Al Ghetto di Cagliari proseguono gli appuntamenti del festival Signal Reload 2023
Domani (venerdì 20 ottobre) al Ghetto di Cagliari proseguono gli appuntamenti del festival Signal Reload 2023, rassegna dedicata alla musica elettronica e alla sperimentazione organizzata da TiConZero. Dalle 19.30 protagonista il trio LILI, il laboratorio Snake Lab di Daniele Ledda e la performance di Sara Vargiu.Al Ghetto di Cagliari proseguono gli appuntamenti del festival Signal Reload 2023
Proseguono al Ghetto di Cagliari (in via Santa Croce 18) i concerti della diciassettesima edizione del festival Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e d’avanguardia organizzata dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare sotto la guida di Daniele Ledda, affiancato da Raffaele Tronci alla direzione artistica e Valentino Nioi alla produzione.
Domani (venerdì 20 ottobre) gli appuntamenti avranno inizio alle 19.30 (biglietto d’ingresso a 6 euro) con il concerto del trio LILI, nuova dimensione elettronica delle produttrici e polistrumentiste Lisa Masia e Marina Cristofalo – già note come Lilies on Mars, enfants prodiges scoperte dal maestro Franco Battiato – pronte a suggellare questa nuova fase del loro percorso artistico con il debut album “SPAZIOTEMPO” dello scorso maggio. Il lavoro è strutturato in dieci tracce che compongono il progetto che può indubbiamente definirsi il più pop tra quelli di Lisa e Marina. Una nuova dimensione che conserva un sapore spaziale e retro-futurista. Come dicono le LILI,«Su marte suonavamo la musica con lo sguardo rivolto all’insù, verso la terra, ora su quella terra distante anni luce ci siamo arrivate». Ad affiancarle ci sarà Lorenzo Masini al synth.
Un interessante laboratorio di improvvisazione e composizione istantanea a cura di Daniele Ledda verrà proposto successivamente: con “Snake Lab” la volontà dell’artista è quella di approfondire l’universo dell’improvvisazione non idiomatica nelle sue varie possibilità. Verranno affrontati, anche in relazione all’organico ed agli orientamenti dei musicisti, diversi argomenti: dall’improvvisazione strutturata all’improvvisazione libera, dalla conduzione alla lettura di partiture grafiche e videografiche. In particolare si utilizzerà un sistema che fonde assieme diverse tecniche di improvvisazione guidata, dove il direttore compone istantaneamente ma raccoglie anche le richieste dei singoli musicisti e mostra dei segnali o gesti che determinano delle particolari interazioni tra gli esecutori. Nel percorso gli iscritti verranno invitati ad esplorare nuove modalità di espressione con i propri strumenti ed a cercare diverse forme di interazione con gli altri attraverso l’attività di gruppo ed alcuni momenti di approfondimento individuali. Negli incontri si affronta un approccio laboratoriale che rappresenti alcuni aspetti della pratica dell’improvvisazione differenti per natura e concezione, svincolandola dal contesto di genere cui viene spesso esclusivamente associata esplorando le potenzialità della creazione istantanea, coordinando suono, narrazione, visione. La serata verrà portata a termine dall’esecuzione della musicista e performer Sara Vargiu.
Sabato 21 ottobre si inizierà alle 19.30 (biglietto d’ingresso a 6 euro) con il progetto “j-mve” di Marco Manconi. Seguirà la performance di Rael, al secolo Marco Ruju, pianista, compositore e musicista elettronico, al quale si succederà Samur Khouja, sound designer e ingegnere del suono con sede a Los Angeles. Chiuderà la serata l’esibizione del duo composto da Dalila Kayros e Danilo Casti.
Tutto il festival sarà indirizzato a ridurre l’impatto ambientale delle performance, finanziando opere di riforestazione attraverso servizi come “Adotta un Albero“. L’associazione si impegna costantemente per una maggiore inclusività, lavorando ad un piano triennale volto a ospitare un sempre maggior numero di artiste e di artisti che vanno oltre il binarismo di genere.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (RAS L.1/90 ART. 56) e del Ministero della Cultura – FUS Fondo Unico per lo Spettacolo, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con i festival Spaziomusicae Gràcia Territori Sonor – LEM Festival.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione Ticonzero affiancato dal prezioso lavoro dei soci Raffaele Tronci e Valentino Nioi. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: CoincidentiaOppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, SyntaxError, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, HenningFrimann, David Shea, OtomoYoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
L’ORGANIZZAZIONE – Ticonzero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, Ticonzero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di Ticonzero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, saia in Italia che all’estero. Nelle produzioni Ticonzero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. Ticonzero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento. Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo dell’Associazione Ticonzero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.