Mintuà 2023: giovedì 26 ottobre (libreria Bardamù, ore 18 e 30) Alberto Capitta presenterà il suo ultimo romanzo “La tesina di S.V.”
S’intitola “La tesina di S.V.” l’ultimo romanzo di Alberto Capitta, uno degli scrittori sardi più letti e – primato ancor più invidiabile – tra i più apprezzati anche dalla critica letteraria. Pubblicato da Il Maestrale, casa editrice che ha dato alle stampe altri libri di successo dello scrittore sassarese, l’ultimo romanzo di Capitta sarà presentato per la prima volta in pubblico giovedì 26 ottobre a Tempio. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Carta Dannata, sarà ospitato nella libreria Bardamù. Inizierà alle 18:30 e vedrà la partecipazione dell’autore e di Sara Puggioni. I due, insieme, entreranno nel merito di un’opera che riconferma le grandi qualità della scrittura di Capitta e l’originalità di storie che costituiscono spesso un ponte tra l’ordinarietà del quotidiano e i risvolti inattesi e tutti da scoprire di una realtà che può rivelare più di quanto vuole dare ad intendere nella sua apparente e scoraggiante ovvietà.
Con il fare caparbio di un personaggio calviniano, una sorta di ancor più impenitente Cosimo Piovasco di Rondò, protagonista del “Barone rampante”, S.V., personaggio fuoriuscito dalla penna sempre felice di Capitta, entrerà in un mondo al cui richiamo non saprà resistere. Tutta colpa di una palla che rotola, compare, scompare e ricompare, facendosi inseguire, come una bussola impazzita e burlona che porta alla scoperta di un tesoro nascosto. Di questo suo viaggio immaginifico ed esperenziale S.V. racconterà tutto ai compagni di classe e a un prof di Lettere che con un po’ di iniziale indolenza si appresterà ad ascoltarlo. Difficilmente deve aver saputo resistere alla forza trascinante del racconto e a quei sogni così veraci e carichi di senso che pochi scrittori come Capitta hanno il pregio di saper mettere nero su bianco.
L’autore
Sassarese, oggi residente a Tempio Pausania, Alberto Capitta è scrittore, attore, regista e autore di testi teatrali. Insieme a Elda Broccardo ha fondato Ariele Laboratorio. “La tesina di S.V.” è il suo sesto romanzo. Il primo fu “Il cielo nevica” (Guaraldi 1999), cui fece seguito, nel 2004, “Creaturine, opera che lo fece entrare nell’elenco dei finalisti del Premio Strega. Di recente, gli è stato attribuito il Premio Angioni alla Carriera 2023 perché ritenuto “personalità straordinaria e tra le più rilevanti della narrativa e del teatro isolano e italiano, capace di coniugare etica ed estetica della sua poetica, annoverata fra le più alte della Nuova Letteratura sarda”.
La rassegna
“Mintuà – Parole in circolo” è giunta al suo quarto anno di attività. Sono, quindi, ormai tanti i nomi di scrittori sardi e nazionali, affermati o esordienti che sono stati ospitati nelle edizioni precedenti. Il verbo è gallurese, ma il suono e ciò che la sua pronuncia può liberamente evocare sono patrimonio di tutti. “Mintuà”, parola che deriva da un verbo gallurese, significa “menzionare”, “citare”, ma anche “commemorare”, “ricordare”, “tenere a mente”. Da quattro anni a questa parte, “Mintuà” è anche il nome della rassegna letteraria che dà colore alle proposte culturali di Tempio Pausania. Ha anche un sottotitolo, questa volta tutto in italiano, “Parole in circolo”, che sottolinea come la lettura più coinvolgente è sempre quella che procede da una vera condivisione.