere in campo strumenti e pratiche per conservarlo.
Le sugherete certificate e il ‘Modello Alà dei Sardi’
“Siamo il primo Comune in Italia ad avere intrapreso un percorso di certificazione del patrimonio sughericolo riconosciuto internazionalmente, e questo è un primato che ci rende estremamente orgogliosi” ha confermato Giorgio Scanu, Assessore Comunale all’Ambiente, Agricoltura, Territorio e Turismo di Alà dei Sardi, durante il convegno istituzionale del 20 Ottobre. “Dobbiamo ora continuare a lavorare per far fruttare la nostra esperienza, e possibilmente estenderla ad altre aree della Sardegna” ha proseguito Francesco Ledda, Sindaco di Alà.
Le opportunità evidenziate durante i tre giorni dell’evento si estendono potenzialmente all’intero panorama sardo, forte di paesaggi multifunzionali altamente produttivi e dall’elevato valore ambientale e socio-identitario. Attualmente sono circa 1.000 gli ettari di sughereta certificati secondo gli standard di sostenibilità FSC in Sardegna, suddivisi all’interno di 6 proprietà pubbliche o private: tra questi, le aree di Cusseddu-Miali-Parapinta e Macomer, con rispettivamente 67 e 76 ettari, gestiti dall’agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale (Agris Sardegna); la sughereta privata di Gianna Masu a Tempio Pausania, di 28 ettari; l’area di proprietà di Antonio Masala a Villanova Monteleone, di 151 ettari; i 169 ettari gestiti dalla Società Agricola Limbara a Calangianus, di proprietà del Sugherificio Molinas. A questi ora si è aggiunta la proprietà comunale di Alà dei Sardi, di 466 ettari.
“Il sughero è uno dei materiali naturali tra i più presenti nella nostra vita quotidiana” è il commento diGiuseppe Bonanno, Direttore di FSC Italia, intervenuto durante la mattinata “è sostenibile, resistente e si presta ad una molteplicità di usi; ciò lo rende protagonista della bioeconomia e di quella transizione verde che coniuga sostenibilità economica, ambientale e sociale”.
Nel workshop che si è tenuto nella seconda parte della giornata, sono stati creati 4 gruppi di lavoro raccolti attorno al dibattito su altrettanti temi principali: mercato, governance, servizi ecologici e formazione nel settore della sughericoltura sarda. Attorno a questi temi si sono confrontate realtà regionali e territoriali pubbliche, gestori, proprietari forestali e altri attori del panorama socio-economico regionale, evidenziando problematiche come l’abbandono gestionale, la concorrenza con altri Paesi, l’eccessiva burocrazia, la carenza di professionalità specifiche e di informazioni, e – per contro – le opportunità che derivano da forme di associazionismo, dalla formazione, dall’innovazione tecnologica e da studi di quantificazione economica.