“Un consigliere non potrà più effettuare un’ispezione in ospedale senza averlo comunicato due giorni prima alla struttura. Dovrà quindi concedere il tempo eventualmente necessario per nascondere la polvere sotto il tappeto”: la consigliera regionale pentastellata critica aspramente le nuove disposizioni in materia di accesso agli atti e di diritto di accesso alle strutture aziendali adottate dalla Asl di Sassari
“L’obiettivo sembra soltanto uno: tentare di ostacolare vergognosamente il diritto di accesso riconosciuto ai titolari di cariche elettive. Non mi riferisco solo alle nuove disposizioni in materia di accesso agli atti e al diritto di accesso alle strutture aziendali adottate dalla Asl di Sassari, ma anche alla nota allegata a tale provvedimento che prevede l’obbligo da parte del consigliere di inviare comunicazione al direttore generale della struttura con un preavviso minimo di 48 ore.Tradotto: un consigliere non potrà più effettuare un’ispezione in ospedale senza averlo comunicato due giorni prima alla struttura. Dovrà quindi concedere il tempo eventualmente necessario per nascondere la polvere sotto il tappeto.
Trovo che questo provvedimento sia un atto di scelleratezza amministrativa volto al disprezzo per la funzione esercitata dai consiglieri regionali. Queste disposizioni creano un grave precedente.
Con il sostegno di tutti i consiglieri di minoranza, ho chiesto l’intervento immediato del Presidente del Consiglio regionale affinché si ponga rimedio allo scempio che potrebbero provocare questa nuova direttiva.
Il diritto di accesso riconosciuto ai titolari di cariche elettive è direttamente funzionale non ad un interesse personale del consigliere, quanto alla cura dell’interesse pubblico connesso al mandato conferito.
Mai nessuno ha inteso esercitare detto diritto per proprio tornaconto elettorale, avendolo invece esercitato nel primario e supremo interesse dei cittadini sardi“.
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