Ai giorni nostri ha ancora senso parlare di Diritti Umani?
Ai giorni nostri ha ancora senso parlare di Diritti Umani? – A Nuoro, nella giornata di oggi martedì 31 ottobre le volontarie di Uniti per i Diritti Umani li promuoveranno tra i cittadini e nei negozi.
Come ormai accade regolarmente da oltre un anno, ogni settimana i volontari di Uniti per i Diritti Umani, scelgono una città. Ai giorni nostri ha ancora senso parlare di Diritti Umani?O paese della Sardegna dove promuovere e dibattere con i residenti dei trenta articoli contenuti nella Dichiarazione Universale, proclamati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Crederci fino in fondo è la loro parola d’ordine.
Nonostante tutto farebbe pensare che sia impossibile fermare la follia collettiva che sta dominando il mondo, i volontari di Uniti per i Diritti Umani non si fermano.
Convinti di avere in mano l’unica “arma” davvero capace di fermare la catastrofe umanitaria che sta coinvolgendo l’intera popolazione mondiale.
Mai come in questo momento, dalla fine del secondo conflitto mondiale, l’umanità si è trovata coinvolta contemporaneamente in tante guerre, emergenze umanitarie dovute a catastrofi naturali.
Diaspore di milioni di persone in fuga dalla povertà e dalle stesse guerre volute dai loro governi.
Le migliaia di morti nelle guerre dalla Palestina all’Ucraina stanno diventando numeri utili per la cronaca giornaliera del conflitto.
Vittime civili o militari poco importa, ma pur sempre esseri umani.
Non c’è dubbio che la guerra infinita tra israeliani e palestinesi ha distolto l’attenzione dei media dai drammi che si stanno consumando da altre parti del mondo;
altre guerre o drammi sono diventate notizie di secondo piano; non fanno più “notizia” nemmeno i recenti naufragi nel mar Mediterraneo, con numerosi morti accertati, di questi ultimi giorni.
Ci stiamo assuefacendo alla barbarie.
Che fare dunque in questo quadro in cui tutto sembrerebbe senza soluzione? I trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sono la chiave per la soluzione di qualsiasi conflitto.
“SIAMO NATI TUTTI LIBERI E UGUALI IN DIGNITA’ E DIRITTI” così recita il primo dei trenta articoli della Dichiarazione.
Basterebbe mettere in pratica anche “solo” questo articolo per vivere in un mondo in cui regnano il rispetto reciproco, la pace e l’armonia tra i popoli.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard.
Per i volontari non è uno slogan, è diventato il loro scopo, convinti che quei valori, da soli, possano fare la differenza; dai “piccoli” atteggiamenti interpersonali.
In casa, nel quartiere, sul posto di lavoro, alle “grandi” decisioni dei governanti preposti a decidere del presente e futuro delle nazioni, tutti possiamo contribuire a creare un mondo migliore.
Serve “solo” la volontà e l’impegno di tutti, senza distinzione di ruoli perché, che ci crediamo o no, non abbiamo altra via d’uscita al reciproco riconoscimento dei Diritti di tutti.