Al via nelle scuole un progetto sui corretti di stili di vita, educazione alimentare e inclusione
La Giunta Sanna, su proposta dell’Assessore ai servizi sociali Carmen Murru, ha approvato il progetto scolastico di inclusione sociale “A scuola, la palestra della salute”.
Al via nelle scuole un progetto sui corretti di stili di vita, educazione alimentare e inclusione
“Il progetto ha come obiettivo la promozione della pratica corretta e costante dell’esercizio fisico e la riscoperta dell’attività motoria, al fine di evitare possibili patologie che compromettono l’equilibrio tra corpo e mente – evidenzia il Sindaco Massimiliano Sanna -.
Le attività si focalizzeranno nelle scuole primarie e secondarie a beneficio degli studenti. Si punterà alla promozione e all’educazione a una vita sana, con incentivi all’attività fisica e contrasto ai disturbi alimentari e a condotte non inclusive e sregolate”.
“Il progetto prende spunto da un’indagine condotta nel territorio regionale sardo dalla quale è emerso che buona parte della popolazione si classifica come sedentaria in quanto non svolge attività fisica leggera per almeno 4-5 giorni a settimana – sottolinea l’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -.
Secondo lo studio, i sardi presentano un livello di attività fisica sensibilmente più basso rispetto alla media italiana ed europea, il numero delle persone in sovrappeso ed obese cresce costantemente e una percentuale elevata della popolazione sarda risulta diabetica rispetto alla media nazionale”.
Gli interventi
Gli interventi si rivolgono a giovani e adolescenti di età scolare obbligatoria, residenti o domiciliati a Oristano, in condizioni di difficoltà, quali: disagio psicologico ed evolutivo (relazioni familiari problematiche, eventi di vita stressanti, disturbi alimentari, devianza e coinvolgimento in gruppi a rischio); isolamento sociale (scarsa capacità di adattamento, presenza di problemi psicologici e comportamentali, ritirati sociali, vittime di bullismo o cyberbullismo); abbandono scolastico; abuso o dipendenza da alcool, droghe, gioco; problemi con la giustizia (comportamenti antisociali, delinquenziali, distruttivi, coinvolgimento in risse o detenzione illegale di stupefacenti). Il compito di realizzare le attività è affidato a docenti scolastici di tutti gli Istituti Comprensivi di Oristano che aderiscono a Special Olympics e professionisti specialisti in discipline quali: Scienze Motorie, Medicina, nutrizione e associazionismo sportivo e del volontariato.
“Puntiamo a un forte coinvolgimento della scuola che ha un importante ruolo educativo e formativo insieme alla famiglia e al contesto sociale che potrebbe risultare molto incisivo sui comportamenti dei giovani studenti – aggiunge l’Assessore Murru -. Puntiamo a un ampio coinvolgimento della popolazione scolastica. Per raggiungere il miglior risultato possibile pensiamo di coinvolgere circa 2000 studenti. Con questo progetto Comune e gli istituti comprensivi di Oristano, in sinergia con le associazioni, lavoreranno per rafforzare le azioni educative sui corretti stile di vita, per limitare o eliminare le azioni di bullismo e potenziare l’educazione ai comportamenti educativi e inclusivi”.
Il progetto
“Durante l’anno scolastico i docenti coinvolti nel progetto integreranno nelle loro lezioni didattiche ed educative le informazioni sui corretti stili di vita e tipologie di attività motorie e alimentari – precisa il Sindaco Sanna -.
Un comitato scientifico organizzerà attività sui corretti stili di vita, attività motorie-sportive e inclusive e lezioni sulla corretta alimentazione. Dopo il consulto del medico e in particolare dal nutrizionista, verranno organizzati assaggi di alimenti tipici della dieta mediterranea per consentire agli studenti di assaporare gli alimenti senza o con una limitata lavorazione industriale, per educare gli studenti ai gusti di prodotti alimentari sani ed evitare il frequente consumo di alimenti e bevande ad alto contenuto di zuccheri, grassi e conservanti, e in generale per evitare tipologie e quantità di alimenti considerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non salutari se consumati in eccesso rispetto al fabbisogno giornaliero”.