Ambiente: nasce la Foresta di EnergRed
Nasce la foresta di Energred, la prima piantagione è di 250 alberi: 100 in guatemala, 100 in Tanzania ed altri 50 in italia, dove Energred ha dato vita ad un progetto ad alto impatto sociale realizzato insieme a Zeroco2Attraverso la donazione di alberi alle cooperative, EnergRed supporta realtà impegnate nell’ambito socioterapeutico, riabilitativo, dell’accoglienza, educativo, didattico e dell’inserimento al lavoro.
Ambiente: nasce la Foresta di EnergRed
Come ha recentemente messo in evidenza Bill Gates, «per fermare il climate change piantare alberi non basta». Ma può aiutare molte popolazioni a raggiungere la capacità di autofinanziarsi mediante la vendita diretta o la trasformazione dei frutti: è questo lo spirito con cui EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, ha deciso di dare vita alla sua foresta, con la piantagione di 250 alberi, di cui 100 in Guatemala, 100 in Tanzania ed altri 50 in Italia, dove la E.S.Co. ha dato vita ad un progetto ad alto impatto sociale, realizzato insieme a zeroCO2.
In particolare in Italia, attraverso la donazione di alberi alle cooperative realizzata con zeroCO2, EnergRed supporta realtà impegnate nell’ambito socioterapeutico e riabilitativo, dell’accoglienza, educativo/didattico e dell’inserimento al lavoro.
«Gli alberi sono uno strumento per creare impatti sociali che testimoniano quanto la cura dell’ambiente sia un valore per la nostra specie. In EnergRed siamo convinti che le persone sono il motore del cambiamento, per un mondo più etico e sostenibile. Ed è così che abbiamo deciso di donare alberi anche alle famiglie di contadini guatemaltechi e tanzaniani, supportandone il lavoro e contribuendo a preservarne l’identità contadina messa in pericolo da chi vorrebbe invece sottrarre loro la terra per creare monoculture» sottolinea l’ingegnere Moreno Scarchini, fondatore e CEO di EnergRed.
La chiave di volta per mitigare il cambiamento climatico e ridurre drasticamente l’inquinamento, rimane tuttavia il fotovoltaico: «con le nuove tecnologie, in un arco di tempo pari alla durata di vita di un impianto fotovoltaico di medie dimensione, si arriva ad un risparmio di 7.750 tonnellate di CO2» sintetizza il fondatore di quella che è considerata oggi la “Ferrari del fotovoltaico”, un marchio —quello di EnergRed— destinato a diventare iconico come quello del Cavallino Rampante o come quello della Coca-Cola, di cui l’ingegnere è stato direttore con responsabilità per 6 Paesi per oltre 5 anni.
Il risparmio medio annuale si attesta a 310 tonnellate di gas climalteranti per ciascun impianto. Ma i benefici non solo ambientali: a livello economico ed energetico, il possibile risparmio diretto del 38%. Di fatto, si potrebbero liberare 154 milioni di euro annui di risorse per le imprese, a fronte di un investimento che si riduce nel tempo e che può anche essere pari a zero.
EnergRed è infatti la prima E.S.Co. in Italia a fornire impianti fotovoltaici nella modalità “Care&Share” che non prevede alcuna esposizione finanziaria (costo zero) da parte del cliente per l’acquisto o la gestione dell’impianto, senza alcun vincolo di prelievo dell’energia, ad un prezzo per l’autoconsumo bloccato per 12 anni e —in più— con la cessione gratuita dell’impianto alla fine del rapporto.